Tipologia articolo Comunicati stampa
Materia Cultura

Si è concluso al Centro raccolta profughi di Padriciano – unico Museo di carattere nazionale allestito all’interno di un Crp dismesso che conserva inalterata la struttura originaria – il viaggio studio a Trieste degli studenti piemontesi vincitori del progetto di Storia contemporanea promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.
Accompagnati dalla professoressa Enrica Bricchetto dell’Istituto storico della Resistenza di Torino e dai propri insegnati, gli studenti – una ventina in tutto – hanno preso parte, dal 15 al 18 marzo, a un itinerario che ha permesso loro di vedere i luoghi e approfondire le vicende legate al confine orientale italiano.
Il viaggio nella città stretta tra il Carso e il mare, incrocio di tutte le vicende di quel “secolo breve” spazzato di continuo dai venti della grande storia, rappresenta il riconoscimento per aver partecipato con impegno all’annuale concorso, giunto alla sua 43^ edizione.
Gli studenti, con i rispettivi insegnanti, provenivano rispettivamente dagli Istituti Volta di Alessandria, Cellini di Valenza (Al), Artom di Canelli (At), Sella di Biella, Fauser di Novara e Lagrangia di Vercelli.
Nella città di Bruno Vasari, Umberto Saba, Italo Svevo e Claudio Magris, agli studenti è stata offerta la possibilità di visitare il complesso “Kleine Berlin”, che si compone di una galleria antiaerea pubblica per la popolazione civile e di un ricovero antiaereo militare tedesco, la Risiera di San Sabba, stabilimento per la pilatura del riso utilizzato dai nazisti, dopo l’8 settembre 1943, come campo di prigionia e di smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, oltre che unico campo di sterminio nazista in territorio italiano, la Foiba di Basovizza, sul confine tra l’Italia e la Slovenia, pozzo minerario usato, come altre fosse carsiche della zona, dalle truppe jugoslave nel 1943 e nel 1945 per l’uccisione di migliaia di italiani, il castello e la cattedrale di San Giusto, ricche di storia e di cultura, il castello di Duino, che dal 17 maggio 1945 fu sede del Comando alleato inglese, e al suo bunker sotterraneo, e – come ricordato – il Crp di Padriciano, che documenta le condizioni di vita in cui vennero accolti migliaia di esuli istriani, giuliani e dalmati e ne ricostruisce gli ambienti e la vita quotidiana.