Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio
CAROSSO FABIO
(I lavori iniziano alle ore 10.24 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")
PRESIDENTE
Buongiorno a tutti.
Dichiaro aperta la sessione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione ordinaria n. 88 presentata dal Consigliere Cerutti, inerente a "Miglioramento dei collegamenti ferroviari tra Torino e Nizza Val Royal"; interrogazione indifferibile e urgente n.
108 presentata dalla Consigliera Conticelli, inerente a "Depotenziamento collegamenti SFM a Torino Stura: richiesta di soluzioni alternative per le corse tagliate"; interrogazione indifferibile e urgente n. 110 presentata dal Consigliere Avetta, inerente a "AV Torino-Milano: pochi treni e tempi di percorrenza sempre più lunghi".
Per l'interrogazione indifferibile e urgente n. 168 presentata dal Consigliere Valle, inerente a "Come si intende procedere per l'acquisto di mezzi autopompa a serbatoi previsto dal bando regionale DD 16 maggio 2024 n. 1051?", verrà fornita risposta scritta.
Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 108 presentata da Conticelli, inerente a "Depotenziamento collegamenti SFM a Torino Stura: richiesta di soluzioni alternative per le corse tagliate"
PRESIDENTE
Iniziamo i lavori del sindacato ispettivo proponendo l'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 108.
Ricordo che l'interrogante ha facoltà di illustrare per due minuti, cui segue la risposta della Giunta regionale di tre minuti e non è prevista replica.
La parola alla Consigliera Conticelli per l'illustrazione.
CONTICELLI Nadia
Grazie e buongiorno a tutti e a tutte.
Il tema in oggetto è già stato trattato in Commissione e riguarda il depotenziamento dei treni alla stazione Stura.
La stazione Stura è una stazione importante di interscambio per l'ingresso di tutta la zona nord in città che viene quotidianamente utilizzata da pendolari, al pari della stazione Torino-Rebaudengo, ma anche da moltissimi studenti e lavoratori torinesi, come alternativa al mezzo pubblico per raggiungere il centro città.
Con l'apertura delle due linee SFM4 e SFM7 per l'aeroporto, i treni che prima si attestavano a Stura, adesso in parte si attestano progressivamente ne sono stati sfilati diversi - all'aeroporto di Caselle.
In prospettiva, anche i treni che raggiungeranno Asti non avranno più attestamento a Stura. Oltre a ciò, talvolta i treni delle linee SFM vengono cancellati con pochissimo preavviso e questo ha determinato un po' l'inaffidabilità del servizio, soprattutto per i lavoratori e per gli studenti, che sul territorio torinese si è riversata prevalentemente sulla linea 4, che è la soluzione che chi deve raggiungere il centro città o altre parti della città può utilizzare da quella zona.
Poiché l'SFM è una valida alternativa al TPL per quanto riguarda il tratto torinese, quindi è un completamento importante per il nodo metropolitano del capoluogo, sia per i torinesi sia per chi viene da fuori, noi chiediamo come e quando questa situazione sarà affrontata.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.
GABUSI Marco, Assessore regionale
Grazie, Presidente; grazie, Consigliera Conticelli.
Abbiamo già affrontato il tema in Commissione e credo sia giusto dare qualche dato di dettaglio, perché il tema della riorganizzazione del servizio SFM ha avuto, sostanzialmente con il collegamento diretto Torino Ceres e con l'instradamento della SFM4, SFM7 e SFM6 verso Caselle, alcune modifiche. Tra l'altro, giusto perché tutti ne siano consapevoli, modifiche previste e impostate già nel 2018, quindi non abbiamo cambiato nulla, anzi abbiamo condiviso un percorso che, alla fine - come leggerete poi nella risposta all'interrogazione - al 2027 avrà uno scenario ben definito.
Volevo fornirvi due dati, perché è giusto conoscerli anche per poterci ragionare magari in sede di Commissione. Il piano che ho citato e che ha visto quelle modifiche di direttrici registra, a novembre 2023, un lieve aumento di passeggeri rispetto a marzo 2023. Questo a ratificare la bontà e non la diminuzione del servizio, se è vero che in sei mesi l'aumento dei passeggeri è stato del 3% e quindi, nonostante le difficoltà che non dobbiamo eludere sul nodo di Torino e delle varie cancellazioni, questo è un dato importante.
Così come è importante il monitoraggio che continua a essere svolto da parte dell'Agenzia della Mobilità e del nostro settore controllo sulle abitudini di viaggio degli utenti che ci consentirà, ove ci fossero invece, delle diminuzioni dei passaggi, di ragionare su un'inversione di rotta.
Dal 15 dicembre anche la linea SFM6 si attesta all'aeroporto.
Contestualmente, abbiamo attivato il potenziamento della SFM1, la famosa canavesana, che ha 15 treni giornalieri in più con un cadenzamento alla mezz'ora puntuale che è importante per consentire di gestire meglio quella linea. Ripeto, dal 15 dicembre abbiamo 15 treni in più rispetto al 14 dicembre, quindi è uno scenario evolutivo che sta andando avanti.
La successiva fase è quella dell'attivazione dell'SFM8 e del potenziamento dell'SFM2 (la Pinerolo-Torino-Chivasso), mentre la SFM8 è la Torino Lingotto-Chivasso, che entro il 2026 vedrà instradare su Torino Stura ulteriori treni con un incremento di treni in fascia oraria di punta durante tutta la giornata.
Quindi, oltre ai 15 che abbiamo aumentato, nel 2026 con queste due linee ci sarà certamente un aumento, per arrivare poi all'attivazione della linea SFM5 (Torino-Orbassano) che, nel 2027, consentirà di incrementare ulteriormente il servizio Torino-Stura, con una media di un treno ogni otto nove minuti nelle ore di punta.
Questo è il quadro che abbiamo condiviso, preparato e predisposto e che sta andando avanti, fortunatamente, e che, come abbiamo visto, non sta diminuendo l'utenza, ma soprattutto che dimostra come la Regione, l'Agenzia e Trenitalia abbiano un'idea ben precisa e stiano pianificando le azioni per consentire, nei prossimi due anni, di potenziare ulteriormente il servizio anche sulla stazione di Torino Stura.
Interrogazione n. 88 presentata da Cerutti, inerente a "Miglioramento dei collegamenti ferroviari tra Torino e Nizza Val Roya"
PRESIDENTE
Passiamo all'esame dell'interrogazione n. 88.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.
