Tipologia articolo Comunicati stampa
Il Consiglio delle autonomie locali (Cal), presieduto da Davide Crovella, ha espresso quattro pareri favorevoli all’unanimità.
L’assemblea plenaria ha detto il proprio sì al Disegno di legge 211, “Assestamento al bilancio di previsione della Regione Piemonte 2022-2024”, presentato per la Giunta regionale dall’assessore al Bilancio Andrea Tronzano e alla proposta di deliberazione sul Programma triennale della Cultura per il triennio 2022-2024, presentata per la Giunta dall’assessore alla Cultura Vittoria Poggio. L’Ufficio di presidenza l’ha invece approvato due modifiche ai Regolamenti 9/R e 10/R in materia di edilizia sociale, presentati per la Giunta regionale dall’assessore alla Casa Chiara Caucino.
Per quanto riguarda l’assestamento, la cui istruttoria è stata svolta da Andrea Corsaro di Anci, l’assessore Tronzano ha spiegato che “l’assestamento 2022 è un documento tecnico che recepisce i dati del rendiconto e utilizza l’avanzo vincolato e accantonato sulle risorse non utilizzate nel 2021 dalle direzioni, pari a 103 milioni, riportandole per il 2022 sulle stesse direzioni”.
Su richiesta della presidente di Anpci Franca Biglio, nell’esprimere il proprio parere il Cal ha ritenuto “di sollecitare l’istituzione di un fondo destinato ai piccoli Comuni che soffrono problemi di liquidità”.
Sul Programma triennale Cultura, la cui istruttoria è stata svolta da Paolo Amorisco di Anci, l’assessore Poggio ha evidenziato che si tratta di un “documento condiviso che ha coinvolto i soggetti interessati del territorio e che rappresenta un deciso passo avanti rispetto al passato, nell’ottica della razionalizzazione e della semplificazione per sviluppare interventi organici e coordinati sul territorio su base annuale o triennale: coinvolgerà i piccoli Comuni per valorizzarne le proposte culturali”.
Apprezzamento è stato espresso per l’impianto del provvedimento, specie per il voucher all’editoria locale e per il sostegno ai sistemi bibliotecari, per il capitolo dedicato al “patrimonio linguistico storico” e alle lingue madri e minoritaria, per le quali si auspica il rafforzamento delle politiche nazionali e regionali.
Sempre su iniziativa della presidente Biglio, si richiede l’adozione di un apposito capitolo dotato di adeguate risorse finanziarie da dedicare ai piccoli Comuni e si auspica l’incremento delle risorse, a partire dal 2022, per sostenere tutte le attività del Piano, in particolare per piccoli Comuni e aree rurali.
Per quanto riguarda le due modifiche ai regolamenti sull’edilizia sociale, l’istruttoria è stata svolta da Ali Piemonte e illustrata da Bruna Sibille. Quella al Regolamento 9/R definisce la tempistica di emissione da parte dei Comuni del bando di concorso per l’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale in base alla classe demografica e proroga il termine del nuovo bando. Quella al Regolamento 10/R quantifica il punteggio da attribuire a una nuova fattispecie cui riconoscere un punteggio ai fini della formazione delle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale: quella dei coniugi legalmente separati o divorziati che, a seguito di provvedimento dell’autorità giudiziaria, hanno lasciato da non più di un anno la casa coniugale in cui risiedono i figli, anche se di proprietà dei medesimi coniugi o ex coniugi, e sono obbligati al versamento dell’assegno di mantenimento dei figli e non sono assegnatari o comunque non ne hanno la disponibilità.
“Una misura di equità – ha sottolineato Sibille – per prevedere la possibilità di sfrattare chi potrebbe pagare e non lo fa, andando incontro ai bisogni di chi si trova in difficoltà e non può pagare”.