Tipologia articolo Comunicati stampa
Nella seduta del 5 febbraio il Consiglio delle autonomie locali, presieduto da Davide Crovella, ha espresso parere favorevole a maggioranza (contraria la Provincia di Biella) alla proposta di legge 59 “Riconoscimento della specificità montana della Provincia del Verbano Cusio Ossola e trasferimento dei proventi dei canoni per l’utilizzo del demanio idrico”. Come si legge della delibera, il parere favorevole è condizionato “all’emanazione della legge regionale di attuazione del decreto legge 135/2018; nelle more della conclusione dei lavori dell’Osservatorio regionale in materia di riordino delle funzioni dei compiti amministrativi degli enti locali, allo stanziamento nel bilancio di previsione 2020, a favore delle Province e della Città metropolitana, per il finanziamento delle funzioni conferite, di un importo non inferiore all’importo assestato nel 2019 (2.810.000 euro), oltre alla destinazione alle medesime del fondo previsto per le specificità montane (4.000.000 euro); alla distribuzione a favore di tutte le Province, escluso il Vco, del 40% dei canoni idrici provenienti dai concessionari di grandi derivazioni idroelettriche, in base a criteri oggettivi che tengano conto anche del territorio e della popolazione”.
Il parere è frutto del dibattito in Aula scaturito dopo l’illustrazione fatta dal primo firmatario, il capogruppo della Lega Alberto Preioni, che ha motivato la Pdl con la necessità di applicare l’articolo 8 dello Statuto, che riconosce la specificità dei territori montani, oltre la cosiddetta legge “Del Rio” (56/2014) che, in relazione alle Province di Belluno, Sondrio e Verbano Cusio Ossola, parla di “particolari forme di autonomia”. Preioni ha specificato che la proposta non deve penalizzare le altre Province per le quali è necessario aumentare gli stanziamenti (4 milioni, oltre la somma di 2,8 milioni già prevista nel 2019).
Nella stessa seduta è stato deliberato parere favorevole all’unanimità alla proposta di legge sul riordino delle norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale e alla proposta di legge sugli incendi boschivi. I testi, illustrati dal primo firmatario, Paolo Bongioanni (Fdi), introducono delle deroghe ai periodi nei quali sono possibili gli “abbruciamenti” per agevolare la gestione del territorio. L’approvazione è stata data a condizione che venga introdotta una disposizione che preveda una differenziazione tra le aree montane e di pianura. In montagna viene stabilita una deroga di 45 giorni mentre, nel rimanente territorio di 15. Vi è naturalmente l’obbligo di attenersi comunque alle indicazioni regionali fornite dalle autorità competenti (cd. semaforo). In caso di ulteriore necessità, ai sindaci rimane la possibilità di concedere altri 15 giorni supplementari anche non consecutivi.
Nella stessa seduta il Cal ha anche deliberato all’unanimità dei presenti parere favorevole sulla proposta di legge 60 “Interventi per la valorizzazione delle strade storiche di montagna di interesse turistico”, illustrata sempre da Bongioanni, anche in questo caso primo firmatario.