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La Commissione Sanità solleciterà il tavolo di confronto richiesto da Unione italiana ciechi e ipovedenti, con gli Assessorati Sanità e Welfare e le Asl interessate. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Alessandro Stecco, al termine dell’audizione da lui richiesta per approfondire la situazione dei centri di riabilitazione visiva piemontesi.
Franco Lepore e Alberto Beggio, presidente e segretario regionale dell’Unione, hanno sottolineato l’importanza dei cinque Centri di riabilitazione piemontesi a Torino, Ivrea, Fossano, Vercelli e Alessandria: “Sono punti di riferimento insostituibili per permettere una vita il più possibile autonoma”. Hanno però denunciato “una costante diminuzione delle risorse destinate al loro funzionamento, talvolta assegnate dal fondo indistinto, ma anche la decisione di alcune Asl di internalizzare i servizi per ridurre i costi senza provvedere alla preparazione del personale e aumentando i tempi di attesa”.
“Sarebbe necessario – hanno concluso – che ci fosse almeno un centro per ogni provincia, oltre che una maggiore uniformità di servizi e di gestione”.
Il presidente della sezione vercellese dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti Claudio Costa s’è soffermato su Vercelli, dove – dopo circa 25 anni – nell’ottobre scorso l’Asl ha comunicato la decisione di trasferire il Centro all’interno dell’Ospedale, “salvo poi accorgersi di non poter trasferire alcune attività, che sono state rinnovate di tre mesi in tre mesi”.
Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, i consiglieri Silvio Magliano (Moderati), Stecco (Lega) e Carlo Riva Vercellotti (Fdi).
La Commissione ha poi svolto le prime determinazioni in merito a tre proposte di legge per promuovere la conoscenza, la prevenzione, la diagnosi e la cura della fibromialgia, presentate rispettivamente dai primi firmatari Magliano (Moderati), Sara Zambaia (Lega) e Sarah Disabato (M5s).
Si procederà alla formazione di un gruppo di lavoro a margine della Commissione, composto dai tre primi firmatari e da rappresentanti dell’Assessorato per valutare la possibilità di giungere a un testo condiviso. Al termine dei lavori, si procederà alle audizioni in presenza dei soggetti interessati.
“Le proposte presentate – hanno sottolineato i tre primi firmatari – si propongono di avviare un percorso per il riconoscimento, a livello nazionale, della fibromialgia quale malattia cronica e invalidante”.
La Commissione, infine, ha concluso il dibattito generale sulla proposta di legge del presidente Stecco in materia di cure sanitarie domiciliari fuori regione.