Tipologia articolo Comunicati stampa
Materia Agricoltura

L’impatto dell’agricoltura rispetto al Piano per la qualità dell’aria presentato dalla Giunta regionale, al centro delle consultazioni svolte oggi in Commissione Ambiente (presidente Sergio Bartoli), alla presenza dell’assessore Matteo Marnati.
Gli aspetti peculiari del Piano legati alle aziende agricole sono la produzione di ammoniaca dagli allevamenti nonché l’incremento di Co2 e polveri sottili causati dai mezzi agricoli e dai cosiddetti abbruciamenti, cioè l’incenerimento delle sterpaglie.
Bruno Mecca Cici (Coldiretti Piemonte), in relazione all’incremento delle polveri sottili, ha sottolineato il fatto che “le aziende agricole sono in difficoltà anche per il lungo divieto di abbruciamenti in noccioleti e castagneti che impediscono di tenere puliti gli appezzamenti ed evitare le malattie delle piante: ci dovrebbero essere delle brevi deroghe in certi periodi dell’anno”.
Giorgio Tiraferri (Politecnico di Torino), ha ribadito la disponibilità a collaborare e ha messo in risalto “la necessità di raccogliere dati da monitoraggi precisi che diano la possibilità di organizzare al meglio i singoli interventi per migliorare la qualità dell’aria del Piemonte”.
Nel suo intervento Giorgio Felici (Confartigianato) si è occupato delle spese richieste alle aziende artigiane per sostituire attrezzature e mezzi di trasporto con altri a minore impatto ambientale: “siamo 117 mila aziende artigianali in Piemonte con 500mila persone che ci lavorano. Abbiamo bisogno soprattutto di un piano di intervento a lungo termine, di programmazione, oltre agli incentivi pubblici per sostituire il nostro parco mezzi”.
Per chiedere chiarimenti sono intervenuti i consiglieri: Alice Ravinale (Avs), Gianna Gancia (Lega), Gianna Pentenero (Pd), Sarah Disabato (M5s), Nadia Conticelli (Pd), Alberto Unia (M5s), Roberto Ravello (FdI).
Nella prossima seduta la Commissione Ambiente procederà alle consultazioni delle associazioni ambientaliste, sindacati e associazioni dei consumatori.