GABUSI Marco, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
In merito al miglioramento dei collegamenti ferroviari tra Torino, Cuneo e Nizza la Val Roya, è giusto aggiornare il Consiglio e il Consigliere Cerutti di quanto è stato fatto in questi mesi.
In data 22 novembre 2024, SNCF, il gestore francese della linea, ha presentato all'Italia, nell'ambito del Gruppo di lavoro ferroviario istituito dalla Commissione Intergovernativa Alpi del Sud, gli studi di seconda fase per il completamento della messa in sicurezza della linea.
Successivamente a questi lavori potrà essere avviata la terza fase per il ripristino della velocità nominale a 80 chilometri orari. In particolare sono state effettuate ispezioni su tutte le gallerie ed è stata stilata una graduatoria di priorità d'intervento. Sono stati individuati gli interventi di manutenzione necessari sulle opere d'arte, oltre alle tratte che necessitano di installazione di reti di sensori per la caduta dei massi.
Questo studio, finanziato al 50% dal Ministero italiano e da quello francese, è stato poi presentato alla Commissione Intergovernativa tra l'Italia e la Francia per il miglioramento della circolazione nelle Alpi del Sud del 16 dicembre 2024.
In questa riunione SNCF ha comunicato che sono attualmente in corso alcune variazioni, al fine di poter anticipare gli interventi previsti sulle gallerie e sulle opere d'arte per scongiurare ulteriori riduzioni di velocità nel 2027; tali modifiche saranno disponibili entro la fine di gennaio 2025.
Questo cosa vuol dire? Che SNCF, nell'ambito della sua rete - dobbiamo ricordarci che le limitazioni di velocità sono soprattutto sulla parte francese e non sono quelle di dieci anni fa, perché dieci anni fa si andava agli 80 all'ora, oggi si va ai 40 - sta studiando e sta analizzando quali sono gli interventi per tornare alla velocità di 80 chilometri orari.
Per quanto riguarda la fase successiva dei lavori, sempre nell'ultima riunione della CIG, SNCF ha comunicato che gli stessi sono stati predisposti, sempre nell'ottica di un ripristino della velocità a 80 chilometri per il traffico passeggeri - sarà 70 per un eventuale traffico merci che oggi non ci sembra attuale - e consentiranno il ripristino della velocità per dieci anni.
Dopo sarà necessario avviare anche una fase di perennizzazione della linea per consolidare queste velocità.
Quindi, ci sono tre livelli d'intervento: lo studio, gli interventi che consentiranno per dieci anni di arrivare agli 80 all'ora e una terza fase che consentirà di averli per sempre, che riguarderanno evidentemente ulteriori manutenzioni straordinarie.
Partendo da tali studi, la Regione Piemonte, nel quadro del Programma Europeo di cooperazione Alcotra, con capofila la Regione Liguria e in partenariato con la Valle d'Aosta, Règion Sud e Règion Aura, ha richiesto l'inserimento di alcuni approfondimenti per l'analisi delle criticità dell'infrastruttura che hanno portato a questo rallentamento a 40 chilometri orari, con l'obiettivo di comprendere e gerarchizzare gli interventi necessari al ripristino della velocità commerciale di 80 chilometri orari.
Sempre nel quadro del progetto di governance Alcotra, il Settore Coordinamento programmi europei di cooperazione transfrontaliera ha istituito un tavolo tecnico mobilità-trasporti a livello regionale, per effettuare un'analisi dei fattori di criticità dell'area transfrontaliera piemontese. Analogo esercizio è stato svolto dalle quattro Regioni transfrontaliere, per mettere a sistema questi dati.
Sulla base delle risultanze dell'analisi, è stato organizzato a Ventimiglia un primo incontro transfrontaliero trasporti, all'interno del quale si sono svolti due incontri tematici per zona (nord e sud), anche perché le necessità sono diverse, immaginando di comprendere l'area che comincia dalla Valle d'Aosta, con la partecipazione di funzionari competenti delle varie Regioni, di rappresentanti gestori delle infrastrutture SNCF, SNCF Réseau, Trenitalia, RFI, Agenzie della mobilità, eccetera. Al momento sono state prese in considerazione, in particolare, le infrastrutture ferroviarie e i servizi connessi.
L'obiettivo finale è quello di proporre un documento di posizionamento che mette in evidenza problematiche e soluzioni possibili da portare all'attenzione del Comitato di cooperazione transfrontaliera, istituito ai sensi dell'articolo n. 10 del Trattato Italia-Francia, previo confronto con il livello politico delle cinque Regioni. Questo sarà uno degli argomenti trattati nella riunione, di cui abbiamo ricevuto convocazione, con il Comitato italo-francese, prevista il 7 febbraio a Nizza.
Dal punto di vista più operativo e cogente, è importante ricordare che negli immediati giorni successivi alla tempesta Alex, Regione Piemonte insieme a Trenitalia, ha istituito un servizio di navette Limone-Tenda che ha consentito a tutti i transfrontalieri di continuare andare a lavorare e continuare a muoversi nell'unica via di comunicazione, che era quella ferroviaria. Cosa che è successa per quattro anni, di cui dagli ultimi due anche grazie a un cofinanziamento di Région Sud, questo servizio è stato potenziato. Questo è giusto dirlo, perché tra le domande - poi il Consigliere Cerutti avrà la possibilità di replicare - si chiede che cosa si intende fare per potenziare questa linea e per migliorarne l'utilizzo.
Per migliorarne l'utilizzo, proprio nell'ambito della gestione del servizio, ci siamo resi conto di una discrasia di utilizzo delle tariffe: chi prendeva il treno da Limone a Ventimiglia pagava sei euro, chi prendeva il treno da Limone a Tenda ne pagava 12, facendo un terzo della strada.
Perché? Perché venivano attivate le tariffe internazionali.
Grazie a un lavoro importante, partito da Regione Piemonte e da Région Sud con il contributo di Trenitalia e di Agenzia della mobilità, siamo riusciti ad attivare un nuovo piano tariffario che consente di eliminare questa differenza e di utilizzare, di fatto, le tariffe italiane su tutta la tratta.
Pertanto, oggi la tariffa chilometrica in vigore da dicembre, da Cuneo Limone, Tenda Breil e Ventimiglia è senza differenze per gli utenti. Credo che questo sia anche un incentivo a utilizzare il treno che, di fatto prima era utilizzato, perché in certi momenti dell'anno, soprattutto con la chiusura della strada dei tornanti, era l'unica via di comunicazione, ma certamente aveva un impatto economico negativo.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore.
