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Il Consiglio regionale ha avviato con le relazioni di maggioranza e opposizione, il dibattito sul Bilancio di previsione 21-23. La discussione proseguirà nella seduta di domani.
Alessandra Biletta (Fi), nella sua relazione, ha ricordato che per il 2021 le competenze ammontano a 18,8 miliardi di euro e 14,9 miliardi di cassa, mentre per il 2023 sono previste competenze in entrata per 17,9 miliardi. “L’emergenza sanitaria – ha detto – ha comportato una drastica riduzione delle entrate relative ai tributi”. Tutto ciò in una situazione di generale fragilità del Bilancio, che mette il Piemonte “in difficoltà rispetto alle altre grandi regioni del nord produttivo”. Malgrado ciò il documento è riuscito “a mantenere buoni livelli di finanziamento per tutti i settori” senza procedere a drastici tagli.
Altro relatore di maggioranza, Paolo Bongioanni (Fdi) ha chiarito che il lavoro importante è anche quello di impostare la ripresa economica per il prossimo settennato. Malgrado il disavanzo “superiore a 6 miliardi di euro, non abbiamo fatto tagli alle risorse destinate alle categorie più fragili: assegni di cura, non autosufficienza; sugli extra Lea ci sono 4 milioni di euro".
Federico Perugini (Lega) ha definito il bilancio molto concreto. “Il maxiemendamento della Giunta è stato il frutto di un confronto di maggioranza, che mette al primo posto le spese indifferibili tra le quali la Sanità ricopre un ruolo fondamentale”.
Negativo il giudizio generale di Marco Grimaldi (Luv) relatore di minoranza, che ha sottolineato le ridotte risorse dedicate a istruzione, cultura, spettacolo, sport ,emergenza abitativa. “Con gli emendamenti di opposizione tenteremo di rimediare a questi difetti”, ha annunciato.
Silvio Magliano (Moderati) si è soffermato sul tasso di denatalità appena certificato da Ires Piemonte e sugli scarsi investimenti a favore della famiglia presenti in Bilancio. Ma anche sulla condizione “degli anziani e delle famiglie in difficoltà, temi che dovrebbero essere maggiormente presenti nel documento previsionale”.
Sean Sacco (M5s), altro relatore di minoranza, ha sottolineato “il ritardo con cui si approva il bilancio di previsione 2021-2023 e la poca propensione verso un cambiamento di passo per il futuro”.
Si è poi aperto il dibattito generale con gli interventi di diversi consiglieri.