Tipologia articolo Comunicati stampa
Rendere omogenee in tutto il Piemonte le modalità e le forme di tutela della salute neuropsichica dell’età evolutiva e dell’adolescenza. Ma anche promuovere un approccio integrato nella prevenzione e nella cura di salute mentale dei minori attraverso la realizzazione di un sistema informativo unico di raccolta dei dati. È quanto si propone la proposta di legge “Disposizioni per il consolidamento della rete di assistenza per la salute neuropsichica dell’età evolutiva e dell’adolescenza”, presentata dal primo firmatario Gian Paolo Andrissi (M5s) e approvata nella seduta odierna.
Il provvedimento, illustrato in Aula dai relatori di minoranza Andrissi e di maggioranza Valentina Caputo (Pd) stanzia 350mila euro annui per il biennio 2020-2021 per organizzare e gestire la Rete informatica regionale di raccolta dei dati.
Ringraziando la Commissione Sanità per il lavoro svolto, Andrissi ha sottolineato l’obiettivo della legge: “Allargare il sistema sperimentale messo in atto nel 1999 dall’Asl Cn1 per monitorare i dati sulla neuropsichiatria a tutta la regione perché troppo grandi sono, al momento, le differenze tra Asl in termini di servizi e di assistenza. Si decide anche di istituire un Osservatorio regionale che elabori i dati trasmessi e ne valuti gli esiti sanitari ed epidemiologici”.
La consigliera Caputo, che ha proposto due emendamenti al testo, ha evidenziato la necessità “d’implementare, rafforzare e rendere sempre più omogenei i dati di cui la Regione è già in possesso, anche alla luce del fatto che i casi di disturbi legati allo spettro dell’autismo sono in aumento ed è necessario investire per supportare le famiglie”.
Entro il primo trimestre di ogni anno l’Osservatorio presenterà al Consiglio regionale una relazione sull’attività svolta nell’anno precedente e la programmazione di quelle previste per l’anno successivo.
Per l’invecchiamento attivo della popolazione
Promuovere e valorizzare l’invecchiamento attivo e istituire una giornata regionale ad esso dedicata il 22 aprile di ogni anno, in occasione della ricorrenza della nascita del Premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini. Lo prevede il testo unificato di tre proposte di legge - presentate rispettivamente dai gruppi Fi, M5s e Pd – approvata dall’Assemblea regionale.
Il provvedimento è stato illustrato in Aula dai relatori di maggioranza Domenico Ravetti (Pd) e di minoranza Davide Bono (M5s).
“Uno dei pericoli della nostra società – ha ricordato Ravetti – è la solitudine delle persone anziane e l’incapacità d’inserirle in un contesto sociale inclusivo. Con questa legge proponiamo politiche sanitarie, socio assistenziali ma anche culturali e turistiche affinché nessuno si senta escluso. Tra gli obiettivi vanno annoverati la possibilità di creare reti fra i soggetti che a vario titolo si occupano della popolazione più anziana e il coinvolgimento degli anziani nel volontariato civico”.
“L’invecchiamento della popolazione è uno dei temi al centro dell’agenda internazionale sia a livello sanitario sia sociale – ha aggiunto Bono –. La popolazione mondiale ha un’aspettativa di vita maggiore ma vivendo di più c’è minore ricambio generazionale. È importante promuovere l’inclusione sociale degli over 65/70, che possiedono numerose competenze, e promuovere interventi per la prevenzione, specie per quanto riguarda le patologie legate alla sedentarietà, le malattie cardiovascolari, respiratorie e l’osteoporosi”.
La legge si propone come strumento di promozione alla partecipazione della vita sociale e culturale della comunità, favorendo la crescita personale degli anziani e valorizzando la loro capacità progettuale e le loro esperienze formative. Gli ambiti d’intervento spaziano dalle politiche familiari alla formazione permanente, dalla prevenzione sanitaria alla cultura e al tempo libero.
Istituzione del Fattore famiglia
L’Assemblea ha anche approvato la proposta di legge per l’istituzione del Fattore famiglia – prima firmataria la consigliera Caputo (Pd) – : uno strumento per combattere la povertà, aggravata dalla crisi economica, soprattutto delle famiglie più numerose o con persone disabili o anziani non autosufficienti a carico.
Il provvedimento è stato illustrato in Aula dalle relatrici di maggioranza Caputo e di minoranza Francesca Frediani (M5s).
Si tratta di uno strumento integrativo - nel rispetto della normativa Isee - che tiene conto di numerosi fattori per accedere ai servizi regionali. Su richiesta del Consiglio delle Autonomie locali, si prevede un fondo regionale di 200mila euro annui per il triennio 2019-2021 per consentire alle Amministrazioni locali di compensare le spese derivanti dalle agevolazioni sui costi dei servizi previsti dal provvedimento.
L’assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari ha evidenziato la necessità di un rafforzamento finanziario sui capitoli per il sostegno alla famiglia, previsto dalla legge nazionale ma non ancora ripartito.
L’Aula ha poi bocciato la proposta di legge formulata da Fi sul medesimo tema e due provvedimenti del primo firmatario Gian Luca Vignale (Mns): la proposta di deliberazione sulla vaccinovigilanza attiva e la proposta di legge per la rimodulazione della dotazione di posti letto ospedalieri, licenziate con voto negativo dalla Commissione Sanità.