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Identità, storia, ma anche futuro, questi i temi a cui si è ispirato lo spettacolo svoltosi nella serata di mercoledì 19 luglio nella chiesa sant'Uberto della Venaria reale, a cura del Consiglio regionale del Piemonte e l'associazione Linguadoc. Lo spettacolo, ultimo degli appuntamenti in programma organizzati dall'Assemblea legislativa in occasione della prima Festa del Piemonte, è stato un viaggio letterario tra gli scritti dei tanti autori piemontesi del 900 che hanno fatto la storia della letteratura italiana, Gozzano, Fenoglio, Pavese e Levi, il tutto, intervallato da racconti e aneddoti sul Piemonte portati in scena da volti noti del giornalismo, del teatro e dello spettacolo.
"Con grande soddisfazione siamo riusciti a far diventare legge la festa del Piemonte, il prossimo obiettivo - ha dichiarato il presidente del Consiglio Stefano Allasia - è quello di realizzare per il 2024, un inno del Piemonte".
Tanti gli ospiti della serata radunati per l'occasione dal regista Giulio Graglia e dalla giornalista e presentatrice della serata Sabrina Gonzatto: Guido Curto, direttore del consorzio Residenze reali sabaude, lo storico Michele D’Andrea, la ballerina e coreografa Susanna Egri, il giornalista Bruno Quaranta, gli attori Mario Brusa, Riccardo Forte e Gilda Postiglione, l'ingegnere spaziale Rosa Sapone e la giovane cantante Marta Viola.
Il compito di chiudere la serata è stato invece affidato ad uno degli artisti italiani e piemontesi più famosi al mondo, Arturo Brachetti, che ha accompagnato il pubblico nell’affascinante storia dei teatri del territorio piemontese.