Approvato il Piano di programmazione della rete scolastica

Tipologia articolo Comunicati stampa

Materia Istruzione

Data pubblicazione
Approvato il Piano di programmazione della rete scolastica

A maggioranza, il Consiglio regionale ha approvato questa mattina la proposta di delibera sui criteri per la definizione annuale del Piano regionale di programmazione della rete scolastica e del Piano regionale di programmazione dell'offerta formativa delle scuole secondarie di secondo grado per il triennio 2024-25, 2025-26 e 2026-27.

La discussione sul documento, presentato dall’assessore all’Istruzione Elena Chiorino e licenziato dalla Commissione Cultura il 7 maggio, è frutto di un confronto dell’Assessorato con l’Ufficio scolastico regionale, Province e Città metropolitana di Torino.

Per quanto riguarda le sezioni nidi e infanzia è stata introdotta una semplificazione delle procedure per riattivare le sezioni scadute e continua a essere garantita la salvaguardia dei punti di erogazione del servizio (Pes) nelle aree interne; nuove sezioni potranno essere attivate in caso d’incremento degli alunni e di disponibilità di organico.

Per il 2026-27, inoltre, il nuovo numero di dirigenti scolastici e di direttori dei servizi generali e amministrativi passa da 510 a 515, mentre i dimensionamenti scolastici passano da 20 a 15 a causa dell’andamento demografico: uno ad Asti, due nel Vco, cinque a Cuneo e sette a Torino.
Per il 2025-26 sono previste sei attivazioni di Istituti pubblici e di uno paritario, mentre l’attivazione del percorso “Made in Italy” potrà essere richiesta da tutte le scuole.

Nel dibattito generale, svolto nella seduta del 20 maggio, era intervenuta Alice Ravinale (Avs), che aveva sottolineato come “il dimensionamento scolastico rappresenti una questione complessa, che non può basarsi solo su criteri di efficienza scolastica, soprattutto per quanto riguarda le aree interne del Piemonte, portatrici di esigenze e sensibilità diverse”.

Prima della votazione finale Silvio Magliano (Lista Cirio) ha dichiarato il voto favorevole del proprio gruppo sottolineando “la necessità di affrontare le sfide poste dal calo demografico affinché il dimensionamento non crei fratture e ferite soprattutto nelle aree interne e di responsabilizzare le amministrazioni locali per il migliore utilizzo dei plessi scolastici che non verranno più utilizzati a fini d’insegnamento”.

 

L’Assemblea ha anche approvato, all’unanimità dei votanti, quattro ordini del giorno collegati al provvedimento.

Quello presentato dalla prima firmataria Emanuela Verzella (Pd) impegna la Giunta regionale a collaborare con l’Ufficio scolastico regionale per monitorare e valutare l’efficacia numerica dell’organico ausiliario, “partendo prioritariamente da quegli istituti che, avendo plessi decentrati o insistenti su più comuni” hanno esigenze più complesse, “in modo da tutelarli in ordine all’incolumità e alla salvaguardia degli standard di tempo, sicurezza e pulizia, con particolare riguardo agli alunni più piccoli” e a sostenere “i Comuni periferici e le scuole che vi insistono nel mantenimento dei plessi più piccoli, anche attraverso finanziamenti dedicati ai servizi scolastici integrati".

Quello della prima firmataria Valentina Cera (Avs), approvato con modifiche, impegna la Giunta “ad aprire un tavolo di confronto sul tema dell’istruzione per adulti con l’Ufficio scolastico regionale, che ricomprenda le realtà che rischiano di scomparire lasciando sfornito il territorio” – in particolare l’Istituto Curie-Vittorini di Grugliasco e l’Istituto Buniva di Pinerolo (To) – che rischiano il ridimensionamento dell’offerta formativa, e a individuare “le possibili soluzioni per non depauperare i territori da un servizio fondamentale per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa”.

Quelli presentati rispettivamente da Daniele Valle (Pd) e Sarah Disabato (M5s), sempre approvati con modifiche, impegnano la Giunta ad attivarsi presso l’Ufficio scolastico regionale e il Ministero dell’Istruzione per revocare i tagli disposti per le classi del Primo Liceo Artistico – Sezione carceraria e per le scuole di secondo livello Plana e Giulio, che operano presso la Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino.

Il documento di Valle chiede inoltre l’istituzione di un tavolo di confronto permanente sull’istruzione in ambito penitenziario, coinvolgendo tra gli altri l’Ufficio scolastico regionale, il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria e le direzioni degli Istituti penitenziari piemontesi “per elaborare un piano strategico per il sostegno e il potenziamento dell’offerta formativa, affrontando anche le criricità strutturali e risorse”. Quello di Disabato impegna la Giunta “a promuovere, sostenere e potenziare le Transition House per favorirne il reinserimento sociale attraverso percorsi di autonomia abitativa, orientamento la lavoro, ricostruzione delle relazioni e riattivazione del legame di comunità”.

 

Foto di Alicja da Pixabay

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