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Multe a Trenitalia: “Applicate a chiusura dei consuntivi”

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

Le sanzioni che Trenitalia dovrebbe pagare per i disservizi registrati in Piemonte nel periodo tra luglio 2019 e agosto 2019, ammonterebbero a circa 5 milioni di euro,  a questi  andrebbero poi aggiunte le sanzioni derivanti dalle soppressioni di treni in quello stesso periodo.  È quanto risulterebbe dai dati pubblicati sul sito dell’Agenzia della mobilità piemontese relativi ai monitoraggi dei servizi di tutte le linee regionali (servizio ferroviario metropolitano, regionali veloci e servizio ferroviario regionali). Proprio sul’urgenza di intervenire con sanzioni rispetto ai disagi causati ai pendolari è intervenuto, nell’ambito dei question time in Consiglio regionale,  il consigliere del M5S Ivano Martinetti,  chiedendo all’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi come la Giunta intenda intervenire con il titolare del contratto di servizio per il trasporto ferroviario.

“La Regione nicchia mentre i pendolari continuano a subire i gravi disservizi di un sistema ferroviario che continua a macinare ritardi – ha dichiarato il consigliere M5S Martinetti - Le linee che gravitano intorno a Biella subiscono una media di 15 minuti di ritardo: un’enormità. Ma come riportato oggi dall’assessore Gabusi in risposta alla mia interrogazione, dal 2016, le sanzioni non vengono più imposte lasciando campo libero a Trenitalia. In pratica la giunta Cirio ha trascurato l’unica azione politica attuabile per riportare “sui binari” i gestori del servizio”.

 “L’Agenzia della Mobilità Piemontese applica le penalità previste dal Contratto di Servizio: ad oggi sono state applicate le multe fino all'anno 2016 compreso, mentre per gli anni 2017 e 2018 saranno attribuite a chiusura dei consuntivi  - ha specificato nella sua risposta l’assessore Gabusi - Va sottolineato che attualmente siamo in una fase finale di rinnovo del contratto con Trenitalia: il nostro obiettivo è quello di arrivare ad un contratto lungo, che possa consentire il rinnovo del materiale rotabile entro tre anni con il conseguente miglioramento del servizio. Il contratto ponte con cui Trenitalia sta lavorando è per sua natura limitato e ha comportato un deterioramento del servizio fino ai ritardi citati dall’interrogazione e a molti altri disservizi non citati, ma di cui siamo a conoscenza. Stiamo anche lavorando anche sul fronte dei rimborsi agli utenti con l’obiettivo di renderli più semplici e rapidi. Il contratto di servizio SFM, aggiudicato a Trenitalia, prevede infatti un rimborso tempestivo e per linea ai cittadini abbonati nel caso in cui il servizio ferroviario non garantisca i livelli di puntualità e di affidabilità previsti”.

 Durante il Question time è stata data risposta anche all’interrogazione di Matteo Gagliasso (Lega)   su prosecuzione lavori Asti-Cuneo; di Diego Sarno (Pd) su crisi Mahie e sostegno ai lavoratori ; di Daniele Valle (Pd) su acquisto immobile  sacro Monte di Belmonte; di Domenico Rossi (Pd)sul finanziamento della Città della salute  e della Scienza di Novara, di Marco Grimaldi (Luv) su utilizzo fondi gesta per l’edilizia popolare in Piemonte; di Francesca Frediani (M5S) su vigilanza attività Sereni Orizzonti in Piemonte ; di Sean Sacco (M5S) sui mancati pagamenti di Agenzia Mobilità piemontese ai fonritori del servizio pubblico di trasporto ferroviario e su gomma.

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