Festa del Piemonte

La crisi di Egea Energia di Alba

Tipologia articolo Comunicati stampa

Data pubblicazione

“La Regioni vigili sulla crisi del gruppo Egea Energia di Alba, occorre tutelare lavoratori e territorio”. Questa la richiesta che il consigliere Pd Maurizio Marello ha rivolto alla giunta Cirio.  La multiutility di luce e gas, nata ad Alba nel 1956, è in difficoltà a causa della crisi energetica dello scorso anno e degli extra costi di gas ed elettricità; starebbe valutando di farsi acquisire dal colosso lombardo A2A. In base ai dati ufficiali, al 31 dicembre 2022, il debito verso i fornitori ammonterebbe a 101,4 milioni di euro di cui 74,8 milioni già scaduti.

"L’assessorato al Lavoro sta monitorando la situazione - fa sapere con una nota l’assessore Elena Chiorino – Al momento non sono in corso procedure di licenziamento, né di cassa integrazione e soprattutto non risultano pervenute note o segnalazioni dai sindacati. Siamo in una fase di programmazione industriale, pertanto – conclude l’assessore – confermo fin da ora la massima attenzione per quanto riguarda il mantenimento dell’occupazione”.  

“Si tratta di una realtà che dà lavoro a circa 1300 dipendenti, partecipata da circa 100 Comuni e da molti imprenditori piemontesi e che gestisce numerosi servizi di pubblica rilevanza nei territori piemontesi – ha ribadito il consigliere Marello – La Regione deve salvaguardare le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo, deve essere salvaguardato lo sforzo economico dei soggetti pubblici e privati, debbono essere salvaguardati i servizi che Egea gestisce in tante province del Piemonte”.

Nel 2021, secondo i dati riportati nel Bilancio di Sostenibilità dell'azienda, i clienti gestiti per quanto riguarda la vendita di energia elettrica e gas sono oltre 280.000, con oltre 423 mln mc di gas venduto e 5.488 GWh di energia elettrica venduta. La rete Egea di teleriscaldamento, invece, complessivamente, raggiunge una lunghezza di 154 chilometri per una popolazione servita di 154.300 persone.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Sarah Disabato (M5s) su Nomina direttore/direttrice del Salone Internazionale del Libro la politica non faccia ingerenze sui nomi da includere nel comitato editoriale e su Quale futuro per il Centro di produzione RAI di Torino e per i e le dipendenti che lavorano al suo interno?; di Silvio Magliano (moderati) su Ospedali del territorio, urge sostituire i macchinari più obsoleti, anche con i fondi del PNRR: quali tempistiche per le sostituzioni e quale destinazione per i vecchi dispositivi?; di Francesca Frediani (M4O-Up) su Buono Domiciliarità: la Giunta intende rimuovere il limite attualmente previsto per l'assegnazione ai conviventi non autosufficienti?; di Raffaele Gallo (Pd) su Nuove strutture ospedaliere: il mutuo per i progetti preliminari è operativo?, di Alberto Avetta (Pd) su Quale futuro per il Parco dei 5 laghi di Ivrea?; di Silvana Accossato (Luv) su Discriminazione nell'accesso all'alloggio a canone agevolato; illegittimità del requisito della residenza protratta per 5 anni e della clausola attributiva di punteggio preferenziale in caso di residenza protratta per 10 anni; di Giorgio Bertola (EV) su Richiesta informazioni su eventuale ampliamento delle attività estrattive nella cava posta in località Cascina Rognone (AL); di Paolo Ruzzola (FI) su Carenza dei pediatri di libera scelta.

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