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A scuola di risparmio

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

Usare bene i soldi per non cadere vittima degli strozzini. Anche un corso pratico di educazione finanziaria può aiutare a debellare la piaga dell’usura.

“Si rafforza l’iniziativa dell’Osservatorio regionale sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento, in collaborazione con la Fondazione Don Mario Operti, per la formazione delle persone che, operando nel sociale, si trovano in contatto con le vittime del sovraindebitamento. Persone che necessitano quindi di aiuto e di specifica educazione finanziaria. Un fenomeno preoccupante e che intendiamo proseguire a contrastare attivamente”.

Con queste parole il componente dell’Ufficio di presidenza delegato all’Osservatorio, Giorgio Bertola, ha aperto questa mattina nella Sala delle Bandiere il corso “Educazione finanziaria come strumento d’inclusione finanziaria, recupero dell’autonomia economica: formazione di formatori”.

La prima docente a presentarsi ai 30 operatori ammessi al corso - ma molte di più sono state le domande di partecipazione - è stata Susanna Piccioni, referente della Fondazione e vicepresidente della Rete italiana di microfinanza (Ritmi). “È importante fornire agli operatori – ha spiegato Piccioni - strumenti e metodi di ascolto e di esame della situazione economica affinché possano dare, alle persone in condizione di fragilità economica a causa del sovraindebitamento, l’opportunità di rivolgersi alle reti di aiuto di microfinanziamento”.

Il percorso, che è strutturato in sei moduli di quattro ore di lezione ciascuna e che prevede un approccio metodologico e non accademico, coinvolge oltre Ritmi anche altre istituzioni: Mag Verona, Un Raggio di Luce di Pistoia, Acaf Italia di Torino e Fondazione antiusura Crt “La Scialuppa”.

La durata dell’iniziativa, alla seconda edizione, è di sei mesi (da gennaio a giugno 2019) è toccherà le otto province piemontesi.

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Alessandro Bruno