Tipologia articolo Comunicati stampa
Materia Affari istituzionali

“Con la risoluzione approvata il 18 gennaio, il Parlamento Europeo consegna un messaggio molto importante alla Repubblica Popolare Cinese: basta alla persecuzione in corso nei confronti dei praticanti del Falun Gong e di altre minoranze, tra cui gli uiguri e i tibetani.
Da molti anni, infatti, in quel paese viene esercitata una pressione fortissima nei confronti delle minoranze, anche attraverso l’uso massiccio della tecnologia e della sorveglianza.
Come Comitato Diritti Umani ci associamo a questa richiesta, chiedendo di mettere immediatamente fine a pratiche crudeli quali torture, abusi psicologici e prelievo di organi affinché i praticanti Falun Gong rinuncino alla loro fede, e di garantire un’effettiva libertà di credo religioso nel paese.
Da tempo, il Comitato è vicino alla compagnia Shen Yun Performing Arts, protagonista di una recente esibizione a Torino, fondata dai praticanti del Falun Gong fuggiti dalla persecuzione in Cina, che porta avanti la missione di far rivivere la cultura tradizionale cinese e portare consapevolezza sulla brutale persecuzione che i praticanti subiscono quotidianamente.
Per quanto appena detto, auspichiamo che quanto prima i paesi membri diano corso agli inviti contenuti nella risoluzione approvata”, dichiarano il presidente del Comitato Diritti Umani e Civili, Stefano Allasia, e i vice Sara Zambaia e Giampiero Leo.