Tipologia articolo Comunicati stampa
Materia Enti locali

Piuttosto che chiudere gli uffici postali, si riducano gli orari di apertura: “Anche se la Regione non ha competenze dirette, abbiamo chiesto e ottenuto un tavolo di confronto, svoltosi lo scorso 29 novembre, con Poste Italiane, proponendo una riduzione degli orari di apertura anziché la chiusura degli uffici”, ha detto l’assessore regionale agli Enti locali Enrico Bussalino, rispondendo all’interrogazione di Domenico Rossi (Pd) sulla chiusura di diversi uffici postali nel Novarese e nel Torinese.
“Davanti alla conferma dell’intento di razionalizzare, come previsto dal piano nazionale, abbiamo chiesto soluzioni alternative che possano conciliare le esigenze aziendali con quelle dei cittadini, come la creazione di punti di riferimento nelle zone interessate dalle chiusure, per garantire la continuità di servizi essenziali quali il pagamento delle bollette e il prelievo di contante” ha aggiunto l’assessore.
Tra i vari quesiti, Rossi aveva chiesto alla Regione di intervenire presso il Ministero di riferimento e la Direzione nazionale di Poste Italiane, e nel contempo di affrontare il tema della razionalizzazione del servizio in Conferenza Stato Regioni.
“Nel piano di razionalizzazione del servizio territoriale di Poste Italiane, che dovrebbe entrare in vigore entro il mese di dicembre, vengono chiusi diversi uffici postali, sia in territori già poveri di servizi, sia in zone strategiche. Oltre agli uffici postali della città di Torino, sarebbe prevista la chiusura degli uffici di Novara 10 e Vignale. L’ufficio fisico è ancora molto utilizzato da un’ampia parte di popolazione che ha scarso accesso alla digitalizzazione, per età, condizioni socioeconomiche o culturali. La presenza di servizi decentrati sui territori rappresenta un presidio, oltre che un ausilio per le fasce più deboli e anziane, e la chiusura degli uffici non solo ridurrà l’accesso ai servizi postali per molti cittadini, ma aggraverà ulteriormente la già critica carenza di personale che affligge Poste Italiane” ha sottolineato lo stesso Rossi, auspicando un intervento trasversale anche da parte dei parlamentari piemontesi.
L’assessore alla Cultura Marina Chiarelli ha poi risposto all’interrogazione di Sarah Disabato (M5s) sulla redazione del regolamento di attuazione della legge regionale sul riconoscimento degli ecomusei del Piemonte.