Tipologia articolo Comunicati stampa
Con un ordine del giorno approvato a maggioranza, l’Assemblea ha stabilito di non entrare nella fase di esame dell'articolato della proposta di legge 133 che riguarda delle norme in tema di Aree protette, per la creazione di parchi interregionali tra Piemonte e Lombardia: nello specifico il parco del Ticino. Il vicepresidente della Giunta regionale, Fabio Carosso, s’è detto d’accordo sulla possibile utilità di una nuova legge ma ha rilevato che il processo di raccolta delle ultime istanze dai territori non è concluso. Istanze delle quali l’Esecutivo vorrebbe fare la sintesi nel giro di alcune settimane.
Dopo aver respinto la proposta di legge 113 sul medesimo argomento, il Consiglio regionale ha approvato l’atto d’indirizzo che in virtù del Regolamento interno stabilisce il “non passaggio agli articoli della proposta di legge 133”.
Le due Pdl, la 113 con primo firmatario Domenico Rossi (Pd) e la 133 presentata dai Comuni di Romentino, Bellinzago Novarese, Cameri, Galliate, Oleggio e Trecate, vertevano principalmente sugli stessi argomenti: scorporare dall’attuale ente di gestione il Parco del Ticino e consentire la gestione comune con la corrispettiva area protetta della sponda lombarda, prevedendo la possibilità di parchi interregionali; rivedere l’elezione dei componenti degli organi di gestione delle Aree protette per evitare che non siano rappresentate parti importanti del territorio.
Nel dibattito sono intervenuti, oltre a Rossi, anche Alberto Preioni e Federico Perugini (Lega). Il primo ha lamentato che da tre anni si aspetta la soluzione delle problematiche di rappresentatività e di gestione che, con le nuove norme si potrebbero risolvere. Gli esponenti della maggioranza, invece, hanno concordato sulla necessità di una nuova legge osservando che il percorso di ascolto dei territori e di elaborazione delle norme non è ancora completamente terminato.
