Europa, migranti, frontiere - page 45

Europa, migranti, frontiere. Diritti fondamentali e accoglienza dei profughi nell’Unione europea
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miliardi di esseri umani, entro il 2050. In pratica ciò potrà avvenire nei prossimi trent’anni e con
possibili pressioni sull’Europa.
L a g e s t i one de l l ’ a c c o g l i en z a
Sebbene i temi dell’immigrazione siano da anni all’ordine del giorno europeo a partire dal
Consiglio europeo di Tampere del 2009 e il tema sia affrontato nel Titolo V del Trattato sul
funzionamento dell’UE (TFUE), un primo intervento organico dell’Unione sui temi
dell’immigrazione si ebbe nella primavera 2015 con l’
Agenda Europea sulla Migrazione
, a
seguito delle tragedie registrate in mare tra la fine del 2014 e l’inizio dell’anno. Il documento
affrontava i seguenti temi: Soccorso e salvataggio; Contrasto dei traffici di esseri umani; Equa
ripartizione dei rifugiati tra gli Stati membri; Rafforzamento delle delegazioni UE alle frontiere
esterne.
Purtroppo, l’
Agenda Europea sulla Migrazione
non ha conseguito gli obiettivi previsti, a
parte il rafforzamento europeo delle operazioni di soccorso e salvataggio in mare con le
operazioni
Poseidon
(nel mare Egeo) e
Triton
(nel Mediterraneo centrale). I traffici di esseri
umani sono continuati indisturbati dato il disordine libico e la fuga di profughi dalla Turchia
nell’estate del 2015. Inoltre, gli immigrati in arrivo continuano a dovere essere trattenuti e
identificati dai paesi di primo approdo. Il rafforzamento delle delegazioni UE alle frontiere
esterne, a sostegno delle strutture nazionali esistenti, non risulta una soluzione risolutiva.
Infine, l’
Agenda Europea sulla Migrazione
ha completamente trascurato di coinvolgere
nell’accoglienza e assistenza dei migranti gli Enti locali e regionali sui quali ricadono i maggiori
oneri, come messo in evidenza dal “Parere” emesso dal Comitato delle Regioni e dal successivo
dibattito organizzato dal Consiglio regionale del Piemonte del 4 marzo 2016
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Di fronte alle insufficienze della politica comunitaria, la solidarietà tra paesi membri
dell’UE ne ha fortemente risentito. Il nodo dei problemi da sciogliere ha, in ogni modo,
costretto gli Stati membri e la Commissione a prendere in considerazione ulteriori misure più
avanzate per il rafforzamento dell’Agenzia addetta al controllo delle frontiere (
Frontex
), a
proporre la creazione di una
Guardia di frontiera e costiera europea
, la gestione europea delle
operazioni di identificazione, redistribuzione europea e respingimento sotto controllo
dell’
European Asylum Support Office
(EASO). Entro la fine del corrente anno, la Commissione
ha, infine, assunto l’impegno di rivedere il
Regolamento di Dublino III
, di presentare nuove
proposte per il contrasto dei traffici di esseri umani e nuove misure per l’immigrazione legale
con la riforma della Carta Blu per i lavoratori extracomunitari altamente qualificati. Infine,
l’approccio europeo mette in evidenza una profonda evoluzione nei rapporti con i paesi terzi del
Medio Oriente e dell’Africa dopo gli accordi di La Valletta (Malta) del novembre 2015 e quelli
con la Turchia del marzo 2016.
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