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La sicurezza sul lavoro vista da vigili del fuoco e polizia urbana

Tipologia articolo Comunicati stampa

Materia Lavoro

Data pubblicazione
Lavoratore in un cantiere edile
Lavoratore in un cantiere edile

Su circa 23mila interventi l’anno effettuati dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, il 30 per cento riguarda gli incendi, il resto si riferisce ad altri generi di soccorso che spesso vengono fatti nei cantieri edili, soprattutto in quelli di ristrutturazione di edifici dove sovente lavorano ditte diverse. I Vigili urbani invece si occupano della sicurezza dei cantieri stradali e, dal 2024, anche della verifica dei permessi dei cantieri edili, sia per la sicurezza, sia per il personale.
Così hanno riferito in Terza Commissione (presieduta dalla vicepresidente Sara Zambaia) i comandanti provinciali di Torino dei Vigili del Fuoco Vincenzo Bennardo e della Polizia Municipale Roberto Mangiardi questa mattina durante l’audizione per l’indagine conoscitiva sugli incidenti sul lavoro.

All'audizione è intervenuto anche Aldo Fiorito, direttore della Cassa edile della provincia di Torino, che ha parlato delle 3.400 imprese edili (in cui lavorano 13.600 operai) iscritte alla Cassa. Il direttore ha però sottolineato che “moltissimi lavoratori autonomi e ditte individuali non sono iscritti alla Cassa e quindi non rientrano nelle 3400 visite di controllo che noi facciamo ogni anno. Una impresa edile media ha solo tre addetti, c’è una grandissima polverizzazione e spesso più ditte lavorano nello stesso cantiere con problemi di coordinamento che influiscono molto sulla sicurezza”.
Fiorito ha detto che prima del Covid nell’area metropolitana di Torino si arrivava a 13 milioni di ore lavorate, arrivate con il superbonus a 22 milioni di ore. Il 47% della manodopera è italiana, il 53% sono lavoratori stranieri di cui la maggior parte romeni (circa 3600 operai). “C’è stata una grande ricerca di manodopera che non si trovava in Italia e quindi sono arrivano tanti stranieri che però hanno spesso problemi di lingua e non riescono a comprendere bene le nozioni del corso sulla sicurezza che devono fare prima di iniziare a lavorare. Forse sarebbe il caso di istituire corsi anche in lingua straniera”.


Sono intervenuti per porre domande agli auditi i consiglieri: Francesca Frediani (M40-Up), Carlo Riva Vercellotti (Fdi), Valter Marin (lega), Silvana Accossato (Luv), Maurizio Marello (Pd).
 

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