La parola al Consigliere Cerutti per la replica.
CERUTTI Andrea
Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore Gabusi per la risposta esaustiva.
Credo sia tangibile l'impegno della Giunta regionale per trovare una soluzione per migliorare una linea così importante.
Mi ha colpito soprattutto il passaggio sulla tariffa; credo che armonizzare la tariffa sia sicuramente una soluzione che tutto il territorio e tutta la parte produttiva di quelle zone possono apprendere con grande piacere.
Poi le chiederò, come sempre quando presento le interrogazioni, una copia scritta della risposta.
Interrogazione indifferibile e urgente n. 110 presentata da Avetta inerente a "AV Torino-Milano: pochi treni e tempi di percorrenza sempre più lunghi"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori del sindacato ispettivo proponendo l'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 110.
La parola al Consigliere Avetta per l'illustrazione.
AVETTA Alberto
Grazie, Presidente; grazie, Assessore.
Questa è un'interrogazione che riguarda qualcosa che, a mio avviso, seppur formalmente non è di competenza della Regione Piemonte, però è un tema di grande rilevanza.
Mi riferisco all'Alta Velocità.
Tutti ricordiamo (l'ho citata in un'interrogazione) come veniva definita l'Alta Velocità verso Roma, "la metropolitana d'Italia"; questa definizione evocava una connessione tra Torino, Milano, Bologna, Firenze e Roma, fino a Napoli, che avrebbe dovuto cambiare le sorti della relazione tra le tante città italiane importanti.
Facendo una la comparazione tra quello che capitava nel 2017-2018, gli anni in cui in effetti le cose funzionavano ancora bene e questo servizio rispondeva agli oltre 45 miliardi investiti dallo Stato italiano sull'Alta Velocità, salta all'occhio una differenza importante tra quelli che erano i livelli e la quantità del servizio sulla tratta Torino-Roma, appunto attivi in quel periodo e i collegamenti che, invece, sono garantiti oggi.
In particolare, passiamo da sei collegamenti realizzati con i cosiddetti "treni fast", cioè quelli che collegavano - ormai non più, perché i tempi si sono molto allungati per tante ragioni - Torino-Roma in tre ore e 55 minuti, mentre gli altri coprivano la tratta in quattro ore e 25 minuti, a quattro, e i tempi di percorrenza sono passati a quattro ore e dieci minuti.
Questo è particolarmente importante, perché incide in modo significativo sulla capacità, intanto di Torino, quindi conseguentemente del Piemonte, di sentirsi connessa alla parte produttiva del Paese; poi perché, pur consapevoli dei limiti di competenza della Regione, è evidente che confidiamo che il Presidente Cirio e l'Assessore vogliano rincuorarci sull'impegno della Giunta regionale a fare in modo che a Torino siano garantiti quei servizi che fino a qualche anno fa erano garantiti e che incidono molto significativamente su tutti coloro che usano il treno non tanto per turismo, sia pure fondamentale e importantissimo, ma per lavoro.
Credo sia un tema importante, per cui interroghiamo la Giunta se intenda agire e se esistono soluzioni in campo per ritornare a un livello di servizio cui facevamo riferimento, cioè del 2017-2018, con un livello di servizio adeguato.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Avetta.
Ricordo che il tempo a sua disposizione è di due minuti.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.
GABUSI Marco, Assessore regionale
Recupero io, Consigliere Avetta.
Giusto per ricapitolare, abbiamo chiesto a Trenitalia anche i dati sui treni. In effetti, c'è una diminuzione, forse leggermente diversa da quella che lei ha citato, ma non credo sia il treno in più o in meno che cambia soprattutto sui quattro collegamenti in meno Torino-Milano.
Il dato ha una sua valenza e dobbiamo riportarci al cambio orario di dicembre 2019, quando il gestore delle infrastrutture, RFI, ha imposto a tutte le imprese ferroviarie l'instradamento per via Milano Porta Garibaldi del collegamento Torino-Venezia, con contestuale eliminazione della fermata di Milano Centrale. Questo ha provocato una lieve rimodulazione dell'offerta, tenendo conto che non c'era più la fermata di Milano Centrale sui treni Torino-Venezia.
Credo, però, sia importante contestualizzare questo dato a oggi (il 2019 forse meno, anche se la nostra rete ferroviaria è da un po' di anni che ha una serie di lavori importanti). Sappiamo tutti che il PNRR, anche se potrebbe sembrare una scusa, ha garantito investimenti importanti sul sistema ferroviario e sui nodi urbani. Certamente, come in tutti i casi in cui è in corso una fase preparatoria, sia atletica sia di cantieri stradali o ferroviari, si provocano disservizi, rallentamenti e rimodulazione dell'offerta.
Oggi sappiamo, a differenza di quando il Consigliere Avetta ha presentato l'interrogazione, che fino ai primi di marzo tutti i treni della linea Torino-Milano verranno attestati su Porta Garibaldi e non su Milano centrale, perché si stanno facendo dei lavori sul nodo di Milano che porteranno, come tutti auspichiamo e come è stato rappresentato, dei miglioramenti in prospettiva.
D'altra parte, sappiamo che questi lavori non sono fatti per una carenza infrastrutturale, ma per dotare l'infrastruttura di tempi di percorrenza migliori e di più sicurezza.
Da questo punto di vista riteniamo - se questa era la domanda - che il futuro potrà certamente riservarci notizie migliori; così come migliori sono i rapporti con Trenitalia. Noi, come dico spesso, abbiamo sottoscritto due contratti importanti regionali SFM e abbiamo riaperto tre linee ferroviarie, però certamente non mancano, come leggete sui giornali momenti in cui il dialogo è franco, schietto e serio, come si deve fare tra l'azienda che eroga i servizi e quella che li paga.
Come ha detto bene il Consigliere Avetta, noi non abbiamo competenza sui servizi commerciali, però abbiamo una competenza politica sui servizi che riguardano questa Regione e quindi, nel momento in cui l'infrastruttura riuscirà a sostenere nuovamente collegamenti più rapidi, oltre che cadenzati, saremo pronti a chiederli, non solo su questo tavolo commerciale, ma anche sui servizi Intercity, quelli che fanno parte del contratto di servizio Ministero delle Infrastrutture e gestore del servizio.
Giusto per completezza, credo sia importante dire, rispetto alle informazioni sul carnet di viaggi presente nell'interrogazione, che Trenitalia fa presente che i costi sono rimasti immutati; c'è poi un carnet smart che è prodotto in promozione e non indicativo della tariffa base, ma varia in base alle promozioni.
