Ai sensi di quanto previsto dal Regolamento UE 679/2016 (di seguito denominato GDPR), nonché dal D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e s.m.i., si forniscono le seguenti informazioni in merito all’utilizzo dei suoi dati personali.
1. Titolare del trattamento
ll Titolare del trattamento dei suoi dati personali è il CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE, con sede in Torino, Via Alfieri n. 15, tel. 011 5757111, raggiungibile al seguente indirizzo pec: dir.segreteriagen@cert.cr.piemonte.it.
2. Responsabile della protezione dei dati
Il Responsabile della protezione dei dati del Consiglio regionale del Piemonte è raggiungibile al seguente indirizzo e-mail: dpo@cr.piemonte.it.
3. Finalità del trattamento
Tutti i dati personali forniti sono trattati ai fini dell’esame della petizione da lei presentata ai sensi dell’art. 85 dello Statuto della Regione Piemonte e degli artt. 111-114 del Regolamento interno del Consiglio regionale1.
1 STATUTO DELLA REGIONE PIEMONTE
Art. 85. Petizioni e interrogazioni
1. I cittadini, singoli o associati, hanno facoltà di rivolgere petizioni al Consiglio regionale per chiederne l'intervento su questioni di interesse collettivo. L'Ufficio di Presidenza decide sulla ricevibilità e ammissibilità delle petizioni.
2. Gli enti locali con deliberazione dei rispettivi Consigli, i sindacati dei lavoratori e le organizzazioni di categoria hanno facoltà di rivolgere interrogazioni scritte agli organi della Regione.
3. Il Regolamento disciplina il procedimento di presentazione delle interrogazioni e delle petizioni.
REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE
Art. 111 Le petizioni
1. I cittadini, singoli o associati, possono presentare petizioni ai sensi dell’articolo 85 dello Statuto.
2. La sottoscrizione, autenticata ai sensi della legge, di almeno uno dei cittadini firmatari di petizioni al Consiglio è corredata dall’indicazione del nome, cognome, luogo e data di nascita e residenza del sottoscrittore.
Art. 112 Presentazione e controllo di ricevibilità e ammissibilità delle petizioni
1. La petizione viene depositata presso l’Ufficio di Presidenza da almeno uno dei firmatari la cui sottoscrizione sia stata autenticata ai sensi dell’articolo 111.
2. L’Ufficio di Presidenza entro 30 giorni dal deposito decide all’unanimità sulla ricevibilità ed ammissibilità della petizione.
3. Qualora l’unanimità non sia raggiunta, delibera il Consiglio nella prima seduta utile.
4. L’Ufficio di Presidenza può assegnare al primo firmatario un termine entro il quale sanare eventuali irregolarità di documentazione.
Art. 113 Esame delle petizioni
1. Il Presidente del Consiglio assegna la petizione alla Commissione permanente competente per materia. La Commissione conclude l’esame entro 45 giorni dal ricevimento e trasmette le conclusioni all’Ufficio di Presidenza.
2. L’esame si conclude con una relazione al Consiglio diretta ad interessarlo alla materia o con abbinamento ad eventuale provvedimento legislativo, regolamentare o amministrativo all’ordine del giorno della Commissione o con la proposta di non dare seguito alla petizione.
3. In caso di richiesta di audizione da parte del primo firmatario 2. L’interrogazione viene depositata presso l’Ufficio di Presidenza unitamente alla documentazione della relativa deliberazione del Consiglio comunale o provinciale o dell’organo competente in base agli ordinamenti interni dell’interrogante.
3. L’Ufficio di Presidenza, entro 30 giorni dal deposito, decide all’unanimità sulla ricevibilità ed ammissibilità formale dell’interrogazione. Qualora l’unanimità non sia raggiunta, delibera il Consiglio nella sua prima seduta utile.
4. L’Ufficio di Presidenza può assegnare all’interrogante un termine entro il quale sanare eventuali irregolarità di documentazione.
Art. 114 Conclusione della petizione in Consiglio
1. Il Consiglio regionale esamina la proposta della Commissione entro 90 giorni dalla presentazione della petizione.
2. Il Presidente del Consiglio dà notizia in Aula delle conclusioni relative alla petizione trasmessagli dalla Commissione competente.
3. Su tali conclusioni può essere esercitato il diritto di mozione.
4. Il Presidente del Consiglio trasmette copia integrale delle conclusioni della Commissione o della eventuale deliberazione del Consiglio al primo firmatario e lo informa del relativo svolgimento.
