Tipologia articolo Comunicati stampa
Materia Cultura

A maggioranza il Consiglio ragionale ha approvato il Programma triennale della cultura 2025/2027.
La proposta di delibera, presentata per la Giunta regionale dall’assessore alla Cultura Marina Chiarelli e licenziata a maggioranza dalla sesta Commissione il 21 maggio scorso, individua risorse per un totale di 148,7 milioni di euro, che rappresentano gli stanziamenti del Bilancio di previsione 2025-2027 sulle missioni 5 (Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali), 1 (Servizi istituzionali, generali e di gestione) e 9 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente).
Illustrando il provvedimento, Chiarelli ha sottolineato come “negli ultimi anni il settore culturale si sia dimostrato essenziale per lo sviluppo sociale ed economico della regione e il Piano rappresenti un momento fondamentale per il suo rafforzamento e consolidamento, evitando che le risorse si concentrino solo nelle aree metropolitane”.
“La programmazione triennale – ha evidenziato – è fondamentale per garantire maggior respiro e stabilità ai progetti. Intendiamo inoltre semplificare gli iter burocratici e cercheremo, ove possibile, di valorizzare progetti in territori esterni a Torino e ai capoluoghi di provincia che si rivelino attenti all’inclusione sociale, alle pari opportunità e all’adozione di pratiche di sostenibilità ambientale”.
Chiarelli si è poi soffermata su alcuni obiettivi ritenuti strategici, come la valorizzazione del patrimonio museale e culturale, l’ulteriore valorizzazione del comparto audiovisivo, che ha fatto sì che il Piemonte sia secondo solo al Lazio per giorni di ripresa, e il rafforzamento del valore sociale della lettura.
Il dibattito è stato aperto da Silvio Magliano (Lista Cirio), che ha sottolineato che “la cultura rappresenta un luogo di lavoro per un gran numero di professionalità e che, come dimostrano alcuni progetti sperimentati per esempio in Toscana, può rappresentare addirittura una sorta di cura e prevenzione per il mondo degli anziani, delle demenze e della disabilità”.
La presidente della Commissione Cultura Paola Antonetto ha sottolineato come “la programmazione triennale consenta agli operatori culturali di progettare fuori dalla logica dell’emergenza e la semplificazione amministrativa permetta alla burocrazia di non trasformarsi in un ostacolo. Garantire tutto questo comporta un impegno della Regione per la stabilità e l’impiego delle risorse”.
Federica Barbero (Fdi) ha evidenziato che “negli ultimi anni la cultura ha registrato numeri importanti ed è fondamentale sostenerla con sistemi adeguati e coinvolgendo sempre più l’intero territorio piemontese in un’ottica integrata che consenta di preservare e sviluppare l’identità culturale”.
Laura Pompeo ed Emanuela Verzella, intervenute per il Pd, hanno proposto spunti d’intervento sottolineando che “il settore culturale negli anni ha affrontato diverse difficoltà, di cui la pandemia ha rappresentato solo la punta dell’iceberg”.
Pompeo ha fatto presente che “il Piano aiuta la programmazione ma le associazioni più piccole o di più recente costituzione difficilmente riescono a parteciparvi con successo”.
Verzella ha suggerito la necessità di “rendere almeno biennali le attività legate ai riconoscimenti Unesco, promuovere con maggior continuità i libri e la lettura e investire maggiormente sui cammini, sul turismo lento e sullo sviluppo degli ecomusei”.
Prima della votazione finale l’Assemblea ha votato sei ordini del giorno collegati, approvandone quattro e respingendone due.
Approvati
- all’unanimità, con modifiche, il documento di Sarah Disabato (M5s) che impegna in primo luogo la Giunta “a monitorare affinché le interlocuzioni tra le Regioni e il Governo possano condurre all’adozione dei decreti attuativi della Legge 106/22, all’interno della quale è previsto il graduale superamento dell’uso degli animali nei circhi”;
- ad ampia maggioranza, il documento di Barbero (Fdi), che impegna la Giunta “a valutare la possibilità di porre in essere interventi di sostegno e valorizzazione propedeutici all’acquisto di divise, strumenti e apparecchiature musicali” da destinare a complessi bandistici, società filarmoniche, gruppi folkloristici, vocali e società corali “unitamente al potenziamento delle attività di teatro amatoriale nelle lingue e nei dialetti del Piemonte”;
- ad ampia maggioranza, con modifiche, il documento di Alice Ravinale (Avs) che impegna in primo luogo la Giunta “nell’ambito delle azioni rivolte alla promozione della lettura, delle biblioteche e dell’editoria, a valutare la possibilità di sviluppare e implementare un patto regionale per la lettura, sulla scorta delle esperienze maturate in Veneto, Toscana, Umbria ed Emilia Romagna, con il coinvolgimento dei soggetti interessati che crei una rete di pubblica lettura, governata in primo luogo dalle biblioteche, insieme a librerie e associazioni, editori, Aib, Bct, Forum del libro, Trl Piemonte, Salone del Libro e Circolo dei lettori;
- all’unanimità, con modifiche, il documento di Pompeo (Pd) che impegna in primo luogo la Giunta “a rinnovare la convenzione in materia di Osservatorio culturale del Piemonte e a stanziare le risorse necessarie al suo funzionamento”.
Respinti quelli di Giulia Marro (Avs) per interventi a sostegno delle comunità linguistiche del Piemonte e di Disabato (M5s) per il ripristino del contributo regionale a favore della Fondazione Cavour.
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