Giusto per rispondere a tutte le domande che poi arriveranno anche per iscritto, come ha dimostrato questa Regione - tra l'altro, ricordo che sabato inauguriamo l'apertura della linea Cuneo-Saluzzo-Savigliano - dal punto di vista del settore del sistema ferroviario, un paio di anni fa abbiamo deciso di investire in maniera importante e certamente lo facciamo non solo sulle nostre competenze, ma anche sui collegamenti diretti e commerciali che esulano dalle nostre competenze strettamente trasportistiche, ma non da quelle politiche di responsabilità nei confronti dei nostri concittadini.
Interrogazione indifferibile e urgente n. 168 presentata da Valle, inerente a "Come si intende procedere per l'acquisto di mezzi autopompa a serbatoio previsto dal bando regionale DD 16 maggio 2024, n. 1051?" (risposta scritta)
PRESIDENTE
In assenza dell'interrogante, Consigliere Valle, all'interrogazione indifferibile e urgente n. 168 viene fornita risposta scritta.
Dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.
(Alle ore 10.46 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")
(I lavori proseguono alle ore 10.47 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)
PRESIDENTE
Per delega del Presidente Nicco, dichiaro aperto l'esame delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà, anche in accoglimento delle richieste della Giunta e sulle disponibilità degli Assessori, a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n.
212 presentata dal Consigliere Zappalà, cui risponderà l'Assessore Vignale interrogazione a risposta immediata n. 213 presentata dal Consigliere Ravello, cui verrà data nella prossima seduta consiliare; interrogazione a risposta immediata n. 214 presentata dal Consigliere Unia, cui risponderà l'Assessore Vignale; interrogazione a risposta immediata n. 215 presentata dal Consigliere Isnardi, cui risponderà l'Assessore Vignale; interrogazione a risposta immediata n. 216 presentata dal Consigliere Sacchetto, cui risponderà l'Assessore Vignale; interrogazione a risposta immediata n. 217 presentata dalla Consigliera Verzella, cui risponderà l'Assessore Vignale interrogazione a risposta immediata n. 218 presentata dalla Consigliera Marro, cui risponderà l'Assessore Bussalino; interrogazione a risposta immediata n. 219 presentata dalla Consigliera Cera, cui risponderà l'Assessore Vignale; interrogazione a risposta immediata n. 220 presentata dalla Consigliera Nallo, cui risponderà l'Assessore Bongioanni interrogazione a risposta immediata n. 221 presentata dal Consigliere Calderoni, cui risponderà l'Assessore Vignale; interrogazione a risposta immediata n. 222 presentata dalla Consigliera Ravinale, cui risponderà l'Assessore Vignale; interrogazione a risposta immediata n. 226 presentata dal Consigliere Coluccio, cui risponderà l'Assessore Vignale interrogazione a risposta immediata n. 227 presentata dalla Consigliera Disabato, cui risponderà l'Assessore Vignale.
Prego gli Assessori che rispondono alle interrogazioni a risposta immediata di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo, infine, che l'interrogante ha a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta e non sono previste repliche.
Prego gli Assessori e i Consiglieri di attenersi rigorosamente ai tempi.
Interrogazione a risposta immediata n. 212 presentata da Zappalà, inerente a "Individuazione di un algoritmo propedeutico all'elaborazione di dati unitari sulle singole tipologie di prestazioni sanitarie"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
212.
La parola al Consigliere Zappalà per l'illustrazione.
ZAPPALÀ Davide Grazie, Presidente, e grazie all'Assessore per la risposta che ci fornirà.
L'interrogazione nasce dalla considerazione che in Piemonte vi sono molti ospedali che possono fornire i propri servizi sanitari ai cittadini che ne abbiano bisogno e la maggior parte di questi ospedali hanno i singoli reparti: ortopedia, neurologia e via dicendo.
L'agenzia AgeNaS del Ministero della Salute a Roma sovrintende l'efficienza e l'efficacia degli interventi di tutti questi reparti italiani, quindi anche piemontesi. Accedendo al sito di AgeNaS si trovano informazioni molto importanti, come ad esempio il Piano nazionale esiti e altre informazioni di questo tenore, che aiutano coloro che sono capaci di leggere i dati, a comprendere quale sia il migliore reparto piemontese a erogare un determinato servizio sanitario.
Il problema è che per il cittadino meno allenato nell'interpretare o per quello con minor bagaglio o un background che non consente di comprendere questi dati, il sovrannumero di informazioni spesso porta a una situazione di caos e di incomprensione.
Quindi, la richiesta che abbiamo formulato all'Assessore alla sanità è per sapere se si possa trasformare, con un algoritmo studiato dall'Assessorato questo enorme numero di dati in un voto da uno a dieci, come si usava a scuola, in maniera che si possa vedere com'è valutata, ad esempio l'ortopedia in un determinato ospedale (nel mio caso, quello di Biella come quello di Vercelli, Torino eccetera), per poter orientare la scelta dei singoli cittadini. Grazie.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Rispetto all'interrogazione relativa all'individuazione di un algoritmo propedeutico all'elaborazione di dati unitari, l'Assessorato alla sanità comunica che tra le missioni consegnate ai Direttori generali delle Aziende Sanitarie Regionali da parte dell'Assessorato vi è, tra l'altro l'individuazione di una operation manager per ogni presidio ospedaliero e nel contesto della promozione delle attività ospedaliere, un innovativo coordinamento tra le Aziende medesime.
Sono noti gli intendimenti (o li comunichiamo) dell'Assessorato e della Giunta di avvalersi, in ogni contesto idoneo, di presìdi di intelligenza artificiale e di misure algoritmiche tecnicamente funzionali alla resa della più efficace risposta ai bisogni di salute.
I medesimi criteri saranno utilizzati anche ai fini del costante vaglio di efficacia e tempestività, rispondenza e pertinenza delle risposte aziendali per renderne trasparenti i risultati, anche comparativi, per meglio orientare i cittadini nella loro scelta.
La verifica del rispetto degli standard di qualità, quantità, sicurezza efficacia, efficienza, appropriatezza ed equità dei servizi erogati dalle strutture è, infatti, di primaria importanza per l'Assessorato alla sanità per il monitoraggio continuo delle prestazioni. A tal fine, la Regione elabora specifici report correntemente utilizzati dal Servizio Sanitario Regionale - pertanto, trasferiti anche al Servizio sanitario nazionale oggetto dei dati cui faceva riferimento il Consigliere comunicati da AgeNaS inseriti nel cruscotto PADDI e oggetto di specifici audit.
