Tipologia articolo Comunicati stampa
Il Comitato Tutela Devero è contrario al piano strategico “Avvicinare le Montagne”: al Comitato aderiscono Mountain Wilderness Italia, la Lipu nazionale, Salviamo il Paesaggio Valdossola, Legambiente e Italia Nostra Vco, Pro Natura Piemonte e con il sostegno di Legambiente nazionale. Tale posizione di contrarietà è stata annunciata nel corso dell’audizione – presieduta dal vice presidente Andrea Appiano – in quinta Commissione Ambiente. Nell’occasione sono state anche consegnate alla Commissione le quasi 75mila firme della petizione raccolte fino ad oggi in risposta alla proposta del piano strategico del giugno 2018.
L’ipotesi di sviluppo, secondo gli esponenti del Comitato Gianluca Mozzati e Renata Farina, se attuato, vedrebbe un intervento strutturale invasivo con nuovi impianti a fune, strutture edilizie e infrastrutture turistiche, nelle aree tra San Domenico e Devero in Val d’Ossola.
Il piano strategico – frutto di un accordo territoriale tra la Provincia del Vco e i Comuni di Baceno, Crodo, Varzo e Trasquera – prevede che la società San Domenico ski sia soggetto attuatore del protocollo d’intesa per la redazione della documentazione e del supporto tecnico-progettuale.
Un modello di insediamento turistico non condiviso dal Comitato che nel corso dell’audizione si è detto contrario alla realizzazione dell’opera sostenendo che l’Alpe Devero è una delle più importanti aree protette del Piemonte a partire dal 1978, costituendo un esempio di integrazione fra natura, attività agropastorali e turismo.
Inoltre la maggior parte del suo territorio è tutelato da normative protezionistiche, tra le quali quelle di interesse comunitario dell’Ue come la direttiva Habitat e Uccelli, quelle regionali attraverso il Piano paesaggistico oltre a far parte della rete Natura 2000.
In seduta ordinaria, il commissario Gianpaolo Andrissi (M5s) ha illustrato, come primo firmatario, un’interrogazione riguardante la fase di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) sul progetto “Avvicinare le montagne” e ha sostenuto l’inadeguatezza della Provincia del Vco a svolgere valutazioni di competenza ambientale.
L’assessore Alberto Valmaggia con l’ausilio degli uffici regionali ha dichiarato che: “Dal punto di vista procedurale la Regione ha partecipato al progetto come organo tecnico attraverso un percorso previsto dalla normativa. I ritardi registrati nella fase della Vas, sono dovuti alla richiesta di approfondimenti sia sull’accordo territoriale che sull’avvalimento richiesto dalla Provincia del Vco all’Unione montana Alta Ossola. Nello specifico la competenza operativa non è della Regione, non essendo impegnata come organo principale”.
La Commissione ha terminato i suoi lavori con gli assessori Francesco Balocco (Difesa del suolo) e Valmaggia (Protezione civile) che hanno esposto i propri capitoli sul disegno di legge 342 “Bilancio di previsione finanziario 2019-2021” relativamente alle materie di competenza della Commissione.