Salute mentale, le associazioni chiedono 120 milioni in più

Tipologia articolo Comunicati stampa

Materia Sanità

Data pubblicazione
Salute mentale

“Aumentare di 120 milioni le risorse destinate alla salute mentale fino a raggiungere il 4% del fondo sanitario regionale nel 2025 e raggiungere il 5% nel 2026. Così si potrà potenziare l’assistenza ambulatoriale, domiciliare e semiresidenziale, assicurando l’apertura dei centri di salute mentale per almeno 12 ore al giorno per sei giorni alla settimana, attraverso l’assunzione di 200 professionisti l’anno per quattro anni”.
Sono questi i punti salienti dell’appello illustrato in audizione in commissione Sanità, presieduta da Daniele Valle, dai rappresentanti di oltre 60 associazioni di utenti e familiari.  La spesa in Piemonte è al di sotto della media italiana, 64 euro a persona contro 70, ed è fanalino di coda delle regioni del nord, hanno aggiunto.
“La differenza con paesi come Francia e Germania, dove si prevedono 500 euro a persona, è drammatica. Il tema della salute mentale riguarda vicini, familiari, amici su cui è pesato anche l’effetto della pandemia. Negli ultimi anni alcuni patti si sono rotti e il tema della salute mentale spesso è una guerra tra poveri, le strutture hanno poche risorse, dei vincoli sul come operare e il disagio del mondo adolescenziale non è rilevato dalle statistiche”, hanno concluso. Da qui la richiesta di dare effettiva attuazione allo strumento del budget di salute in tutti i dipartimenti di salute mentale per migliorare l’assistenza territoriale, sanitaria, sociosanitaria e sociale e attivare la consulta regionale per la salute mentale come strumento di partecipazione.
Sono intervenuti per approfondimenti i consiglieri Monica Canalis, Domenico Rossi, Valle (Pd), Salvatore Castello (Lista Cirio), Sarah Disabato (M5s), Giulia Marro (Avs) e Vittoria Nallo (Sue).

Audizione congiunta con la commissione comunale Sanità sul nuovo Ospedale Maria Vittoria

Nella precedente seduta congiunta con la quarta commissione del Comune di Torino, presieduta da Vincenzo Andrea Camarda, la commissione, presieduta da Valle, ha anche svolto un’audizione sul nuovo ospedale Maria Vittoria.
Il dirigente del settore Politiche investimenti dell’assessorato alla Sanità, Sandro Petruzzi, ha ricostruito una breve cronistoria del progetto, che prevede 511 posti letto su una superficie di 76,5 mila metri quadri per un importo complessivo di 348 milioni di euro, 340 di fondi Inail e 8 di fondi regionali.
“Secondo i piani previsti – ha affermato – il progetto di fattibilità tecnico economica dovrebbe essere completato entro l’estate del prossimo anno per poter essere sottoposto al parere obbligatorio del Consiglio dei lavori pubblici di Roma, con cui è già stata avviata un’interlocuzione, e inviato poi all’Inail per la realizzazione”.
Rispondendo ad Alice Ravinale (Avs) e a Roberto Ravello (Fdi) l’assessore comunale al coordinamento delle relazioni con le Aziende sanitarie Jacopo Rosatelli ha dichiarato che “per ridurre i tempi e accelerare l’iter, si prevede di adottare la variante al Piano regolatore insieme all’approvazione del progetto”.
Sono intervenuti inoltre, per porre quesiti, i consiglieri regionali Nadia Conticelli, Gianna Pentenero (Pd), Sarah Disabato, Alberto Unia (M5s) e Vittoria Nallo (Sue) e i consiglieri comunali Pietro Tuttolomondo, Antonio Ledda, Luca Pidello, Valentino Magazzù (Pd), Andrea Russi (M5s), Emanuele Busconi (Se), Ivana Garione (Moderati) e Silvio Viale (+Europa).

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