Il cruscotto PADDI è quello strumento utilizzato in sanità che verifica tutta una serie di prestazioni, per gran parte delle quali la comunicazione è obbligatoria nei confronti del Ministero della Salute.
A seguito dell'attuazione degli strumenti AgeNaS, si provvederà a rendere disponibili gli algoritmi integrati, che si affiancheranno a quelli già attivi e ciò, pertanto, esattamente nei termini indicati dall'interrogante.
Interrogazione a risposta immediata n. 213 presentata da Ravello, inerente a "Linea 285 Arriva Italia s.r.l. tra Oulx e Sauze d'Oulx: a Natale due sole corse e tabella orari di difficile interpretazione. Quali accorgimenti?" (rinvio trattazione)
PRESIDENTE
In accordo con l'interrogante, la trattazione dell'interrogazione a risposta immediata n. 213 è rinviata alla prossima seduta consiliare.
Interrogazione a risposta immediata n. 214 presentata da Unia, inerente a "Chiarimenti sulla vendita dello stabilimento Sogefi in Valsusa e tutela dei lavoratori"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
214.
La parola al Consigliere Unia per l'illustrazione.
UNIA Alberto
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione riguarda la situazione stabilimento ex Sogefi attualmente Purflux Group, di Sant'Antonino di Susa, che impiega circa 100 lavoratori.
La struttura è stata ceduta al Fondo Pacific Avenue ed è stata recentemente messa in vendita su una piattaforma di annunci immobiliari, senza trasparenza e neanche coinvolgimento delle parti sociali.
Questa decisione ha generato forti preoccupazioni tra i lavoratori e i sindacati, che denunciano l'assenza di chiarezza sul futuro dell'azienda e delle persone impiegate.
È fondamentale, appunto, che Regione intervenga per garantire la tutela dei lavoratori coinvolti, assicurare trasparenza e concertazione nelle decisioni e salvaguardare la continuità occupazionale e produttiva del nostro territorio.
Non possiamo ignorare il contesto più ampio in cui questa vicenda si inserisce; sia il Governo nazionale sia quello regionale continuano a descrivere un'Italia in pieno sviluppo, ma la realtà dei fatti ci restituisce un quadro ben diverso.
Notizie di aziende in crisi sono all'ordine del giorno e mostrano un Paese dove i lavoratori sono lasciati da soli di fronte all'incertezza e all'assenza di una visione strategica.
Chiedo, quindi, alla Giunta regionale quali siano le azioni, in questo caso, che intende intraprendere per proteggere questi lavoratori, in questo momento di grossa difficoltà.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Acquisito lo scorso febbraio dal fondo americano Pacific Avenue, lo stabilimento ex Sogefi di Sant'Antonino di Susa è comparso, come rilevava l'interrogante, tra gli annunci di vendita di immobili di un portale online.
Da fonti sindacali, si apprende che alla fine dell'anno c'è già stato all'AMMA, un incontro con la nuova direzione dello stabilimento e un altro si è svolto il 20 gennaio per un ulteriore aggiornamento e la presentazione di un piano industriale, oltre all'illustrazione dei progetti futuri della nuova governance.
Agli atti dell'Assessorato al lavoro non risulta a oggi avviata alcuna procedura di riduzione del personale per lo stabilimento di Sant'Antonino e non vi è, al momento, alcuna richiesta di incontro da parte delle organizzazioni sindacali relativamente a questo stesso stabilimento.
In ogni caso, la situazione viene costantemente monitorata dall'Assessorato.
Interrogazione a risposta immediata n. 215 presentata da Isnardi, inerente a "Acquisizione macchinario 'Filmarray' per Laboratori Analisi dell'Ospedale di Asti"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 215.
La parola al Consigliere Isnardi per l'illustrazione.
ISNARDI Fabio
Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore Vignale per la risposta.
La mia interrogazione riguarda il macchinario Filmarray da acquisire presso l'ospedale Cardinal Massaia di Asti; uno strumento di rilevante importanza ampiamente utilizzato da quasi tutte le Aziende ospedaliere piemontesi, ma che non è presente ad Asti. È un dispositivo fondamentale per la diagnostica urgente di meningoencefaliti, infezioni del torrente circolatorio e dell'apparato respiratorio.
In questo momento, i pazienti che si recano all'ospedale di Asti e che necessitano di questo approfondimento diagnostico si devono rivolgere all'ASL di Alessandria, ovviamente, con un costo annuale per l'ASL di Asti che è paragonabile a quello dell'acquisizione del macchinario stesso.
Per questo motivo, sono a interrogare l'Assessore, anche perché l'acquisto di questo macchinario era già stato approvato dal Comitato Infezioni ospedaliero ed è in attesa dell'approvazione da parte della Commissione regionale HTA.
Vorrei, pertanto, conoscere i dettagli e le tempistiche relative al completamento dell'iter per l'acquisizione del macchinario Filmarray e da utilizzare presso l'ospedale Cardinal Massaia, in modo da garantire un servizio di diagnostica urgente, efficiente e tempestivo anche ai pazienti della provincia di Asti che, come sapete, hanno un unico ospedale di riferimento, appunto l'ospedale Cardinal Massaia, che è di riferimento di 210 mila abitanti.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
La richiesta di autorizzazione per l'acquisizione del sistema denominato Filmarray è stata emessa dall'ASL di Asti utilizzando il portale Piano Locale Tecnologie Biomediche, acronimo PLTB, nel marzo del 2024 trattandosi di una nuova metodica precedentemente non presente in azienda.
In data 12 dicembre 2004 è stata richiesta la cabina di regia regionale HTA, una relazione di dettaglio a firma del Direttore della Struttura Complessa Laboratorio Analisi dell'ASL di Asti, prodotta e allegata alla scheda del portale regionale.
L'importo complessivo stimato per l'acquisizione del sistema Filmarray comporta una spesa di 876 mila euro comprensiva di IVA. La proposta prevede un contratto di noleggio di anni sei, che include la manutenzione full risk e il relativo materiale di consumo.
Allo stato attuale occorre completare, a livello regionale, la valutazione sulla coerenza con le linee di indirizzo regionali relative alla rete dei laboratori analisi.
Interrogazione a risposta immediata n. 216 presentata da Sacchetto inerente a "Inserimento nello screening neonatale della leucodistrofia metacromatica (MLD) in Piemonte"
PRESIDENTE
Procediamo con l'interrogazione a risposta immediata n. 216.
