Tipologia articolo Comunicati stampa
Materia Sociale

Parere favorevole a maggioranza è stato espresso dalla seconda Commissione, presieduta da Mauro Fava, sull’aumento delle retribuzioni agli organi delle Agenzie territoriali per la Casa. La deliberazione della Giunta, illustrata dall’assessore alle Politiche per la casa, Maurizio Marrone, prevede un adeguamento reso necessario in ragione dell’attività di affiancamento e surroga dei presidenti e delle responsabilità richieste ai vicepresidenti. Si riconosce inoltre un incremento del gettone di presenza ai consiglieri semplici di amministrazione delle Atc, alla luce dell’impegno connesso alla partecipazione alle decisioni assunte dall’organo collegiale. Rimane invece inalterato il trattamento economico dei presidenti. Marrone ha spiegato che la modifica sana lo squilibrio preesistente fra gli emolumenti dei presidenti e quello degli altri componenti dei Cda. Gli adeguamenti economici comporteranno un’incidenza media stimabile dello 0,02% sulla spesa totale dei bilanci delle Agenzie.
Contrarietà al provvedimento è stato espresso dai gruppi di opposizione. Nadia Conticelli (Pd) ha dichiarato che per la prima volta non è stata rispettata una consuetudine istituzionale che prevedeva di assegnare alla minoranza la carica di vicepresidente delle Atc. Inoltre, al terzo componente che ha la stessa responsabilità in solido non viene riconosciuta una indennità ma si lascia solo il gettone di presenza.
Sul tema del terzo consigliere è intervenuto Fabrizio Ricca (Lega) che pur dichiarando il proprio gruppo a favore del provvedimento si è detto disponibile a valutare un’eventuale proposta del Pd per valorizzare il ruolo del terzo consigliere. Il Pd con Monica Canalis ha respinto la proposta di Ricca, ritenendo necessario ragionare di criteri spersonalizzati che vadano oltre il tempo di una legislatura per attirare le migliori competenze manageriali.
Per Sarah Disabato (M5s) le priorità sono altre: l’emergenza abitativa, il caro bollette, il problema delle occupazioni abusive, delle condizioni di degrado degli edifici e della lentezza con cui vengono assegnati gli appartamenti. Invece di affrontare questi problemi la Giunta Cirio parla di poltrone e stipendi.
Alice Ravinale (Avs) ha riconosciuto che talvolta i compensi previsti per gli amministratori delle società partecipate dal pubblico non siano adeguate alla complessità da gestire, ma per attirare le migliori intelligenze è necessario fare un ragionamento ampio e generale. Dello stesso avviso Alberto Unia (M5s).
Secondo Paolo Ruzzola (FI) è indispensabile mettere persone competenti ai vertici degli enti partecipati ma competenza e responsabilità non si trovano gratuitamente. Inoltre nell’ambito delle case popolari non sono mai stati fatti tanti investimenti come negli ultimi 5-6 anni.
Marrone in risposta ad alcuni interventi ha infine precisato che questo provvedimento non è il primo atto della Giunta sul tema. A novembre scorso la delibera sugli obiettivi ha introdotto un nuovo obbligo di attuazione della norma regionale sull’autorecupero e il nuovo Cda di Atc a Torino ha già avviato un bando di autorecupero su 150 alloggi.