Tipologia articolo Notizie

In occasione della giornata mondiale per l’alimentazione, dedicata quest’anno al diritto al cibo per una vita e un futuro migliori, il presidente del Consiglio Davide Nicco ha incontrato l’Unione montana valli Orco e Soana (To), tra i promotori della rete internazionale Goada 2030, che ha ottenuto dalla presidenza del Consiglio italiana un contributo a fondo perduto di circa 400.000 euro per un’iniziativa di emergenza umanitaria in Burkina Faso.
Il progetto Ko gale (rendimento e abbondanza in lingua locale) che durerà due anni in 10 villaggi rurali del comune di Bokin, nella provincia di Passore, realizzato in collaborazione con le associazioni Equiliberi onlus e Aaae ong, ha l’obiettivo di arginare il fenomeno dei migranti climatici, contadini in fuga dai propri villaggi rurali per necessità di sopravvivenza.
“Come Consiglio vogliamo dare il nostro massimo appoggio a questo progetto che si è classificato al 10° posto su circa 160 proposte inviate al bando nazionale e, in particolare, ha la specificità di essere portato avanti dall’unico ente pubblico che il governo ha scelto di finanziare - ha spiegato Nicco - per questo valuteremo con la comunità montana quale possa essere il nostro supporto fattivo”.
“Siamo soddisfatti di questo riconoscimento istituzionale, che ci permette di concretizzare la nostra visione di pace e prosperità per il nostro territorio e oltre i suoi confini, sia locali, sia nazionali - ha dichiarato Marco Bonatto, presidente dell’Unione Montana e sindaco di Frassinetto – da un lato c’è la forza del lavoro meticoloso che abbiamo potuto realizzare come squadra, e dall’altro la continuità delle iniziative intraprese in un paese dove la popolazione vive allo stremo e dove ogni sostegno può fare una grande differenza per la sopravvivenza”.
“Per arginare il fenomeno dei migranti climatici - ha concluso Davide Lamberti dell’associazione Equiliberi onlus – attiveremo dapprima un granaio di soccorso alimentare, che “presta” cereali e legumi alle famiglie più vulnerabili del villaggio, dopodiché, aumenteremo la fertilità dei suoli e le rese dei campi agricoli così, al primo raccolto, le famiglie avranno sufficienti grani per sfamarsi, restituire il prestito e vendere, per arrotondare il bilancio familiare.”