L'interrogazione viene data per illustrata dal proponente.
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Con la deliberazione della Giunta regionale del 13 febbraio 2017, n. 29 4667 recante "Screening neonatale esteso per la diagnosi precoce di malattie metaboliche ereditarie: ulteriore sviluppo del programma di screening", è stato consolidato il modello tecnico e organizzativo di offerta dello screening nello specifico setting.
Il suddetto atto prevedeva, in particolare, un ulteriore ampliamento del sistema di screening neonatale per la diagnosi precoce di malattie metaboliche ereditarie, secondo quanto indicato nel decreto 13 ottobre 2016, e si definiva l'organizzazione del sistema di screening, così come dettagliato nell'Allegato A) del decreto stesso, quale sua parte integrante e sostanziale.
Il Laboratorio di screening neonatale presso il presidio Regina Margherita è il riferimento per gli screening della Regione Piemonte e Valle d'Aosta e ciò ai sensi delle delibere n. 58 del 30 giugno 1981 e n. 36 del 26 giugno 2003, che hanno ridefinito il pannello obbligatorio di patologie metaboliche oggetto di screening neonatale.
Il Centro clinico è parte integrante della Rete regionale delle malattie rare istituita con DGR n. 22 del 2 marzo 2004.
Sulla base di quanto evidenziato, il modello di erogazione degli screening in ambito neonatale della Regione Piemonte è, attualmente, in fase di analisi, ma soprattutto di evoluzione sulla base di criteri espliciti che comunque, non si riducono alla sola contemplazione dei LEA.
Lo screening neonatale sarà, dunque, attentamente valutato ai fini dell'ampliamento del più generale programma di diagnosi precoce neonatale.
Interrogazione a risposta immediata n. 217, presentata da Verzella inerente a "Ritardi nei pagamenti delle Agenzie formative. Come intende programmare il ripiano la Regione?"
PRESIDENTE
Passiamo all'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 217.
La parola alla Consigliera Verzella per l'illustrazione.
VERZELLA Emanuela
Grazie, Presidente, e grazie all'Assessore che risponderà.
Il 17 dicembre, in risposta a un'interrogazione presentata dalla Consigliera Pentenero, la Giunta regionale dichiarava che tra le poste prioritarie cui dare risposta c'erano i trasferimenti finalizzati al funzionamento degli enti e tra questi citava esplicitamente le Agenzie formative in quanto esercitanti - testuale - "spesa finalizzata al sostegno dell'intero sistema piemontese con carattere di obbligatorietà".
Purtroppo, numerose Agenzie formative vantano consistenti crediti da parte della Regione per funzioni e, soprattutto, corsi già svolti. La maggior parte di questi corsi già svolti e di queste Agenzie lavora sull'assolvimento dell'obbligo in regime di sussidiarietà verso l'EQF3 cioè la qualifica, finalizzati al contrasto alla dispersione scolastica. Le spese sono state rendicontate nei tempi previsti.
A questo si è aggiunto anche il recente rinnovo contrattuale che ha riguardato il personale delle Agenzie formative, che ha imposto alle stesse gli adeguamenti contrattuali anche delle una tantum. Infatti, ci sono stati consistenti ritardi nell'erogazione delle tredicesime a segnalare che la situazione, quindi, riveste un carattere di urgenza e gravità, perché, per assicurare lo svolgimento dei loro compiti, molte Agenzie formative hanno dovuto ricorrere al credito accumulando interessi passivi che naturalmente potrebbero essere altrimenti utilizzati a vantaggio della collettività e soprattutto, dei ragazzi in stato di disagio che accedono a questi corsi di base.
Tenendo presente il quadro nazionale che vede un decremento dell'occupazione giovanile, in particolare nella fascia di età di cui stiamo parlando, tenendo conto che quella fascia può trovare risposte in questi corsi e visto che ogni procedimento amministrativo dovrebbe avere una copertura già prevista a bilancio (siamo venuti a conoscenza che ultimamente la Regione Piemonte ha erogato una trance del debito di circa 34 milioni di euro nei confronti degli enti che vantano crediti e ne residuano circa altri 100), l'interrogazione è volta a chiedere quando il resto di quei crediti verrà erogato in termini di programmazione.
Chiaramente, essendo una cifra cospicua, comprendo assolutamente che non si possano erogare immediatamente, ma le Agenzie hanno bisogno di avere una certa consapevolezza di quando rientreranno di quei crediti.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
In riferimento alla richiesta all'interrogazione avente ad oggetto "Ritardi nei pagamenti alle Agenzie formative. Come intende programmare il ripiano la Regione?", si precisa che il debito verso le agenzie formative ammonta a oggi a 91,600.403,56 oltre a euro 44.483.540,99 relativi a progetti finanziati nell'ambito del PNRR.
Nel corso del 2024 si è provveduto a pagare alle Agenzie formative una somma complessiva di euro 186.529.327,39, tenuto conto dell'andamento degli incassi complessivi.
A salvaguardia dell'intero sistema economico regionale, la programmazione dei pagamenti, come altre volte abbiamo significato in quest'Aula, ha seguito criteri che sono dettati da un regolamento: la cronologia degli atti di liquidazione; l'omogeneità della natura del debito per fonte di finanziamento e per progetto; la necessità per la Regione di rendicontare le erogazioni per incassare le entrate che finanziano la specifica spesa in modo da contenere l'utilizzo di liquidità propria.
La programmazione dei pagamenti seguirà i medesimi criteri anche per il 2025.
È evidente, non solo con l'interrogazione che oggi la Consigliera ha presentato, che la nostra Regione, come altri enti, sconta un problema di cassa legato non soltanto ai trasferimenti ma, in questi anni, agli ingenti investimenti che sono avvenuti fra trasferimenti ordinari e PNRR.
Interrogazione a risposta immediata n. 218 presentata da Marro, inerente a "Oggetto: interrogazione sul definanziamento dei fondi per i piccoli Comuni previsto nella legge di bilancio"
PRESIDENTE
Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 218.
La parola alla Consigliera Marro per l'illustrazione.
MARRO Giulia
Grazie, Presidente.
Mi trovo oggi a presentare questa interrogazione sul definanziamento dei fondi per i piccoli Comuni. Come sappiamo, il Piemonte è caratterizzata da una straordinaria ricchezza di piccoli centri abitati, che rappresentano non soltanto un patrimonio culturale e sociale, ma veri e propri presìdi irrinunciabili per il territorio.
