Tipologia articolo Comunicati stampa
Riduzione dei consumi e progressiva sostituzione dei carburanti fossili con fonti di energia rinnovabile. Questi gli obiettivi strategici del piano energetico ambientale regionale (Pear), illustrato oggi dall’assessore all’Ambiente Matteo Marnati in seduta congiunta tra la quinta Commissione (presidente Angelo Dago) con la terza (presidente Claudio Leone) e a seguire con la quarta (presidente Alessandro Stecco).
Il Pear è lo strumento di pianificazione strategica in ambito energetico e ambientale della Regione, i cui indirizzi sono diretti a conseguire e superare, ove possibile, gli obiettivi indicati dalla strategia comunitaria 2020 e dal “pacchetto clima energia” 2030 in un’ottica di sostenibilità ambientale, competitività e sviluppo durevole. “Abbiamo proceduto – ha spiegato Marnati – alla sua “riassunzione”, aggiornata sotto il mero profilo del mutato quadro normativo di riferimento, lasciando invariato quello degli obiettivi, indirizzi, criteri e scenari di Piano.
A partire dalla definizione dei macro-obiettivi strategici, il Piano elegge appunto quali “obiettivi portanti” del nuovo ciclo di pianificazione energetica regionale, sia nel breve termine (2020), sia nel lungo termine (2030), la riduzione dei consumi e la progressiva sostituzione dei consumi da fonte fossile con quote crescenti di fonti rinnovabili. Ne fanno parte integrante – ha posto in evidenza l’assessore – il rapporto e il piano di monitoraggio ambientale (PMA), il parere motivato di valutazione ambientale strategica (VAS) e la dichiarazione di sintesi. Inoltre, il quadro degli allegati a supporto della proposta si è arricchito con l’aggiunta del “Rapporto statistico sull’energia in Piemonte”, in cui viene fornita un’istantanea aggiornata al 2017-2018 dei dati energetici regionali”.
In seguito, tra le Commissioni Ambiente e Protezione civile, si è svolta l’illustrazione della proposta di legge numero 118: “Norme in materia di soccorso alpino e speleologico”, primo firmatario Paolo Ruzzola (Fi). “L’intervento legislativo – ha spiegato Ruzzola – è teso ad aggiornare la norma regionale, sia in ragione dei recenti interventi nazionali sia per l’importanza e il valore delle professionalità di cui è portatore il servizio, che rendono fondamentale una strutturazione più efficace del rapporto con la Regione”.
Il soccorso alpino e speleologico piemontese rappresenta una realtà che nel tempo si è andata sempre più strutturando e qualificando per competenze e professionalità. Attualmente può contare su un organico di oltre 1.200 volontari suddivisi in 56 stazioni di valle che hanno garantito la gestione di quasi 2mila eventi di soccorso. Nelle oltre 1.200 missioni di soccorso effettuate, in quasi 1.000 (pari a circa il 90%) si è reso necessario l’intervento con l’elicottero. Con la nuova normativa le convenzioni verranno stipulate dalla Giunta regionale e avranno durata triennale e non più annuale.
Il testo presentato, che consta di nove articoli, contiene la clausola di invarianza finanziaria e quella della dichiarazione d’urgenza”. Presentati dalla maggioranza alcuni emendamenti che hanno tenuto conto delle osservazioni fatte pervenire dalle associazioni. Nominati i relatori del provvedimento: Ruzzola per la maggioranza, Alberto Avetta (Pd) e Sarah Disabato (M5s) per le minoranze.