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L'opinione del Garante n. 2 del 2022 - Un'esistenza maledettamente speciale

Tipologia articolo Newsletter

Categoria Newsletter L'opinione del Garante dei Detenuti

Data pubblicazione

Un'esistenza maledettamente speciale

Un doppio, eccezionale evento è in programma a Bra nella prestigiosa sede di Palazzo Mathis. In contemporanea sono allestite e visitabili fino al 31 luglio due esposizioni parallele e, per certi versi, convergenti. Accanto agli scatti “storici” sui vecchi Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) sono esposte le opere realizzate dai pazienti della Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) San Michele di Bra. Si tratta di un doppio percorso di immagini e testimonianze che finisce per costituire una sorta di “ieri, oggi e domani” della presa in carico dei “folli rei” nel nostro Paese.

Da un lato è visionabile la mostra “Nocchier che non seconda il vento - Viaggio negli Ospedali psichiatrici giudiziari italiani alla vigilia della chiusura”, che ripropone le immagini, presentate in 12 riproduzioni di grande formato stampate in “fine-art”, realizzate nell’ambito del progetto “Stampatingalera” di “Sapori reclusi” per l’Associazione Allievi del Master di giornalismo Giorgio Bocca, con il lavoro dei detenuti in Alta sicurezza della Casa di reclusione di Saluzzo. Gli scatti sono stati realizzati dal fotografo torinese Max Ferrero tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 negli Opg di Reggio Emilia, Castiglione delle Stiviere (Mn), Montelupo Fiorentino (Fi) e Aversa (Ce), alla vigilia della loro definitiva chiusura decisa dalla legge 81/2014. Una pagina di storia tragica, ma ancora relativamente recente.

Dall’altro lato del Palazzo è visitabile l’esposizione “R/e/m/s - Realtà di un'esistenza maledettamente speciale. Storie, parole, emozioni, immagini, suoni. La Rems si racconta”. Si tratta di immagini, disegni, fotografie, allestimenti scenici, installazioni artistiche, audio-video, elaborati e manufatti che testimoniano l’attualità di un presidio sanitario di eccellenza, che quotidianamente si confronta con il territorio e le istituzioni per garantire la miglior presa in carico dei soggetti loro affidati dalla magistratura. La mostra si propone di raccontare il percorso dei pazienti all’interno della residenza e vuole rappresentare uno sguardo di reciproca comprensione, che attraversa le barriere. La Rems è una struttura convenzionata con il Servizio sanitario regionale. La mostra è stata curata dagli ospiti e dagli operatori della Rems “San Michele” di Bra.

Auspico che i cittadini interessati o anche solo culturalmente curiosi non perdano l’occasione offerta dal Comune di Bra per avvicinarsi a un tema delicato e problematico, che ha visto e vede il nostro Paese all’avanguardia nella riflessione e nella pratica del superamento degli approcci manicomiali, sia in ambito civile (sin dalla legge Basaglia del 1978) sia in ambito giudiziario/criminale, che era rimasto escluso per decenni dall’attenzione legislativa e anche mediatica. Un cono d’ombra che ha permesso il trascinarsi oltre il tempo di realtà inaccettabili, fino alla Commissione parlamentare presieduta da Ignazio Marino, che ha scoperchiato la pentola, innescato il processo di riforma e accelerato il definitivo superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari.

L’esposizione plastica dell’esperienza della “Rems San Michele”, creata e allestita dagli operatori e dai pazienti braidesi, offre un prezioso spaccato - interessante e fecondo - della realtà attuale di una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (ovviamente non sono tutte uguali le Rems). Si tratta di una realtà maledettamente speciale che, se letta alla luce e paragonata a quello che erano gli Opg (fino al 2015!), consola sul fatto che vi sia sempre un altro modo di affrontare le complessità dell’esistenza e della vita sociale. Anche quelle più maledettamente speciali.

bruno mellano

bruno.mellano@cr.piemonte.it

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