Tipologia articolo Comunicati stampa
Materia Cooperazione
“Con sincera emozione e profonda stima, a nome del Consiglio regionale del Piemonte, porgo il mio più caloroso benvenuto alla delegazione della Regione di Kharkiv, che oggi accogliamo nella nostra sede istituzionale. Un saluto particolare va alla sindaca di Krasnakutsk, Iryna Karabut”. Così il presidente Davide Nicco, con i vicepresidenti Domenico Ravetti e Franco Graglia, i consiglieri segretari Salvatore Castello e Fabio Carosso e i numerosi consiglieri regionali presenti ha salutato la delegazione ucraina in visita a Palazzo Lascaris. “La speranza di tutti noi è che la pace torni presto nelle vostre città e che queste nostre collaborazioni possano diventare un simbolo di rinascita e di amicizia. Vi ringrazio per il coraggio e la testimonianza che portate con voi. Il Piemonte sarà sempre pronto ad offrirvi il suo sostegno”.
Facevano parte della delegazione anche il Comitato Diritti Umani e i rappresentanti dell’associazione "La memoria viva" di Castellamonte che insieme all’Unione italiana ciechi e all’associazione dei Vigili del Fuoco hanno sostenuto le popolazioni della regione di Karkhiv con 54 missioni umanitarie.
All’invio di beni e mezzi di trasporto hanno contribuito anche alcuni comuni del Canavese. Il consigliere Sergio Bartoli, già sindaco di Ozegna, ha detto: “Sono felice di aver potuto organizzare questo momento di incontro nell’ambito del viaggio che la sindaca Iryna Karabut ha intrapreso in questi giorni per ringraziare le associazioni, i sindaci e i cittadini del Canavese che hanno inviato aiuti in questi tre anni. È significativo per tutti noi consiglieri regionali constatare direttamente, attraverso le parole della sindaca ucraina, le sofferenze di un popolo, dei civili e in particolare dei bambini, che dopo quasi tre anni subiscono ancora la guerra”.
Con la consegna al presidente Nicco di una bambolina ucraina fatta a mano dai bambini - che rimarrà sul banco della presidenza di Palazzo Lascaris - la sindaca Iryna Karabut ha annunciato il lancio di una nuova raccolta fondi, attraverso l’associazione "La memoria viva", con la donazione delle bamboline in abito tradizionale.