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Metodo scientifico per valutare i fabbisogni in Sanità

Tipologia articolo Comunicati stampa

Materia Sanità

Data pubblicazione
Metodo scientifico per valutare i fabbisogni in Sanità
Metodo scientifico per valutare i fabbisogni in Sanità

L’attività degli ospedali piemontesi è caratterizzata in modo trasversale da un sovraffollamento dell’area medica – superiore all’85% – e da un sottoutilizzo dell’area chirurgica. Inoltre aumenta sempre più l’attività di urgenza con ricadute negative sui tempi di attesa per i ricoveri programmati. Sono alcuni dati resi noti dal direttore tecnico di Agm Project Consulting Luca Algostino in commissione Sanità, presidente Luigi Icardi, audito questa mattina con la dirigente responsabile dell'area Salute e sviluppo del Sistema sanitario di Ires Piemonte Giovanna Perino per un approfondimento sul dimensionamento della rete ospedaliera del territorio e della rete di emergenza-urgenza.

“Gli studi – ha sottolineato Icardi – sono il capitolato esigenziale per la costruzione dei nuovi ospedali del sistema sanitario regionale, che rileva e analizza il fabbisogno sanitario e sociosanitario piemontese con la metodologia tecnico-scientifica più attuale nell’ambito della valutazione e del governo delle performance in sanità. Uno studio tecnico così ampio e dettagliato, interamente offerto dalle fondazioni bancarie territoriali, costituisce già il 70% del piano sanitario e sociosanitario regionale, ora in fase di integrazione e revisione da parte dell'Assessorato alla Sanità. Migliorare l'efficienza della rete ospedaliera e territoriale regionale vuole dire sia attuare una programmazione orientata da valutazioni di costo-efficacia, sia promuovere concretamente i principi di universalità, equità e solidarietà sui quali si fonda il sistema sanitario nazionale”.

Algostino ha evidenziato la necessità di “rendere il più possibile scientifiche le scelte che devono essere operate, soppesando i bisogni e valutando attentamente ciò che c’è e ciò che manca”, paragonando i processi sanitari “ai processi industriali, che devono cooperare ed essere strettamente interconnessi per facilitare il percorso del paziente”.

“Va tenuto conto – ha aggiunto – che i bisogni di salute e la demografia della popolazione sono in continua evoluzione, così come la disponibilità di tecnologie e di servizi offerti dal sistema sanitario: fattori che vanno correttamente valutati per garantire la sostenibilità del sistema. È fondamentale avere ben presente quali siano le necessità e i bisogni anche se i dati non sono sempre univoci e facili da interpretare”.

Tra i punti da approfondire per individuare possibili soluzioni Algostino ha elencato il sovraffollamento dei posti letto medici, il rispetto dei tempi d’attesa, la mobilità passiva entra ed extra regionale e alcuni problemi legati alla rete emergenza-urgenza, “a proposito della quale proprio la settimana scorsa abbiamo consegnato uno studio ad Azienda zero”.

Perino ha illustrato – in particolare – il contributo fornito da Ires in materia di impatto delle tecnologie sui bisogni di salute e sui problemi assistenziali, sullo studio di modelli per riorganizzare i servizi di ingegneria clinica, sull’analisi della qualità strutturale, del dimensionamento edilizio-funzionale e della valorizzazione dei presidi della rete ospedaliera, sulla logistica e sull’economia sanitaria.

Ha - inolte - fornito una descrizione delle competenze e del ruolo dell'Istituto nella rete istituzionale regionale per il governo della sanità, condividendo in termini di attività di ricerca programmate e svolte, obiettivi perseguiti ed esiti, aventi anche rilevanza normativa, il programma triennale 2023-2025 e il programma annuale corrente, nelle progettualità relativi all'area salute e sviluppo del sistema sanitario.

Infine, Perino ha condiviso dettagli delle attività relative al monitoraggio, alla valutazione e al governo delle reti sanitarie, con particolare riferimento ai temi inerenti gli studi clinici e gestionali, alla programmazione per il consolidamento e il potenziamento della rete di prossimità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e ai domini propri dell'impatto delle tecnologie sui bisogni di salute e sui problemi assistenziali (Health technology assessment).

Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, Alice Ravinale, Giulia Marro (Avs), Alberto Unia, Sarah Disabato (M5s), Daniele Valle, Nadia Conticelli, Gianna Pentenero (Pd) e Davide Buzzi Langhi (Fi).

 
 

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