“NELLIE BLY - a cosa servono le donne”

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

In occasione della Giornata internazionale sulla libertà di stampa del 3 maggio il 2 maggio alle ore 21 presso il Teatro Vittoria di Torino,  l’associazione culturale Liberipensatori Paul Valéry  e il Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato Regionale per i Diritti Umani presentano “NELLIE BLY - a cosa servono le donne” . Uno spettacolo liberamente tratto dal racconto “Storia di Bly” di Cristian Mascia, adattamento drammaturgico a cura di Oliviero Corbetta con Stefania Rosso, Marco Pagani per la regia di Oliviero Corbetta

Elizabeth Jane Cochran. In arte, Nellie Bly. Giornalista d’inchiesta. Statunitense. Sperimenta due secoli, due epoche: gli ultimi tre decenni dell’Ottocento e i primi due del Novecento. Nel 1885 si presenta allo stupefatto direttore del Pittsburgh Dispatch, affermando di accettare la sua proposta di lavoro. Qualche settimana prima, in effetti, era apparso sul giornale un articolo intitolato What Girls Are Good For (A cosa servono le ragazze). Erasmus Wilson, uno dei più famosi editorialisti di Pittsburgh, aveva affermato che le donne appartenevano alla sfera domestica e il loro compito era esclusivamente cucire, cucinare e crescere i bambini. Chi di loro lavorava rappresentava una mostruosità. Al giornale piovvero lettere di protesta. Una in particolare, firmata Lonely Orphan Girl, colpì il direttore per la veemente indignazione. Con la certezza che fosse stata scritta da un uomo, il giornale pubblicò un annuncio, promettendo l’assunzione come cronista al presunto autore. A presentarsi fu, a sorpresa, la 21enne Elisabeth, che ancora non aveva assunto lo pseudonimo di Nellie Bly. La sua prodigiosa carriera giornalistica attraversa le brillanti e solenni fisionomie di Joseph Pulitzer, che, in virtù della direzione del New York World, la autorizza a una coraggiosa indagine sotto copertura nel manicomio dell’isola di Blackwell, nell’East River di New York, e le consente di sfidare Phileas Fogg, magnetico e letterario protagonista de Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne. La nostra proposta drammaturgica risiede nella contaminazione della celebrativa biografia di Bly, con amplificazioni narrative, allontanandola da ogni tentazione agiografica. Evidentemente, la tuttora irrisolta questione femminile, ovvero il suo rinnovato abuso e la sua coraggiosa ri-emancipazione, può rintracciare nei sorprendenti, e non continuamente intenzionali voli, di Bly, radici e desideri.

Gallerie multimediali

Ufficio Stampa

Nominativo

Susanna De Palma