5. Le conclusioni del Consiglio vengono rese note attraverso le pubblicazioni della Regione.
Detti dati personali, altresì, possono essere trattati per tutti gli adempimenti amministrativi e contabili eventualmente connessi.
4. Base giuridica
Il trattamento dei dati è effettuato in adempimento di un obbligo legale al quale è soggetto il Titolare del trattamento, nonché in esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri di cui è investito il medesimo Titolare, ai sensi del combinato disposto dell’articolo 6, paragrafo 1, lettere c) ed e), del GDPR, pertanto detto trattamento non necessita del suo consenso.
5.Tipologia di dati trattati
I dati personali trattati rientrano nelle seguenti categorie: dati anagrafici, di contatto, relativi a documenti di identificazione/riconoscimento, che possono rivelare le opinioni politiche, religiose o filosofiche, nonché l’appartenenza sindacale, ad associazioni o organizzazioni.
6. Modalità di trattamento dei dati
I suoi dati sono trattati con modalità cartacee, informatiche e telematiche, con logiche strettamente correlate alle finalità sopra indicate esclusivamente da soggetti istruiti e autorizzati in tal senso dal Titolare e tenuti all’obbligo di riservatezza. In ogni caso, i suoi dati sono trattati adottando tutte quelle misure tecniche ed organizzative di sicurezza adeguate a tutelare i diritti, le libertà e i legittimi interessi che le sono riconosciuti per legge in qualità di Interessato.
7. Comunicazione e trasferimento dei dati
I suoi dati personali possono essere comunicati a terzi destinatari (Responsabili del trattamento dati o autonomi Titolari del trattamento) i cui servizi sono necessari per l’espletamento delle attività del Titolare o a quei soggetti ai quali la comunicazione sia obbligatoria per legge per l’espletamento delle suddette finalità. I suoi dati possono essere trattati in via diretta, indiretta e/o incidentale anche da enti collegati al Consiglio regionale in ragione delle attività svolte o ancora trasmessi, su richiesta, alle autorità giudiziarie competenti alla prevenzione e repressione dei reati come previsto dalla normativa europea
e nazionale vigente. L’elenco di tali soggetti può essere richiesto in ogni momento al Titolare del trattamento ai dati di contatto soprariportati.
Inoltre, il nominativo del primo firmatario può essere diffuso sul sito istituzionale del Consiglio regionale.
I suoi dati non sono in alcun modo oggetto di processi decisionali automatizzati, compresa la profilazione.
I suoi dati non sono oggetto di trasferimento in un Paese terzo extra europeo, a meno che vengano contrattualizzate garanzie adeguate per la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei loro dati personali in conformità al GDPR.
8. Periodo di conservazione
I dati personali sono trattati per il tempo necessario per le finalità del loro trattamento.
Successivamente, detti dati sono conservati per il tempo indicato nel Titolario e piano di conservazione dei documenti allegato al Manuale di gestione del protocollo informatico, dei documenti e dell’archivio.
9. Diritti dell'interessato
In qualità di Interessato, può esercitare i diritti previsti dagli articoli da 15 a 22 del GDPR, nei casi applicabili e preferibilmente utilizzando il format presente sul sito istituzionale al seguente link:
https://www.cr.piemonte.it/dwd/privacy/MODELLO_esercizio_diritti_in_materia_di_protezione_dei_dati_personali.pdf
ed in particolare:
- ottenere la conferma che sia in corso o meno un trattamento di dati personali che lo riguardano e in tal caso, l’accesso ai suoi dati;
- avere una copia dei dati trattati in forma intellegibile;
- ottenere l’aggiornamento, la rettifica o la cancellazione dei suoi dati;
- ottenere la limitazione, il blocco o la portabilità dei dati trattati;
- opporsi al trattamento stesso per motivi connessi alla sua situazione particolare;
- revocare il consenso, se prestato e il trattamento dati si basi appunto sul consenso;
rivolgendosi al Titolare del trattamento o al Responsabile per la protezione dei dati, tramite i contatti sopraindicati.
Se ritiene che il trattamento dei suoi dati personali violi quanto previsto dal GDPR, ha inoltre il diritto di proporre reclamo all’Autorità di controllo seguendo le indicazioni pubblicate sul sito della stessa (https://www.garanteprivacy.it/home/modulistica-e-servizi-online) o di adire le opportune sedi giudiziarie (artt. 77 e 79 del GDPR).