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Psicologia scolastica, istituito il servizio

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione
scuola mascherina
La pandemia ha influito sul disagio psicologico giovanile

Istituito, con legge regionale, il servizio di psicologia nelle scuole piemontesi. L'Aula, infatti, ha approvato all’unanimità la proposta di legge 186, presentata da Francesca Frediani (M4o-Up), intitolata appunto “Istituzione del servizio di psicologia scolastica”.

Come ha spiegato nella sua relazione di minoranza la stessa Frediani, nel testo “vengono indicati i destinatari del Servizio, ovvero: studenti e studentesse, genitori, insegnanti, dirigenti, personale ATA ed educativo che opera nell’ambito scolastico. Lo psicologo scolastico può attivare rapporti di collaborazione con psicologi dei servizi autonomi di psicologia, medici, pedagogisti, logopedisti, neuropsicomotricisti, nutrizionisti esperti di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione o altre figure professionali delle aziende sanitarie regionali”.

Sino a oggi la figura dello psicologo nella scuola non è stata definita da una norma, né nazionale, né regionale, che ne veda l'inserimento stabile, rivolto a tutta l'utenza; si è intervenuti solo in caso di bisogno di singoli e grazie a specifici protocolli, lasciando alle scuole l'autonomia di avvalersi o meno di tale servizio. Frediani ha aggiunto che anche “il sostegno alle famiglie è apprezzabile: molto spesso vengono lasciate sole nel difficile compito di seguire i figli, specie in questa nostra epoca in cui spesso entrambi i genitori lavorano”.

Nella sua relazione di maggioranza Alessandra Biletta (Fi) ha sottolineato come sia un segno di progresso “riconoscere lo studente come portatore di diritti psicologici”, con una figura che “contribuirebbe attraverso le sue iniziative a favorire il benessere e il pieno sviluppo della comunità scolastica, valorizzando le risorse individuali grazie ad un’azione didattico-educativa sempre più centrata sulla persona e i suoi bisogni”.

Altro relatore di maggioranza il presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco, che ha ringraziato la collega Frediani “per aver presentato il testo, che ho sottoscritto e contribuito a definire con alcuni emendamenti. Intercettare disagi in forma latente è fondamentale, perché come ha detto l’Oms la salute fisica non può prescindere da quella mentale. Il Piemonte ha già gli sportelli di supporto psicologico scolastico, ma questa legge istituzionalizza il servizio”.

Come relatore di minoranza è intervenuto Silvio Magliano (Moderati), ricordando che “Covid e pandemia hanno fatto emergere fragilità che già esistevano. Sono contento che ci sia una condivisione generale, perché è indice della sensibilità dell’Aula su questi problemi, che partono dalla crisi del sé”.  Sean Sacco (M5s), altro relatore, ha chiarito che si tratta di una “norma importante per la Regione e per i suoi ragazzi. C’è sempre stato un pregiudizio sull’utilizzo di un servizio psicologico. Mi sembra che adesso questo pregiudizio possa venire meno e si possa capire l’importanza dell’aiuto prima di un momento di rottura. Specie in fase di crescita.

Sono intervenuti, in discussione generale, anche Diego Sarno (Pd) e Giorgio Bertola (Ev), entrambi favorevoli all’approvazione del provvedimento.

Per tale nuova legge è stata prevista la clausola valutativa e i fondi stanziati ammontano a 200mila euro annuali per tre anni. A tal proposito Frediani ha commentato che “non è una cifra sufficiente a estendere il servizio in tutto il Piemonte, speriamo di migliorare ma la Città metropolitana si è detta interessata a partecipare almeno per le scuole superiori, di sua competenza”.

In precedenza l’Aula aveva approvato, all’unanimità, la relazione del presidente Stecco sull’indagine conoscitiva sul disagio psicologico post Covid e il rischio suicidario nella popolazione, con particolare riguardo a minori, soggetti fragili e persone esposte professionalmente, svolta dalla Commissione Sanità.

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