Tipologia articolo Comunicati stampa
La Commissione Sanità, presieduta dai vicepresidenti Andrea Cane e Domenico Rossi, ha iniziato l’esame della proposta di deliberazione sul Piano per l'invecchiamento attivo, previsto dalla legge regionale 17/2019, per gli anni 2022-2025.
Il provvedimento, che ora passerà all’esame del Cal per poi tornare in Commissione, è stato illustrato dall’assessore Maurizio Marrone, che ha evidenziato come il Piano “inizialmente previsto a costo zero, verrà finanziato con un milione di euro grazie a una variazione di bilancio”.
“Con una manifestazione d’interesse pubblica – ha aggiunto – chiederemo ai soggetti interessati di proporre alla Regione progetti di collaborazione coerenti con gli obiettivi del Piano su opportunità di apprendimento e di aggiornamento, promozione della salute attraverso l’adozione di stili di vita sani, partecipazione e impegno civico. A questi si aggiungono proposte per favorire la vita indipendente e la sicurezza, la mobilità autonoma e la permanenza degli anziani nel proprio domicilio. La manifestazione d’interesse partirà entro dicembre per poter valutare i progetti e procedere alla loro realizzazione con il nuovo anno”.
Sarah Disabato (M5s) ha espresso soddisfazione per il finanziamento della legge, voluta da diverse forze politiche nella scorsa legislatura.
Francesca Frediani (M4o) ha proposto di coinvolgere l’Assessorato al Lavoro per i progetti inerenti la trasmissione delle competenze artigianali tra vecchie e nuove generazioni.
Silvana Accosato (Luv) ha definito il programma “molto ampio” e ha chiesto ragguagli su come verranno individuate le priorità.
Rossi (Pd) ha sottolineato che “è fondamentale la continuità tra le diverse amministrazioni, soprattutto su temi come questo, perché l’invecchiamento attivo, con la cronicità, rappresenta una sfida cruciale per il Piemonte”.
Edilizia sanitaria
A maggioranza, la Commissione ha poi approvato la proposta di modifica della deliberazione del Consiglio regionale sul Programma di interventi in edilizia sanitaria.
Il provvedimento, presentato per la Giunta regionale dall’assessore Luigi Icardi, intende “sbloccare” il cantiere dell’Ospedale di Nizza Monferrato (At), fermo da una decina d’anni.
"Per ospitare le attività previste – ha spiegato Icardi - non sarà necessario sopraelevare l’edificio di un ulteriore piano, operazione che avrebbe comportato l’allungamento dei tempi di cantiere, maggiori opere di adeguamento e un investimento economico più oneroso, ma basterà completare e sistemare con impianti, arredi e apparecchiature i piani già edificati. Una soluzione che peraltro permette di 'risparmiare' circa 3 milioni di euro sui 14 disponibili, con cui procedere alla sistemazione dell’area esterna e alla ristrutturazione e razionalizzazione degli spazi del vecchio Ospedale di Nizza Monferrato per il potenziamento dei servizi territoriali".
Domenico Ravetti (Pd) ha chiesto di avere un quadro certo sulla distribuzione delle competenze tra vecchio e nuovo ospedale.
Piano triennale contro la violenza di genere
La Commissione ha anche espresso parere preventivo favorevole all’unanimità al Piano triennale degli interventi per contrastare la violenza di genere 2022-2024.
La proposta, illustrata per la Giunta regionale dall’assessore Chiara Caucino, intende indirizzare rafforzare la rete di protezione e sostegno delle donne vittime di violenza sole o con figli a carico e contrastare e prevenire la violenza di genere.
Oltre a rafforzare la rete dei 21 Centri, delle 13 Case rifugio e degli sportelli antiviolenza, il provvedimento mira a sostenere i percorsi delle donne verso l’autonomia economica e abitativa. Si prevedono interventi a sostegno dei minori vittime di violenza assistita e degli orfani per crimini domestici, per la formazione degli operatori del sistema dei servizi antiviolenza e per gli autori di violenza oltre ad azioni per la prevenzione e l’informazione.
Sono intervenuti, per richieste di delucidazioni, Sarah Disabato (M5s), Francesca Frediani (M4o), Monica Canalis (Pd) e Silvana Accossato (Luv), mentre Letizia Nicotra (Lega) ha elogiato l’assessore per l’impegno profuso.
Normativa Isee per interventi e servizi sociali
La Commissione ha poi espresso parere preventivo favorevole a maggioranza sulla proposta di delibera relativa all’applicazione uniforme della normativa Isee nell’ambito del Sistema regionale integrato degli interventi e dei servizi sociali.
Illustrato dall’assessore Maurizio Marrone, il provvedimento intende regolamentare il criterio di compartecipazione da parte degli assistiti di quanto viene erogato dai Servizi socio assistenziali regionali. Si tratta di una norma già legiferata a livello nazionale, ma applicata in modo diversificato dagli enti gestori, che si autoregolamentano sul territorio dando origine a notevoli differenze anche tra Comune e Comune.
La soglia massima Isee per accedere ai contributi economici a integrazione del reddito famigliare è quantificata in 9.360 euro, mentre per tutte le altre prestazioni sociali agevolate, la soglia massima Isee oltre la quale la prestazione è erogata con totale compartecipazione del beneficiario è pari a 50.000 euro. Nel caso di minori con disabilità gravissima la soglia è aumentata a 65.000 euro.
“Si tratta – ha spiegato Marrone – di una norma per rafforzare la posizione degli assistiti, secondo un sistema progressivo mutuato dal sistema Home care premium dell’Inps e una suddivisione tra prestazioni sociali e prestazioni sociali agevolate. Si è cercato di semplificare e di omogenizzare le regole difendendo le risorse delle persone più fragili”.
Monica Canalis (Pd) ha sottolineato come “di questo provvedimento, atteso ormai da sette anni, ci fosse un gran bisogno”.
Documento di economia e finanza 2023-2025
La Commissione ha anche espresso parere consultivo favorevole a maggioranza sulla proposta di deliberazione 244, Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2023-2025 per le materie di competenza.
Nella scorsa seduta l’assessore Luigi Icardi aveva già illustrato la parte relativa alla Sanità. Oggi è toccato agli assessori Chiara Caucino per la parte relativa a Infanzia, genitorialità e ruolo della famiglia nelle politiche del bambino e Pari opportunità e Maurizio Marrone per quella su Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria.
Caucino si è soffermata sui programmi per le adozioni e i progetti di cooperazione internazionale, che coinvolgono Burkina Faso, Colombia e Corea del Sud, annunciando l’imminente stipula di una convenzione con il Paraguay. Ha posto poi l’attenzione sugli interventi per le famiglie, con il potenziamento dei 47 Centri famiglia che operano sul territorio piemontese, per il volontariato e per il Terzo settore, e ha annunciato che con il nuovo anno la Regione Piemonte “arruolerà” per la prima volta volontari del Servizio civile.
Marrone ha evidenziato i maggiori impegni per le aree sociosanitaria e soggetti a rischio di esclusione sociale. Tra i primi rientrano il sostegno alla domiciliarità a favore degli anziani non autosufficienti e delle famiglie che se ne fanno carico, gli interventi per le non autosufficienze e per progetti di continuità assistenziale, per i fondi extra Lea, gli interventi per la disabilità e per i caregiver familiari. Tra i secondi, la collaborazione con gli enti gestori per la realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali, interventi per senza fissa dimora, lotta alla povertà e allo spreco alimentare.
Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, Monica Canalis, Domenico Rossi, Domenico Ravetti (Pd) e Silvana Accossato (Luv).