Tipologia articolo Comunicati stampa
Predisporre il nuovo Piano di sviluppo rurale (Psr) 2021-2027 è uno degli obiettivi della Regione per il prossimo anno. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa nel corso della seduta della terza Commissione, presieduta dal consigliere Claudio Leone, dedicata al programma di lavoro per la nuova legislatura.
“La nuova programmazione – ha sottolineato l’assessore – punterà a incentivare tecniche di produzione per ridurre l’utilizzo di prodotti chimici e cercare di sburocratizzare le varie misure. C'è inoltre la volontà di facilitare la tracciabilità dei prodotti e di garantire maggiore sicurezza alimentare, nonché di valorizzare le produzioni di qualità anche mediante apposite strategie di marketing”.
S'intende favorire il miglioramento della competitività dei prodotti piemontesi, che potrebbe vedere anche una possibile collaborazione a livello di Psr con Lombardia e Veneto su alcuni temi; aumentare l'attenzione sulla lotta agli insetti dannosi e l’adattamento ai mutamenti climatici che distruggono le colture; redarre nuove norme per la caccia, specialmente sul contenimento di selezione degli ungulati, cercando d'intervenire in modo più incisivo in materia di danni provocati dalla fauna selvatica all’agricoltura.
Nel corso del dibattito sono intervenuti numerosi consiglieri.
Per il M5s Giorgio Bertola, Sean Sacco, Sarah Disabato e Ivano Martinetti hanno sottolineato la necessità di approfondire e sviluppare il decalogo proposto da Coldiretti per la difesa di filiere legali e sicure; hanno evidenziato l’importanza di prevedere accordi per la filiera del riso e si sono dichiarati fermamente contrari a una revisione in senso meno restrittivo della legge sulla caccia.
Per il Pd Daniele Valle, Raffaele Gallo e Domenico Ravetti hanno notato che la legge regionale sulla caccia, non ancora a pieno regime per la mancanza di alcuni regolamenti attuativi, deve dimostrare tutta la propria efficacia e hanno proposto di affrontare temi legati al consumo del suolo e all’utilizzo dell’acqua e dei pozzi irrigui.
Per la Lega Nord Federico Perugini, Angelo Dago e Mauro Fava hanno evidenziato la necessità di continuare ad ascoltare le istanze dei piccoli produttori, che sono custodi e continuatori di disciplinari frutto di secoli di esperienza; chiesti anche dei correttivi alla legge sulla caccia, richiesta non solo dai cacciatori ma anche dagli agricoltori.