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Ex Ilva, dalle Regioni una lettera a Conte

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

“Come Regione Piemonte intendiamo, insieme alle altre regioni coinvolte, inviare una lettera alla presidenza del Consiglio e al Governo nella quale si richiamino le condizioni principali necessarie alla salvaguardia dell’occupazione e si sollecitino provvedimenti atti a riaprire il negoziato per evitare che Acelor Mittal si defili scaricando la responsabilità su tutti gli italiani. Tra queste, prioritaria è la questione dello scudo penale”.

Lo ha annunciato l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, rispondendo all’interrogazione del consigliere di Forza Italia, Carlo Riva Vercellotti. Come sottolineato nel documento di Vercellotti, la crisi dell’acciaieria di Taranto si fa sentire anche in Piemonte. Mille i posti di lavoro in bilico sul territorio regionale, appesi allo stesso destino dell’ex Ilva: duecento dello stabilimento di Racconigi e altri 800 nella fabbrica di Novi Ligure. Proprio le ripercussioni sul comparto industriale piemontese, sono state al centro dell’interrogazione.

“Nell’attesa del pronunciamento del tribunale di Milano sull’eventuale infondatezza della richiesta di recesso aziendale avanzata da Acelor Mittal - puntualizza in aula l’assessore Chiorino - occorre valutare tutti i possibili passi per giungere a una soluzione che eviti sia la perdita di posti di lavoro che di chiusura dell’Ilva.”.

"Oggi, grazie alla interrogazione che ho discusso in Aula - ha dichiarato il consigliere  Carlo Riva Vercellotti - la Giunta Cirio e il suo assessore al Lavoro hanno assunto l'impegno di attivarsi nei confronti del Governo nazionale per chiedere la reintroduzione dello scudo penale a difesa del lavoro e della dignità di migliaia di famiglie piemontesi. Il presidente Cirio, insieme con i suoi omologhi delle altre Regioni dove insistono stabilimenti ex Ilva, firmeranno una lettera al riguardo. L'Italia in questa vicenda si è comportata come una Repubblica delle Banane: prima si fa una gara dove vince una ditta straniera, poi si inserisce una immunità penale e poi si è rimangiata la parola. Recuperare l'autogol del Governo Conte sarà dura ma la Regione deve recitare un ruolo attivo per venire incontro agli oltre 10mila lavoratori della filiera siderurgica piemontese che attendono che la politica batta un colpo a loro tutela".

Durante il question time è stata data anche risposta alle interrogazioni di:  Alberto Avetta (Pd) sull’emergenza trasporto ferroviario sulla tratta Ivrea-Torino; di Daniele Valle (Pd) sulle misure di politiche attive del lavoro tramite contratti pubblici a favore di soggetti con disabilità  e persone svantaggiate; di Ivano Martinetti (M5S) sull’impatto paesaggistico ambientale nei territori patrimonio dell’Unesco; di Marco Grimaldi (Luv) sulle deroghe al piano antismog, ricorso al Tar e gestione delle criticità da inquinamento dell’aria; di Sarah Disabato (M5S) sui ritardi nella progettazione elle opere contro il dissesto idrogeologico in Piemonte; di Francesca Frediani (M5S) sulla situazione veterinari Asl in servizio presso il macello di via Treves a Torino.

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