logo 80 anni liberazione

Barriere architettoniche, c'è bisogno di un monitoraggio

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

Il presidente della Commissione Trasporti ha dichiarato oggi la necessità di avviare un monitoraggio della situazione relativa alle barriere architettoniche nei singoli Comuni, anche coordinandosi con le associazioni degli enti locali, per poi aggiornarsi in autunno sulle iniziative da intraprendere.
L’eliminazione di tali barriere nelle nostre città e i problemi dei pendolari sono stati i temi al centro delle due audizioni che si sono svolte oggi in Commissione Trasporti e Urbanistica.
Miriam Abate, coordinatrice della cellula di Torino dell’Associazione Luca Coscioni, ha presentato ai commissari la petizione popolare sul “Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche” che fa riferimento ad una legge del 1986, finora poco applicata dai Comuni. “Chiediamo che la Regione imponga a tutti i Comuni – ha detto Abate – la predisposizione dei Piani per eliminare le barriere architettoniche (PEBA), previsti dalla legge del 1986, per arrivare alla creazione di un registro regionale telematico dei PEBA, come è già stato fatto nelle Regioni Lazio e Lombardia”.
I consiglieri di diversi gruppi consiliari (FdI, Fi, M4o, Luv, Moderati) hanno chiesto approfondimenti alla coordinatrice dell’associazione Coscioni soprattutto in merito all’accessibilità per i disabili ai mezzi di trasporto e agli uffici pubblici.

Circa i problemi di trasporto per i pendolari – con particolare riferimento al nuovo Contratto per il Servizio Ferroviario Regionale in via di definizione – sono stati ascoltati dalla Commissione Fulvio Bellora e Davide Cozzi, in rappresentanza di: Coordinamento per la mobilità integrata e sostenibile, Associazione ferrovie piemontesi, Associazione pendolari e trasporti biellesi, Associazione pendolari novesi, Comitato ferrovie locali, Comitato Amici della ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza, Gruppo pendolari Cuneo Torino, Coordinamento pendolari Casale Monferrato.
Numerose le difficoltà presentate dai pendolari delle varie linee ferroviarie, soprattutto per le 14 linee sospese e per il mancato ripristino delle corse ordinarie “che inspiegabilmente in Piemonte sono ancora ferme all’80% (come era previsto dalle norme Covid) mentre in tutte le altre Regioni sono già tornate al 100%”. Sono intervenuti per chiarimenti i consiglieri dei gruppi: Pd, Fi, FdI, M5s, M4o.

 

La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.

Gallerie multimediali