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Crisi alla Elcograf di Borgaro Torinese (To)

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

L’assessore al Lavoro ha risposto all’interrogazione presentata dal M5S sulla difficile situazione occupazionale dell’azienda dell’hinterland torinese.

Dopo l’acquisizione dell’ex Canale, è stato concordato con le organizzazioni sindacali un piano di risanamento sottoscritto a inizio gennaio 2019, accompagnato da cassa integrazione straordinaria e prepensionamento della durata di 24 mesi a decorrere dal 30 gennaio 2019.

È questa la prima parte della risposta fornita al quesito, che chiedeva quali iniziative s’intendano intraprendere per garantire gli stessi diritti degli altri lavoratori degli stabilimenti Veneto/Lombardi e quali iniziative di rilancio siano state intraprese dall’azienda per la struttura produttiva piemontese, che vanta una storia centenaria nel settore iniziando come azienda familiare per giungere a gruppo di dimensione europeo.

La Regione ha seguito l’evolversi della situazione convocando più incontri, anche grazie alle sollecitazioni delle organizzazioni sindacali – ha spiegato l’assessore – per valutare ogni azione utile.

L’azienda ha sottolineato la situazione di grave crisi del settore e il venir meno di importanti commesse. 

Sul fronte prepensionamenti si registra una discordanza tra le stime aziendali, che hanno individuato una platea oscillante tra le 17 e le 23 unità, mentre per quelle sindacali sono 40.

I vertici aziendali hanno inoltre dichiarato di impiegare attualmente il 53% della forza lavoro, mentre per le organizzazioni sindacali si arriva a mala pena al 30%.

Elcograf vanta otto stabilimenti disseminati tra Veneto e Lombardia, per i quali sono stati raggiunti degli accordi, a cavallo tra il 2019 e il 2020, di accompagnamento al pensionamento anticipato.

Durante l’ultimo incontro tra azienda e organizzazioni dello scorso 13 maggio, l’azienda ha affermato che lo stabilimento rimarrà attivo, ma con un organico ridotto a circa 60 unità e che le possibilità di accedere ai prepensionamenti non sono state incrementate per questioni tecnico-normative.

Il 2 luglio scorso è stato convocato un tavolo regionale e nell’occasione l’azienda ha ribadito la strategicità della sede piemontese, che verrà mantenuta nel perimetro del gruppo.

Il tavolo di mediazione tra le parti si riunirà ogni mese, a partire da settembre, presso l’assessorato al Lavoro.

N.B. La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.

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Dario Barattin