Tuttavia questi Comuni, già alle prese con sfide demografiche e finanziarie, si trovano ora a fronteggiare un ulteriore ostacolo, ovvero il definanziamento dei fondi stanziati dal decreto Crescita del 2019; fondi che, dal 2020 al 2023, hanno garantito risorse stabili (80 mila euro annui), poi ridotti a 50 mila nel 2024 e che incredibilmente sono stati azzerati per il 2025.
Questo taglio non è un dettaglio tecnico, ma una vera e propria emergenza per oltre 500 micro enti piemontesi che rischiano di vedere interrotte opere di manutenzione, messa in sicurezza ed efficientamento già avviate o pianificate. È evidente che la mancanza di queste risorse avrà un impatto devastante sui bilanci comunali e, soprattutto, sulla qualità della vita delle comunità che quei Comuni rappresentano.
A complicare ulteriormente la situazione, dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova governance economica europea, che introduce regole più stringenti sul pareggio di bilancio, rendendo ancora più difficile per gli Enti locali fronteggiare queste riduzioni di risorse. Non possiamo ignorare i segnali d'allarme che provengono dai territori e dalle associazioni, come ANCI e UNCEM, che hanno espresso la loro preoccupazione per l'impatto devastante di questa misura.
Anche la Provincia di Asti, insieme ad altri Enti locali, si è mobilitata per sensibilizzare il Governo sull'urgenza di ristabilire questi fondi.
Questi Comuni non chiedono privilegi, ma strumenti essenziali per mantenere vivi i loro territori, per tutelare un tessuto sociale che rappresenta una parte fondamentale dell'identità piemontese e italiana.
Per questo motivo, interrogo il Presidente per sapere quali azioni la Giunta intenda intraprendere per sostenere i piccoli Comuni piemontesi affinché questo definanziamento non comprometta la realizzazione di opere essenziali per il territorio e per le persone che lo abitano.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Bussalino per la risposta.
BUSSALINO Enrico, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
In merito ai quesiti posti con l'interrogazione di cui all'oggetto, sulla base delle competenze del Settore scrivente, si trasmettono i seguenti elementi di risposta.
Il tema trattato è quello del definanziamento dei fondi per i piccoli Comuni. Partendo dall'assunto per cui i fondi stanziati dal decreto Crescita del 2019 destinati ai piccoli Comuni con meno di 1.000 abitanti per la realizzazione di opere di manutenzione, messa in sicurezza ed efficientamento non sono stati confermati per l'anno in corso, interroga la Giunta regionale su quali azioni l'Amministrazione intenda intraprendere per sostenere i piccoli Comuni piemontesi, al fine di evitare che il definanziamento metta a rischio la conclusione di opere essenziali per il territorio.
Vi è da dire peraltro che, al mancato finanziamento di tale decreto, ha fatto seguito un ben più cospicuo intervento statale a favore dei piccoli Comuni singoli o associati che, nell'ambito delle finalità previste dalla legge n. 158/2017, nell'anno 2024 ha finanziato in Piemonte circa 150 progetti presentati dai piccoli Comuni, per un totale di euro 97.136.531,20, di cui euro 13.269.117 destinati a sole tre Unioni di Comuni.
Attraverso un sistema ormai consolidato di finanziamento, sia lo Stato sia la Regione hanno dimostrato di credere nello strumento della gestione associata attraverso le Unioni di comuni. Infatti, la Regione ripartisce annualmente alle Unioni oltre cinque milioni di euro per la gestione delle funzioni associate, di cui circa la metà rappresentata da fondi statali.
È, infine, intenzione di codesto Assessorato, analogamente a quanto effettuato durante la scorsa legislatura, adoperarsi per procedere al finanziamento della legge regionale n. 18 del 21 marzo 1984, che prevede contributi alle Amministrazioni comunali per la sistemazione e il miglioramento di infrastrutture stradali, cimiteriali, municipali e rete di illuminazione pubblica.
Interrogazione a risposta immediata n. 219 presentata da Cera, inerente a "Utilizzo del fondo regionale per i lavoratori coinvolti dalla procedura di licenziamento collettivo di Yazaki"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
219.
La parola alla Consigliera Cera per l'illustrazione.
CERA Valentina
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione è per portare all'attenzione dell'Amministrazione l'ennesima crisi dell'indotto automotive. Oggi parliamo di Yazaki, con sede a Grugliasco, che il 4 dicembre scorso ha dichiarato una procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 52 tra lavoratrici e lavoratori sui 72 che lavorano presso la sede di Grugliasco.
La decisione deriva dalla crisi dell'automotive, crisi dichiarata irreversibile dall'azienda, e che ha visto Yazaki perdere il 40% del fatturato. Questo crollo è dovuto principalmente alla conclusione della commessa con Maserati.
Anche in questo caso, come spesso avviene per le aziende dell'indotto automotive della nostra provincia di Torino, c'è una difficoltà ad accedere ai contratti di solidarietà e alla cassa integrazione.
In questo caso, perché l'azienda dichiara come definitiva una crisi e quindi, è impossibile accedere a questo ammortizzatore sociale, ma in realtà è una situazione comune all'indotto dell'automotive. In alcuni casi come per esempio il caso Delgrosso, si era in un limbo normativo a causa della procedura concorsuale che non permetteva a quei lavoratori (ricordo oltre un centinaio di lavoratori della Delgrosso non accedevano alla cassa integrazione), oppure, semplicemente, alcune aziende medio-piccole dell'indotto si trovano ad avere già terminato o sul punto di terminare l'ammortizzatore sociale, quindi è impossibile che venga utilizzato per questi laboratori.
Nell'ultima Commissione con l'Assessora Chiorino siamo venuti a conoscenza della capienza del Fondo che era stato creato pochi mesi prima della fine della scorsa legislatura, proprio per il caso Delgrosso. La capienza è di 720 mila euro su un Fondo che doveva provare a dare risposte a lavoratrici e a lavoratori in difficoltà che non riuscivano ad accedere alla cassa integrazione.
Le crisi dell'automotive si susseguono su questo territorio e le conseguenze sociali - non sto a ripeterlo - stanno diventando, se non lo sono già, sempre più insostenibili da un punto di vista di bilanci familiari e dell'impossibilità di immaginare un futuro per queste lavoratrici e per questi lavoratori.
