Festa del Piemonte

Concorso usura, si parte con la formazione

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

Sono circa trecento gli studenti che hanno aderito alla formazione che prenderà avvio l’8 novembre in preparazione dell’annuale concorso “Cultura della legalità e dell’uso responsabile del denaro”, bandito dall’Osservatorio regionale sui fenomeni di usura estorsione e sovraindebitamento del Consiglio regionale, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.

La finalità del concorso è l’educazione degli studenti a una gestione consapevole e responsabile del denaro e la promozione della cultura della legalità.

Nello specifico sono due i percorsi formativi per allievi e insegnanti i finalizzati alla preparazione sulle tematiche del bando, tenuti da esperti in materia. Il primo, “Indebitamento e usura: come difendersi”, a cura del Museo del risparmio di Torino, si tiene l’8 e il 15 novembre; il secondo, “Fate il nostro gioco”, sul tema del gioco d’azzardo a cura di Taxi 1729, si svolge il 16 e il 23 novembre.

“Sono in partenza i corsi di formazione rivolti alle scuole superiori piemontesi su usura e sovraindebitamento – ha dichiarato Giorgio Bertola, membro dell’Udp delegato all’Osservatorio -. È un’emozione vedere ripartire queste attività, anche se attraverso la modalità dell’aula virtuale. Una nuova modalità che abbiamo consolidato con l’avvento della pandemia e che ci ha permesso di preservare contatti e relazioni tra di noi, ma anche di scoprire dei vantaggi. Grazie alla tecnologia i destinatari raggiunti sono un numero maggiore e sempre in sicurezza, i ragazzi sono inseriti in percorsi di educazione finanziaria coinvolgenti e interattivi, che permettono con strumenti innovativi di capire i meccanismi che sottostanno alle dinamiche finanziarie ed economiche”.

“Da quando mi sono insediato all’Osservatorio ho sempre portato avanti il progetto di educazione scolastica - ha commentato Gianluca Gavazza, componente dell’Udp delegato all’Osservatorio -. Oggi le mafie sono sedute accanto a noi tutti, non solo all’artigiano, all’industriale o al commerciante. Sono diventate la via d’uscita più breve per ottenere, al prezzo altissimo dell’illegalità, un’uniformità nel consumismo e ai suoi messaggi distorti ed eccessivi o uno status sociale apparente. Indirizzare gli studenti ad un rispetto del denaro, ad una consapevolezza della spesa è dunque fondamentale. Ecco perché abbiamo bisogno dei docenti, per intervenire nelle scuole, nel processo educativo dei nostri figli e dei nostri nipoti. È un momento in cui aumenta la ricerca del danaro facile per soddisfare bisogni che vanno oltre le possibilità economiche. Anche l'uso delle parole è importante: la parola ‘sottocosto’ che nell’immaginario comune è stata sdoganata come positiva, non lo è. Dobbiamo aver chiaro che dietro al sottocosto c’è un sottopagato”.

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