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In occasione delle Universiadi, i FISU World University Games Winter che si tengono tra il 13 e il 23 gennaio 2025 in varie sedi outdoor e indoor di Torino, Bardonecchia, Pragelato, Pinerolo, Torre Pellice e Sestriere, il Consiglio regionale del Piemonte promuove nella sua sede di Palazzo Lascaris l’esposizione Orizzonte Bianco, curata dal Museo Nazionale della Montagna e visitabile gratuitamente dal 13 gennaio al 28 marzo.
La mostra si inserisce nel programma delle Universiadi degli sport invernali di Torino raccontando la vocazione turistica e sportiva del territorio piemontese attraverso 40 manifesti e video storici di promozione di località montane ed eventi, tra gli anni Trenta del Novecento e i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006.
Fin dalle sue origini il Museo, al Monte dei Cappuccini da 150 anni, ha collezionato testimonianze sui primi decenni di vita del Club Alpino Italiano. A fianco di quelle prime raccolte, si sono poi aggiunte altre tipologie di materiali, tra le quali spiccano varie “carte da collezione” quali i manifesti dedicati al turismo, allo sport e al commercio. Un mondo di immagini create per meravigliare e per far nascere nuovi bisogni che, a partire dal XIX secolo, hanno avuto un ruolo fondamentale nell’indirizzare la percezione delle Alpi.
Delle migliaia di affiche conservate al Museo, in mostra si propone una selezione di 40 manifesti pubblicitari realizzati principalmente tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento, periodo cruciale che vede la nascita di tante stazioni sciistiche in Piemonte e la necessità di invogliare i cittadini a raggiungerle.
Si reclamizzano le linee delle corriere che partono dalla pianura per salire alle vallate e si promuovono le città come snodi da cui convogliare i turisti verso le stazioni alpine: in mostra, i manifesti di Cuneo, Vercelli e Torino, nella serie di Romano Campagnoli con il celebre soggetto Torino Capitale delle Alpi del 1953.
A loro volta le destinazioni - Monginevro, Bardonecchia, Sportinia, Alagna - sono rappresentate con grafiche che talvolta sono diventate iconiche: è il caso di Sestriere, nella locandina del film del 1951 di Mario Soldati È l’amor che mi rovina, con Lucia Bosè e Valter Chiari e, soprattutto, con la nota donna in verde di Gino Boccasile. Alcuni spezzoni di video e film d’epoca sul tema turismo in montagna sono esposti in mostra.
La sezione finale si concentra sulla comunicazione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, ben salde nella memoria dei piemontesi e fondamentali per la promozione del territorio a livello internazionale. Con alcuni pezzi del Look of the Games olimpico e paralimpico, a distanza di quasi vent’anni si riaccendono i riflettori su neve, ghiaccio, città e montagne che furono i palcoscenici per le imprese e le medaglie degli atleti, come per gli eventi e le notti bianche con cui il Piemonte si mostrò al mondo nella sua migliore veste invernale.
“La mostra Orizzonte Bianco – sottolinea il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, uno dei tedofori della fiaccola della Universiadi – rappresenta un omaggio alla tradizione, alle radici e all’identità montana del Piemonte, un patrimonio che unisce sport, cultura e turismo in un intreccio affascinante di immagini e storie. Accogliere questa preziosa raccolta di manifesti del Museo della Montagna, in concomitanza con i FISU World University Games Winter, è un’occasione straordinaria per celebrare la nostra regione come culla dello sport invernale internazionale e destinazione turistica d’eccellenza e per promuovere le nostre meravigliose montagne”.
“Essere punto di riferimento e partner per iniziative che promuovono la cultura delle montagne del mondo, ma innanzitutto del territorio piemontese, è sempre un orgoglio per la nostra istituzione – dichiarano Mario Montalcini e Daniela Berta, presidente e direttrice del Museo Nazionale della Montagna di Torino – così come poter mettere a disposizione le nostre collezioni e competenze per contribuire agli eventi più significativi che stimolano il legame tra Torino e le sue montagne in un’ottica anche internazionale”.
All’inaugurazione hanno partecipato anche il vicepresidente generale del Club Alpino Italiano Giacomo Benedetti, il presidente del CAI Torino Marco Battain e il vicedirettore del Museo Nazionale della Montagna Marco Ribetti.