Tipologia articolo Comunicati stampa
Per la tutela del territorio e dell’ambiente le risorse ammontano per il 2022 a 11 milioni e 300 mila euro, mentre per la protezione civile si superano i 10 milioni di euro”.
Lo ha detto l’assessore alla Protezione civile e Difesa del suolo Marco Gabusi, intervenendo in Quinta commissione – presieduta da Angelo Dago – nell’ambito dell’esame del Bilancio regionale di previsione 2022-2024 mantenendo una linea di storicità e omogeneità sulle misure con il consolidamento di scelte strategiche.
“Nel settore idraulico-forestale siamo intervenuti malgrado oggettive difficoltà dovute al periodo riuscendo a mantenere le stesse risorse dell’anno precedente, con l’aggiunta di un esborso di 350 mila euro dovuti all’adeguamento contrattuale del personale, per un totale di 1 milione e 300 mila euro per il 2022.
L’assessore, su richiesta di Sarah Disabato (M5s) che ha domandato chiarimenti sui contributi relativi alla protezione civile, ha risposto di non avere ancora deciso le modalità di finanziamento: se ricorrere alle graduatorie o se istituire specifici bandi.
Silvio Magliano (Moderati) ha chiesto spiegazioni sulle iniziative messe in campo dalla Regione Piemonte circa l’accoglimento dei profughi ucraini e alla loro sistemazione sul territorio regionale.
Gabusi ha ricordato che la Regione ha istituito, prima ancora del Governo, un coordinamento per prestare soccorso ai profughi in arrivo dall’Ucraina avviando una ricognizione sull’intero territorio regionale delle famiglie e dei singoli, disponibili ad accogliere temporaneamente nuclei famigliari composti in gran parte da donne e bambini.
Attraverso il coordinamento dell’Anci, delle Autonomie locali, degli Enti locali e le associazioni preposte, d’intesa con le Prefetture, la Regione contatterà coloro i quali hanno manifestato l’intenzione di accogliere i profughi di guerra, riservando loro percorsi di accompagnamento.
Anche Carlo Riva Vercellotti (FdI) è intervenuto sull’argomento esprimendo preoccupazione perché gli risulta che diversi candidati all’accoglienza non siano stati ricontattati dagli uffici.