Tipologia articolo Comunicati stampa
Materia Economia

Ripartire dalla proposta di legge d'iniziativa popolare del 2022 per contrastare il gioco d’azzardo patologico. È quanto ha chiesto Libera Piemonte in rappresentanza di un coordinamento di 40 associazioni e di 21 Comuni sottoscrittori della pdl in questione, durante un’audizione a Palazzo Lascaris.
“I dati del gioco d’azzardo patologico preoccupano a livello regionale e nazionale”, ha spiegato Andrea Turturro coreferente di Libera Piemonte. “Lo studio Gaps Piemonte 2022 indica che la raccolta fisica ha raggiunto i 2,7 miliardi di euro e quella online ha superato i 4,1. Si stima che 3 cittadini piemontesi su 10 (1,3 milioni di persone circa) abbiano giocato almeno una volta, con una spesa media annua per giocatore intorno ai 4.500 euro. I dati per il 2023 e il 2024 confermano un’ulteriore crescita della spesa e delle giocate, segnale che le politiche attuali di contrasto sono insufficienti. Ripresentiamo al Consiglio regionale la nostra proposta di legge, precedentemente bocciata, auspicando si possa arrivare alla modifica della attuale normativa regionale sul tema e a un più efficace contrasto del gioco d’azzardo patologico”.
Nel dibattito è intervenuta Monica Canalis (Pd) annunciando la presentazione di un emendamento al Ddl di riordino che sta per essere discusso in Aula, allo scopo di ripristinare alcuni paletti al gioco d’azzardo già previsti dalla legge 9 del 2016 e poi eliminati con le modifiche dell’attuale legge in vigore, la 19 del 2021.
Anche Sarah Disabato (M5s) ha annunciato la presentazione di diversi emendamenti sul tema da parte del suo gruppo nell’ambito del Ddl di riordino e ha sollecitato l’attuazione della clausola valutativa dell’attuale legge, affinché la Giunta fornisca al Consiglio i dati aggiornati inerenti al gioco d’azzardo in Piemonte.
Giulia Marro (Avs) ha auspicato che nel piano sociosanitario si prenda in considerazione anche la preziosa attività di prevenzione delle ludopatie, un’esigenza che si sta manifestando nei Servizi per le dipendenze delle Asl.
Gianna Pentenero (Pd) ha sollecitato il recupero della sensibilità che aveva portato all’approvazione unanime della legge regionale del 2016, con la riduzione della spesa da gioco di circa 90 milioni di euro dopo due anni dalla sua applicazione. Per Alice Ravinale (Avs) è stato un errore tornare indietro rispetto alle previsioni del 2016 e ha rimarcato la necessità di un ampio confronto fra maggioranza e opposizione per difendere la salute e contrastare la crisi economica di tante famiglie coinvolte.
Il consigliere segretario Salvatore Castello ha sottolineato l’attenzione sul gioco d’azzardo da parte dell’Osservatorio sui fenomeni dell’usura, estorsione e sovraindebitamento, sia tramite progetti con la fondazione Operti sia con iniziative per la sensibilizzazione dei più giovani.
Il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco ha infine preso atto della richiesta degli auditi, impegnandosi a segnalarla sia in Ufficio di presidenza sia nella riunione dei capigruppo per valutare come affrontare la questione.