Il “Magico Oriente” di Lorenzo Alessandri

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

Una quarantina di fotografie in bianco e nero e a colori realizzate dal pittore Lorenzo Alessandri nel corso di alcuni viaggi in India, Nepal e Tibet. È quanto propone la mostra “Magico Oriente – I viaggi di Alessandri”, inaugurata lunedì 9 settembre nella sala espositiva dell’Urp del Consiglio regionale del Piemonte, in via Arsenale 14/G, a Torino.

"Sin dall’età dell’adolescenza, Alessandri è stato affascinato dal “Magico Oriente”, compiendo studi approfonditi e cercando di mettere in pratica nella sua vita e nella sua arte gli insegnamenti appresi dai grandi mistici e filosofi indiani. La lunga elaborazione del mondo esotico si tradurrà nei dipinti che sono già stati oggetto di una prima mostra in Consiglio regionale el 2016 denominata “Il Tibet di Alessandri". Ora con la mostra Magico Oriente che, proponendo fotografie in bianco e nero e a colori realizzate dal celebre artista,  intende evidenziare  la trasposizione su alcuni suoi dipinti delle suggestioni che scaturiscono dalle immagini fotografiche, il Consiglio regionale del Piemonte rinnova il ricordo del  celebre artista giavenese e delle terre da lui molto amate studiate e sognate, che chiedono di non essere dimenticate", ha spiegato il componente dell'Ufficio di Presidenza, Gianluca Gavazza, durante i saluti iniziali.

L’esposizione, promossa dal Circolo fotografico “Il Mascherone” di Giaveno (To) e curata da Concetta Leto, intende evidenziare lo stretto rapporto che intercorre tra alcune immagini fotografiche e i suggestivi dipinti del pittore torinese che - a metà degli anni Sessanta del Novecento – diede il via al movimento artistico Surfanta opponendo un linguaggio fantastico e surreale a quello astratto e concettuale dell’epoca.

"La mostra che inauguriamo oggi è diventata itinerante, dopo il Consiglio regionale andrà a Lanzo e poi si vedrà - ha commentato Leto - con le foto e i dipinti ci inoltriamo nel mondo profondo di Alessandri. L'artista ha cercato di percorrere i luoghi internamente per poi farli diventare opera d’arte e ci fa entrare nella narrativa di sè, usando la pittura come conoscenza interiore per poi restituirla al mondo. Il suo è stato un percorso dell'anima e i suoi viaggi sono stati, in realtà, pellegrinaggio dello spirito".

Affascinato fin dall’adolescenza dal “magico Oriente”, Alessandri compì studi approfonditi tra templi e città perdute: nel 1966 visitò l’India, nel 1973 e nel 1979 conobbe il Nepal e nel 1991 si recò in Tibet, paese che sognò per tutta la vita.

Durante l'inaugurazione sono intervenuti l’assessore alla Cultura del Comune di Giaveno Edoardo Favaron, il monaco buddista Dharmapala Thero, il presidente del Circolo fotografico “Il Mascherone” Mauro Ostorero, il presidente del Centro informazione buddhista Bruno Portigliatti e la direttrice dell’Asia Institute di Torino Irma Piovano.

Aperta fino al 16 ottobre, la mostra è visitabile dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.30 e il venerdì dalle 9 alle 12.30.

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