Festa del Piemonte

Approvata la legge per il Terzo settore

Tipologia articolo Comunicati stampa

Materia Sociale

Data pubblicazione
Approvata la legge per il Terzo settore (foto di Julia M Cameron da Pexels.com)
Approvata la legge per il Terzo settore (foto di Julia M Cameron da Pexels.com)

Volontariato e altri enti senza scopo di lucro: il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge Norme di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore piemontese, presentata dalla prima firmataria Monica Canalis (Pd). La nuova norma prevede la possibilità che gli enti del Terzo settore possano essere coinvolti dagli Enti locali a coprogrammare e coprogettare interventi nell’ambito delle materie di competenza regionale e che possano sottoscrivere con convenzioni e patti di accreditamento a favore di terzi.

Nell’illustrare il provvedimento, Canalis ha sottolineato come il Terzo settore rappresenti “un insieme variegato ed eterogeneo di realtà fondamentali per il vivere civile e sociale del Piemonte, capace di rafforzarne il senso di comunità, soprattutto in Piemonte, che fin dal 1800 ha visto l’opera dei santi sociali, delle Società di mutuo soccorso e delle cooperative”.

L’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone, che per la Giunta ha proposto diversi emendamenti al testo, ha sottolineato che “il Terzo settore è un sistema irrinunciabile, una tradizione d’impegno che riveste un carattere della storia e delle radici che dobbiamo custodire e rilanciare per consentirgli di affrontare le sfide del presente e del futuro”.

“Questa nuova legge, frutto di un lungo lavoro di mediazione con la maggioranza e con gli assessori Chiara Caucino e Marrone – ha aggiunto Canalis – propone un’amministrazione condivisa tra enti locali e Terzo settore, nella convinzione che tali realtà possano agire in sinergia e cooperazione, piuttosto che in spirito di competizione o subordinazione, concorrendo al bene comune”.

Tra le novità previste, l’istituzione della Consulta regionale del Terzo settore, nominata dal presidente della Giunta e presieduta dall’assessore alle Politiche sociali o da un suo delegato, composta in rappresentanza di tutte le parti interessate. Il suo compito è esprimere pareri e formulare proposte alla Giunta e al Consiglio regionale in materia di Terzo settore, promuovere iniziative di sensibilizzazione e altro.

Si definiscono le modalità di coprogettazione e coprogrammazione.

Viene istituita la Giornata regionale del volontariato, da celebrare il 5 dicembre di ogni anno, in concomitanza con la Giornata internazionale.

Si prevede poi la possibilità – per la Regione, le aziende sanitarie e gli enti locali – di utilizzare a titolo non oneroso beni mobili e immobili degli enti del Terzo settore per manifestazioni e iniziative temporanee e di concedere in comodato d’uso beni immobili e mobili pubblici, non utilizzati per fini istituzionali, per un massimo di trent’anni.

Per incentivare le varie forme di amministrazione condivisa – inoltre – nel concedere patrocini, finanziamenti, beni e vantaggi economici per le attività di interesse pubblico, la Regione può, in sede di bando, assegnare premialità specifiche alle reti di partenariato che coinvolgano gli enti del Terzo settore.

Nel corso delle dichiarazioni il consigliere Maurizio Marello (Pd) ha evidenziato “l’importanza di un provvedimento che mira a un riconoscimento del mondo del Terzo settore e del sociale che da decenni svolge funzioni sociali importantissime, un mondo che si colloca tra il pubblico e il privato e svolge una serie di attività fondamentali”.

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni, dichiarando il voto favorevole del proprio gruppo ha precisato che “il Piemonte è tra le regioni italiane che vantano più associazioni del Terzo settore. La proposta di legge dell’opposizione mira a ordinarne la disciplina e la Lega non ha problemi a votare leggi proposte dalla minoranza quando sono buone”.

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