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Minori: “Primo obiettivo tutelare il nucleo familiare”

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

“Partire dai bisogni dei bambini e delle loro famiglie: le linee guida previste dalla normativa prevedono di promuovere la genitorialità positiva e di salvare se possibile il nucleo familiare. Ci sono casi nei quali purtroppo la situazione richiede l’allontanamento dei minori dalle loro famiglie, nel rispetto di quanto previsto dalla legge 142/2001”.

Questi e altri temi sono stati affrontati dai tecnici dell’assessorato alle Politiche della famiglia e dei bambini in quarta Commissione, dove è proseguita l’indagine conoscitiva sul sistema regionale di segnalazione e presa in carico da parte dei servizi socio assistenziali e sanitari dei minori vittime di abuso o maltrattamento, di allontanamento dai nuclei famigliari di appartenenza e della collocazione in comunità o affido.

Nella riunione di oggi, presieduta da Alessandro Stecco, è stato appunto presentato dai tecnici dell’assessorato il quadro normativo di riferimento e sono state evidenziate le modalità di intervento previste, che devono sempre rispondere al requisito dell’appropriatezza, partendo dai bisogni dei bambini e delle loro famiglie. Se le linee di indirizzo previste dall’attuale normativa prevedono che venga promossa la genitorialità positiva, coinvolgendo il più possibile la famiglia in difficoltà, ci sono casi in cui la situazione richiede l’allontanamento del bambino dal nucleo familiare, nel rispetto di quanto previsto della legge 149/2001 che comunque sottolinea il diritto del minore a crescere all’interno di una famiglia.

Nei casi in cui l’affidamento non sia praticabile si rende necessario l’inserimento in una delle 270 strutture presenti su territorio regionale: la dgr 25/2012 le distingue in diverse tipologie, anche in questo caso tarate sulle esigenze del minore.

Maurizio Marrone (Fdi) chiede un approfondimento sulle linee guida contenute nella dgr 10/2019, approvate dalla Giunta Chiamparino a fine legislatura: “Vorrei un confronto in Commissione con l’assessore  - ha detto - perché ritengo sussistano forti elementi di criticità. A mio avviso la delibera andrebbe congelata e riscritta, per questo chiedo che ci sia a breve un confronto politico”.

Anche Domenico Ravetti (Pd) e Marco Grimaldi (Luv) hanno sostenuto l’urgenza di avviare un dibattito politico sul tema, senza il quale - hanno sottolineato - non avrebbe senso proseguire l’indagine conoscitiva.

Di opposto avviso Riccardo Lanzo (Lega), per il quale in questa fase è corretto ascoltare i tecnici per capire quali aspetti dell’attuale normativa regionale possono essere migliorati o cambiati.

Monica Canalis (Pd) ha sottolineato che “il Piemonte è stato apripista in Italia per quanto riguarda i provvedimenti a tutela dei minori, e ciò è avvenuto anche quando a governare erano Giunte di centrodestra”. La consigliera ha poi rilevato una discrepanza tra la percentuale dei minori presi in carico dai servizi sociali allontanati dalle famiglie a Torino e nel resto del Piemonte. Mentre infatti i dati forniti dal Comune di Torino parlano dello 0,5 per cento, un valore nettamente al di sotto della media nazionale, la media regionale è invece superiore (2,1 per cento ogni 1.000 abitanti contro l’1,4 su scala nazionale nel caso di collocamento in comunità, e 1,6 per cento contro l’1,3 nel caso di affidamento familiare).  “Emerge una disomogeneità territoriale – ha detto Canalis - che va approfondita, come anche il tema della influenza della povertà economica sull’allontanamento”.

Anche Valter Marin e Gianluca Gavazza (Lega) hanno sostenuto la necessità di una mappatura del territorio per individuare le aree di maggiore criticità.

In chiusura Giorgio Bertola (M5s) ha illustrato la proposta di legge che prevede l'istituzione dell'elenco regionale degli operatori socio-sanitari e degli enti accreditati per la formazione: “Il settore è cresciuto molto negli ultimi anni e la richiesta è arrivata dagli stessi operatori. Siamo partiti da una legge già approvata dalla Regione Liguria, a cui abbiamo apportato alcune modifiche, e siamo disponibili a valutare eventuali migliorie”. 

Le consultazioni, su questa e su un’analoga pdl presentata da Mario Giaccone (Monviso), saranno svolte on line fino al 9 dicembre.

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Laura Masucci

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