Tipologia articolo Comunicati stampa
Materia Sociale

“Grazie a un lavoro di collaborazione avviato con le altre presidenti e con il Ministero delle Pari Opportunità abbiamo creato una rete di coordinamento che ha prodotto un frutto importante, ovvero gli Stati Generali delle presidenti delle Commissioni regionali Pari opportunità, un evento che non ha precedenti, svolto per la prima volta a Torino nell’aprile dell’anno scorso”. Così ha affermato Maria Rosa Porta, presidente della Commissione regionale per le Pari opportunità fra donna e uomo del Piemonte, intervenuta in Aula per relazionare sull’attività 2024 dell’organismo. Porta ha sottolineato come quel convegno abbia aperto una strada, che ha condotto all’adesione al bando ministeriale “L’Italia delle donne – Avviso pubblico per l’individuazione di figure femminili da promuovere a livello nazionale e locale", con la raccolta di oltre 50 schede biografiche di donne piemontesi meritevoli di valorizzazione per l’opera istituzionale, culturale e scientifica svolta. “Hanno partecipato tutte le regioni e per il Piemonte ha vinto la biografia dell’astigiana Francesca Baggio, che si distinse per l’impegno civico e sociale già durante la seconda guerra mondiale e che condusse alla creazione del primo liceo artistico della nostra regione”, ha aggiunto la presidente. La Commissione Pari Opportunità con l’inizio della XII legislatura è in regime di prorogatio, ma nel corso dell’anno ha continuato l’impegno nel progetto “Più donne per i Cda e le posizioni apicali”, in collaborazione con l’Ufficio della consigliera di parità, con l’attuazione di un Tavolo di lavoro che intende realizzare una nuova piattaforma digitale regionale per i bandi di nomina e le rispettive candidature. “Un progetto per verificare la ricaduta della legge Golfo-Mosca a dieci anni dall’approvazione, anche negli enti locali”, ha proseguito Porta. In tema di lavoro, conciliazione e welfare la Commissione ha inoltre istituito un bollino rosa per le aziende meritevoli per l’attivazione di specifiche politiche di genere, mentre per quanto riguarda la medicina di genere sono stati organizzati una serie di convegni dedicati, i cui atti hanno formato un quaderno scientifico, una pubblicazione diventata dispensa universitaria. Importante anche il contribuito per il progetto “Ambulatorio cardio-donna”, sviluppato in collaborazione con la Fondazione Mauriziana onlus. Si tratta di un ambulatorio all’ospedale Mauriziano di Torino, gestito da cardiologhe, che offre un percorso dedicato alle donne fra i 30 e i 50 anni, e per il quale la Commissione ha contribuito per una borsa di studio istituita in ambito clinico. Porta ha citato la proficua collaborazione fra le componenti della Commissione, nonché con i Consigli comunali e i territori per sensibilizzare sulle tematiche di genere. E ha lanciato alla nuova Commissione che dovrà riunirsi dal 10 aprile prossimo un primo impegno: quello di creare una borsa di studio alla memoria di Debora Abate Zaro, avvocato e componente della Commissione, prematuramente scomparsa nel luglio 2023.
Durante la discussione Alessandra Binzoni, (Fdi) ha espresso soddisfazione “come donna e come piemontese per il grande lavoro svolto dalla Commissione regionale Pari opportunità e in particolare per la partecipazione al progetto, di carattere divulgativo, L’Italia delle Donne, promosso dalla Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella. Un progetto che ha permesso di recuperare la memoria di donne legate in modo significativo con il territorio e distintesi in ambiti diversi, delle lettere, delle arti teatrali e cinematografiche, dell’impegno civico ed istituzionale, e pertanto meritevoli di essere sottratte all’oblio”. Annalisa Beccaria (Fi) ha messo in luce la concordia del lavoro fra le componenti della Commissione “senza distinzione di colore politico” e ha ricordato l’ottimo lavoro svolto per portare gli Stati Generali delle presidenti delle Commissioni pari opportunità a Torino, un plauso condiviso anche da Gianna Gancia (Lega).
Laura Pompeo (Pd) ha ricordato l’importanza del lavoro collegiale della Commissione, augurando che mantenga alta l’attenzione per rafforzare la presenza delle donne nei consigli di amministrazione. Sulla parità effettiva delle nomine sono intervenute anche Alice Ravinale (Avs): “Il lavoro svolto dalla Commissione può essere esteso quale buona pratica anche negli enti pubblici, è un tema di responsabilità collettiva” ed Elena Rocchi (Lista Cirio): “Ci auguriamo che la legge Golfo-Mosca diventi sempre più attuale e attuata”. Sarah Disabato (M5s) ha proposto che la Commissione sproni la Giunta regionale ad attivare lo strumento del bilancio di genere, per valutare l’impatto di genere di ogni politica assunta, mentre Vittoria Nallo (Sue) ha posto l’accento sulla rilevanza dell’attività di conciliazione vita e lavoro, che deve proseguire perché le donne non siano più costrette a scegliere.