Tipologia articolo Comunicati stampa
“Non c’è stata alcuna anomalia sui dati dei tamponi, alcun taroccamento della reportistica, - ha spiegato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi - la Regione Piemonte ha sempre comunicato i dati della pandemia in modo rigoroso e rispettoso delle norme. L’anomalia, semmai, si è generata nel momento in cui il Bollettino nazionale ha escluso dalla pubblicazione i test antigenici, che invece vengono regolarmente considerati nei report settimanali dell’Istituto superiore di Sanità”.
Questa la risposta all’interrogazione di Daniele Valle (Pd), che chiedeva quali anomalie sono state riscontrate nella reportistica ufficiale dei dati Covid 19 relativi al Piemonte per costringere nei giorni scorsi la Regione al riconteggio delle diverse voci dei casi Covid.
La richiesta di chiarimento nasce da alcuni dati pubblicati a distanza di 24 ore (tra il 18 e il 19 di dicembre) nelle tabelle di report che la Regione Piemonte invia settimanalmente all’Istituto superiore di Sanità: dal confronto tabelle risulterebbero circa 200.000 tamponi in meno e oltre 1300 casi di Covid esclusi dal conteggio.
“Stamattina il Ministero ha annunciato in Commissione Salute – ha continuato Icardi - che porrà mano a questa anomalia comunicativa con il riallineamento del Bollettino nazionale ai dati comprensivi anche dei test antigenici e che le Regioni verranno coinvolte nella stesura della prossima circolare ministeriale sull’utilizzo dei test antigenici. Sul piano della determinazione degli indici epidemiologici per la classificazione delle zone a rischio, non c’è stata alcuna interferenza”.
“Accolgo positivamente che d’ora in poi il bollettino nazionale darà anche il dato dei rapidi - ha sottolineato il consigliere Valle - tuttavia resta un errore aver mescolato i due dati per settimane. Un errore che ha nascosto fino a venerdì che il Piemonte è fanalino di coda tra le regioni più popolose in termini di capacità di processare tamponi molecolari”.
Qual è la reale capacità di tracciamento della Regione? Quale lo storico giorno per giorno dei tamponi molecolari processati? Questi invece gli interrogativi posti da Marco Grimaldi (Luv), sempre nell’ambito dei question time.
“Siamo tra le regioni con il maggior numero di test effettuati, un dato evidente se si sommano test rapidi e molecolari. Solo in questa seconda ondata Covid - ha risposto l’assessore alla Ricerca Matteo Marnati - dal 31 agosto al 20 dicembre i tamponi molecolari effettuati sono stati 1.025.537.000 (5con un picco nella settimana dal 9 al 15 novembre di 98.520 tamponi). Il Piemonte ha uno standard giornaliero di circa 9.314 tamponi, eseguiti da laboratori pubblici a cui si aggiungono i 103.250 tamponi che, in caso di bisogno, potrebbero essere fatti dai 9 laboratori privati che hanno partecipato alla nuova gara d’appalto. Da venerdì scorso, inoltre la potenzialità di tracciamento casi della nostra regione è aumentata ulteriormente grazie al fatto che potranno sottoporsi a tampone molecolare rapido anche casi stretti asintomatici e gli over 65 con patologie croniche asintomatici (in pochi giorni già effettuati 89 tamponi: 76 sono risultati negativi e 13 positivi) .
“Siamo davanti ad un uso spregiudicato della comunicazione politica e istituzionale – ha dichiarato il consigliere Grimaldi - Aver mescolato i due dati per circa otto settimane e proprio nella fase più calda della seconda ondata ha dato una percezione sbagliata dell’epidemia in Piemonte. Ancora oggi l’assessore Marnati ha indicato dati per cui il Piemonte non si schioda dai circa 9.000 test giornalieri peraltro con un significativo ricorso al privato: sono troppo pochi rispetto alle altre Regioni”.
Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Diego Sarno (Pd) su Chiusura Covid Hospital Parco Valentino; di Monica Canalis (Pd) su Programma di recupero delle cure per le persone con malattia di Parkinson; di Sean Sacco (M5S) sulla Sentenza TAR Terzo Valico, respinto il ricorso di Cociv su trasporto smarino in modalità combinata ferro-gomma; di Silvio Magliano (moderati) il Covid-19 non deve fermare le vaccinazioni dei bambini.