Tipologia articolo Comunicati stampa
Il Consiglio delle autonomie locali (Cal) ha espresso parere favorevole alle modifiche al Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità. Le Pdl esaminate sono la 113 e la Pdl d’iniziativa degli Enti locali numero 133: la prima è stata approvata con 14 voti a favore e un’astensione, la seconda all’unanimità.
S’intende introdurre la possibilità di modificare territorialmente l’attuale Parco del Ticino – istituito con la riforma delle aree protette nel 2015 – scindendo i territori del Biellese e del Vercellese, ma anche di costituire parchi interregionali, modificare gli enti gestori e ridefinire le modalità di nomina dei componenti del consiglio degli enti di gestione delle aree protette con voto limitato a una sola preferenza, riservare rappresentanza per le aree protette di maggiori dimensioni.
Domenico Rossi (Pd), primo firmatario della proposta di legge numero 113, ha evidenziato che la riforma delle aree protette non è del tutto negativa ma va modificata in alcune sue parti a cominciare dallo scorporo tra Parco Ticino e territori del Biellese e Vercellese considerati troppo eterogenei. “Tale richiesta – ha spiegato Rossi – nasce dai territori e dagli amministratori, prima fra tutti dai sindaci, che chiedono la possibilità di interagire con i territori confinanti della Lombardia”.
Marco Caccia, sindaco di Romentino (No), primo firmatario della proposta di legge numero 133, ha chiesto, a nome di numerosi sindaci del Parco del Ticino, di modificare alcuni articoli della legge in vigore, chiedendo un cambiamento circa le modalità di designazione dei consiglieri che fanno parte dei consigli direttivi. “La forma attuale penalizza troppo i Comuni di grandi dimensioni e chiediamo la possibilità di creare, partendo dalla gestione, di creare parchi interregionali che possano avvicinare i cittadini abituati a convivere tra le zone urbane e le aree protette”.