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Occupazioni Atc: "Espellere gli abusivi e recuperare gli alloggi"

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

“Il problema dell’occupazione abusiva di alloggi di edilizia sociale è ben presente a tutti i soggetti aventi competenze in materia, compresa la situazione degli immobili di via Aosta a Torino. Nel corso degli anni la Regione Piemonte ha costantemente monitorato il fenomeno dell’occupazione degli alloggi gestiti dalle Atc che non ha mai raggiunto livelli numerici considerevoli rispetto alle altre Regioni italiane”.
È questa la prima parte delle risposte fornite dall’assessore per i Rapporti con il Consiglio regionale Maurizio Marrone  per conto dell’assessore alle Politiche della Famiglia, dei Bambini e della Casa Chiara Caucino, all’interrogazione presentata dal consigliere Silvio Magliano (Moderati) sulla situazione legata al problema degli appartamenti abusivamente occupati e degli accampamenti improvvisati, delle aggressioni e del degrado quotidiano.

"Come atti concreti - ha chiosato l'assessore Marrone - segnaliamo il nostro emendamento al "Ddl nomadi" che prevede di esplicitare meglio con una legge regionale la previsione del decreto legislativo 30/2007 che consente l’allontanamento coattivo dal territorio dello Stato in caso di "minaccia concreta effettiva e grave ad un diritto fondamentale". Sarà così possibile punire i nomadi che occupano abusivamente case popolari con l’espulsione dall’Italia, anche quando si tratti di cittadini comunitari come, ad esempio, i rom rumeni. Oggi inoltre, si è aperto il Bando Autorecupero, con circa 50 alloggi sfitti bisognosi di manutenzione che potranno essere assegnati tempestivamente a chi ne ha diritto, prima di essere ingiustamente occupati da abusivi".
In particolare, nella sua interrogazione, Magliano ha rilevato che la situazione di via Aosta 37 a Torino presenterebbe “numerose unità immobiliari Atc già indebitamente occupate e di altri alloggi vuoti ma a rischio di probabile futura occupazione abusiva”. Tutto ciò in un contesto di “forte degrado e di costante disturbo della quiete pubblica da parte di soggetti che abitualmente stazionano con auto e caravan nelle pertinenze degli immobili”.
L’assessore ha ricordato che l’attuale crisi economica ha determinato un incremento del numero di alloggi occupati, soprattutto nel capoluogo piemontese e nell’area torinese e per tale ragione nello scorso mese di maggio si è costituito presso la Prefettura di Torino un tavolo interistituzionale dedicato all’analisi del fenomeno e delle misure necessarie per contrastarlo.
Vi partecipano la Prefettura di Torino, la Regione Piemonte, la Città di Torino, la Questura, il Comando dei carabinieri, la Polizia municipale e l’Agenzia territoriale per la casa mentre si sta predisponendo uno specifico protocollo d’intesa.
Per quanto di competenza della Regione l’apporto al tavolo è soprattutto di verifica delle eventuali possibili modifiche a livello normativo e regolamentare.

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Dario Barattin