L’Anaao chiede alla Regione di assumere più medici

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

Risolvere la carenza di medici specialisti con un programma di formazione e assunzioni da parte della Regione. Lo hanno chiesto in audizione i rappresentanti del sindacato Anaao Assomed in merito alle necessità di personale, in particolare nei dipartimenti di emergenza-urgenza.

I delegati Chiara RivettiDario Amati Antonello Santoro hanno denunciato che “la carenza di specialisti non ha nulla di acuto, poiché le cooperative vengono utilizzate nei reparti di pediatrie da dieci anni e nei Dea da almeno quattro”.

I sindacalisti, che sono stati auditi questa mattina in Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, hanno evidenziato la necessità di assumere gli specializzandi del quarto e del quinto anno, di assumere neolaureati con contratti di formazione lavoro e di iscriverli in soprannumero alle scuole di specializzazione. In tal modo la Regione diventerebbe protagonista del cammino formativo dei giovani medici e otterrebbe di risolvere il problema delle carenze in modo strutturale e in tutte le specialità carenti, anche per i prossimi anni, di formare specialisti legati al territorio, che poi rimarrebbero in Piemonte a lavorare, cosa non garantita dal concorso di specialità nazionale, e di formare gli specialisti nel numero necessario e nelle specialità necessarie.

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, i consiglieri Domenico Ravetti, Mauro Salizzoni (Pd), Ivano Martinetti (M5s) e Andrea Cane (Lega Nord).

Operatori sociosanitari

Chiedere all’Assemblea legislativa del Piemonte di approvare al più presto una legge che tuteli gli operatori sociosanitari e ne preveda il monitoraggio attraverso l’istituzione di un Elenco regionale. Lo hanno chiesto i rappresentanti del Comitato tecnico scientifico degli operatori sociosanitari del Piemonte, sempre in Commissione.

Le rappresentanti Anna Di Leo e Annamaria Ippolito hanno spiegato che alcune regioni, come la Liguria, hanno già approvato una legge in materia e altre sono in procinto di approvarla. E hanno sottolineato che in Consiglio regionale è già stato depositato il progetto di legge 4, “Disposizioni concernenti l’istituzione dell’elenco regionale degli operatori sociosanitari e degli enti accreditati per la formazione”, presentata dal primo firmatario Giorgio Bertola e sottoscritta dal M5s.

Sono intervenuti, per richiesta di chiarimenti, i consiglieri Salizzoni (Pd), Bertola e Francesca Frediani (M5s).

Giovani medici

La Commissione ha poi audito una delegazione di rappresentanti della sezione piemontese di Giovani medici per l’Italia, che hanno chiesto che la Regione porti dalle attuali cinquanta a cento le borse di studio per la specializzazione.

“Quindici borse di studio regionali sono già a bilancio e trentacinque sono finanziate da enti privati - hanno spiegato i delegati Nicola Errica e Guido Accardo -. Chiediamo alla Regione di finanziarne altre cinquanta con uno stanziamento che si aggira intorno ai 5,8 milioni di euro in cinque anni. Questo sarebbe senza dubbio un utile strumento per formare i medici e far sì che rimangano a operare sul territorio piemontese”.

Hanno chiesto chiarimenti i consiglieri Marco Grimaldi (Luv), Ravetti e Salizzoni (Pd) e Mario Giaccone (Monviso).

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Carlo Tagliani

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