Tipologia articolo Comunicati stampa
Martedì 17 settembre l’assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi incontrerà a Roma il direttore generale del ministero della Salute per cercare di sciogliere i nodi rimasti sul Parco della salute di Torino e sulla Città della salute di Novara. Lo ha riferito stamani in quarta Commissione lo stesso assessore. La compatibilità del dibattito pubblico con il dialogo competitivo sarà uno dei temi al centro del confronto, insieme con la possibilità di aumentare i posti letto nella struttura torinese – possibilità su cui l’assessore si è detto fiducioso – e il tema del finanziamento della Città della salute di Novara, per cui mancano ancora 95 milioni da parte del governo.
“Confido di poter affrontare e risolvere questi temi, i più scottanti, in modo da non rallentare la realizzazione di queste due importantissime strutture”, ha dichiarato Icardi, che ha ringraziato Mauro Salizzoni (Pd) per aver scritto al ministro, sollecitando il suo interessamento sul Parco della salute: “Su questo siamo dalla stessa parte, tutti vogliamo far partire al più presto i lavori, l’attuale struttura è ormai al collasso”, ha precisato Icardi.
Sul Parco della salute Giorgio Bertola (M5s) ha ricordato come il suo movimento sia favorevole al dibattito pubblico e ha chiesto chiarezza sulla possibilità di aumentare i posti letto del settore materno-infantile, l’attuale Regina Margherita.
Salizzoni ha sostenuto che fonti scientifiche ed esperienze concrete hanno dimostrato come un ospedale con un numero superiore ai 1.040 posti letto attualmente previsti non è gestibile. Ha anche chiesto che venga istituita “una commissione di monitoraggio delle procedure dei lavori e dei progetti, che ogni 15 giorni informi pubblicamente sull’andamento del progetto”. L’assessore si è detto favorevole alla trasparenza –“anche se le procedure di gara richiedono una certa riservatezza”- e ha affermato che la gestione degli eventuali posti letto in più sarà motivo di prossima discussione.
Su questo tema è intervenuto anche il presidente della quarta Commissione Alessandro Stecco, sostenendo la necessità di una revisione della sanità territoriale: “Spesso si parla solo di posti letto, ma se non si integrano le nuove strutture con il territorio si lascia il discorso a metà. Dobbiamo lavorare su entrambi i comparti, sono due facce della stessa medaglia”.
Un rafforzamento delle strutture territoriali e di quelle a media-bassa intensità è stato chiesto anche dal consigliere Marco Grimaldi (Luv).
Per quanto riguarda la Città della Salute di Novara, l’assessore Icardi ha ipotizzato nuove strade in assenza del pieno finanziamento da parte del governo. Una in particolare coinvolgerebbe l’Inail che si è detta disponibile a realizzare con proprie risorse la struttura, di cui diventerebbe proprietaria per 40 anni, lasciando all’Asl la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria: “Questo porterebbe a un risparmio della quota annuale dell’Asl di una decina di milioni di euro rispetto agli oltre 18 ora previsti”, ha spiegato Icardi.
Un’ipotesi che preoccupa Domenico Rossi (Pd), perché ricominciando l’iter dall’inizio i tempi della realizzazione dell’opera, adesso alla vigilia del bando sui lavori, si allungherebbero di qualche anno. Secondo l’assessore si tratterebbe invece di circa un anno in più.
Favorevole all’affidamento dei lavori all’Inail Sean Sacco (M5s), che ha proposto di utilizzare i risparmi per la realizzazione di altre strutture sanitarie sul territorio.
L’assessore ha infine reso noti alcuni dati sull’utilizzo di lavoratori atipici da parte delle Asl piemontesi (440 medici e 796 infermieri, tra gli altri) per un costo di circa 83 milioni nel 2018. Nello stesso anno sono stati effettuati dalle Asl appalti per beni e servizi per quasi 50 milioni di euro. Su questi temi Marco Grimaldi ha chiesto un approfondimento in Commissione con maggiori dati, richiesta condivisa da Daniele Valle (Pd) e Sean Sacco (M5s).