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In ricordo delle vittime dei moti del settembre 1864

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte ha commemorato questa mattina, davanti alla lapide posta in piazza San Carlo 161, “l’orgoglio, la tenacia, il coraggio e, soprattutto, l’esempio” dei 52 morti e dei 187 feriti durante gli scontri del 21 e 22 settembre 1864.

Il presidente ha sottolineato come i torinesi, che avevano combattuto per l’unificazione nazionale nel 1861 e creduto nel vento del Risorgimento che da Torino aveva soffiato verso il resto d’Italia, non avevano immaginato che la capitale del Regno potesse essere trasferita a Firenze per via della convenzione stipulata tra Italia e Francia. Questa fu, infatti, “la scintilla delle vibranti proteste popolari da parte di chi vide in quella scelta la volontà di sminuire e svuotare Torino del proprio ruolo di capitale del Risorgimento e del Paese”.

I manifestanti che andarono, ignari, incontro alla morte sono testimoni della scelta di non accettare in silenzio ”un atto inopportuno e indecoroso, un’imposizione fatta al popolo che aveva animato la lotta per l’unità dell’Italia”.

 

N.B. La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.

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Carlo Tagliani