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La famija dei Bergè a Palazzo Lascaris

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

“È fin dai primi anni cinquanta che il Carnevale rappresenta una delle feste più ricche di tradizione di Giaveno (To), una festa dedicata ai bambini e anche ai grandi, sinonimo di gioia, allegria e divertimento”. Così ha affermato Carlo Giacone, sindaco di Giaveno, durante l’incontro odierno a Palazzo Lascaris con il presidente del Consiglio regionale Nino Boeti, il consigliere segretario Giorgio Bertola e il consigliere Alfredo Monaco, anch’egli giavenese. La delegazione era composta dalle maschere ufficiali del Carnevale di Giaveno (il  Bergè, la Bela Bergera, i Bergerotti e i Parinc) e dalla presidente della Pro Loco, Ivana Usseglio.

Il 1952 segna la nascita delle prime maschere contadine giavenesi riunite nella Famija dei Bergè, mentre nel ‘56 nascono i Bergerotti, interpretati dai bambini.

Nel corso degli anni, la manifestazione acquisisce sempre più importanza grazie al coinvolgimento nell’organizzazione dell’Associazione turistica Pro Loco Giaveno.

Quest’anno il Bergè è interpretato da Fulvio Oberto, la Bela Bergera da Elisabetta Bertrand, i Bergerotti dai giovanissimi Ludovica Lussiana e Luca Portigliatti Pomeri, accompagnati dal sindaco del Carnevale, Mario Calcagno e dai personaggi  di “parinc” Luciano  Silvestri e “marin-a” Rosa Pappadà, padrino e madrina e il cane Nebbia.

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Ufficio Stampa

Nominativo

Dario Barattin

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