Detto tutto ciò, vista la capienza del Fondo, con questa interrogazione si vuole chiedere all'Assessora competente, e ringrazio l'Assessore Vignale che mi risponderà, quali sono le azioni che si intendono intraprendere per dare concreto sostegno ai 52 lavoratori e lavoratrici e, in particolare, se si intenda utilizzare questo Fondo ancora così capiente, che non è stato più utilizzato dai tempi della Delgrosso, per appunto destinarlo a misure di tutela del reddito, alla formazione e riqualificazione professionale per i lavoratori Yazaki, che stanno per essere licenziati.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
La società Yazaki con sede in Grugliasco fa parte dell'omonimo gruppo multinazionale giapponese presente con oltre 50 siti produttivi distribuiti in 24 Nazioni. Il Gruppo è attivo nello sviluppo, produzione e commercializzazione di componentistica elettrica per l'industria automobilistica.
Nello stabilimento di Grugliasco, dove vi sono 72 addetti in totale, ha sede il Customer Service Center, che sviluppa componentistica automobilistica, principalmente per il gruppo Stellantis, cliente primario di Yazaki da oltre trent'anni.
Con comunicazione del 4 dicembre 2024, Yazaki ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per la riduzione di personale in esubero pari a 52 lavoratori, di cui due con qualifica dirigenziale.
I motivi di questa decisione sono da individuarsi nella situazione del mercato automobilistico, con un calo significativo della produzione e delle vendite del principale cliente, Stellantis, che ha influenzato le dimensioni delle operazioni in generale, determinando l'interruzione dei progetti aziendali, incluso il mantenimento di un Customer Service Center in Italia, appunto nella sede di Grugliasco.
L'azienda ha inoltre evidenziato il tentativo di acquisire nuovi clienti e nuove commesse, che potessero sopperire al venir meno del principale cliente. Purtroppo, però, la ricerca ha avuto esito negativo.
Con nota del 17 gennaio, l'azienda ha comunicato che la fase sindacale è stata esaurita con esito negativo, chiedendo alla Regione di proseguire con la fase amministrativa della procedura, che avrà una durata di 30 giorni in base alle tempistiche previste dalla normativa vigente sulle procedure di licenziamento collettivo.
Per quanto concerne la parte dell'interrogazione relativa all'utilizzo del Fondo regionale che risulta ancora capiente, destinandolo a misure di tutela del reddito e alla formazione e riqualificazione professionale per i lavoratori licenziati, se si intende il Fondo aperto nell'anno 2024 con ancora risorse pari a 720 mila euro, cui l'interrogante faceva riferimento si specifica che questa misura intende provvedere a un sostegno economico una tantum per i lavoratori e le lavoratrici di un'azienda in crisi in procedura fallimentare, che si trovano in condizione di disagio economico derivante dal protrarsi dei mancati pagamenti delle mensilità stipendiali oltre che dalla mancata fruizione di ammortizzatori sociali.
La casistica che ricopre questa misura riguarda quindi aziende che chiudono improvvisamente perché coinvolte in un fallimento, senza alcun accesso ad ammortizzatori, perché non esiste più un interlocutore con cui trattare. In questi casi, sino a quando il tribunale non nomina un liquidatore, i dipendenti non percepiscono nulla.
In ogni caso, la situazione di Yazaki è monitorata dall'Assessorato al lavoro, anche nel presupposto di favorire tutte le soluzioni che privilegiano l'utilizzo di ammortizzatori sociali di tipo conservativo come la CICS.
Si assicura che non verrà lasciato nulla d'intentato per porre in essere ogni utile strumento per la salvaguardia occupazionale e la tutela dei lavoratori.
Interrogazione a risposta immediata n. 220, presentata da Nallo, inerente a "Interrogazione sulla prolungata chiusura del Traforo del Colle di Tenda e relative conseguenze economiche e sociali"
PRESIDENTE
Proseguiamo con l'interrogazione a risposta immediata n. 220.
La parola alla Consigliera Nallo per l'illustrazione.
NALLO Vittoria
Grazie, Presidente.
Buongiorno, Assessori e colleghi.
Oggi parliamo della chiusura ormai prolungata del Traforo del Colle di Tenda, un tunnel che non è solo una galleria, ma un collegamento fondamentale tra Italia e Francia. Da anni è chiuso a causa dell'alluvione e dell'avvio dei lavori in corso, però la situazione sta davvero creando enormi difficoltà, sia economiche sia sociali.
Come sappiamo, dalla chiusura del 2020 molte attività della zona legate al turismo, al commercio e all'artigianato hanno subito perdite considerevoli e anche chi lavora come maestro di sci o nei settori stagionali ne è stato colpito duramente. Non possiamo dimenticare i lavoratori transfrontalieri che ogni giorno devono affrontare viaggi davvero spesso complicati e tortuosi per raggiungere il proprio posto di lavoro.
Alla luce di questo, chiediamo cosa sta facendo la Regione per accelerare i lavori e ottenere risposte chiare dalle autorità francesi sul ritardo dell'apertura. Ovviamente la domanda fondamentale è come si sta intervenendo per aiutare le attività economiche colpite.
Si parla di ristori promessi (abbiamo letto un milione, stando ai media e alle informazioni arrivate a mezzo stampa), ma sono cifre di cui al momento non si conoscono i dettagli, le modalità di erogazione, i tempi e neanche la provenienza, quindi se si parla di fondi regionali o fondi derivanti dalle penali all'impresa costruttrice. Su questo non c'è ancora chiarezza.
Probabilmente a breve vedremo queste cifre a bilancio, ma è urgente che chi vive da anni questi disagi possa ricevere presto delle risposte concrete.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Nallo.
La parola all'Assessore Bongioanni per la risposta.
BONGIOANNI Paolo, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Ringrazio la Consigliera Nallo per aver portato all'attenzione del Consiglio una problematica importante ed estremamente impattante dal punto di vista negativo sul settore economico, e non solo, del Sud Piemonte intero.
Per quanto riguarda la parte della viabilità, che compete al collega Gabusi, bisogna dire che la parte trasportistica è stata potenziata ed è in atto un servizio di navette. Infatti, a partire dal 30 dicembre, la Regione Piemonte ha attivato le navette ferroviarie tra Limone e Tenda. Il servizio, finanziato da anni dal Piemonte, è stato particolarmente urgente quest'anno a causa del mancato via libera dei francesi all'apertura del tunnel di Tenda, quando c'erano, come lei sa, le possibilità di procedere in modalità cantiere, che avrebbe permesso un transito giornaliero in senso unico alternato.
Il servizio navetta è partito il 30 dicembre per residenti e turisti garantendo un collegamento indispensabile durante la stagione invernale e prevede sei coppie di navette ferroviarie Limone-Tenda, per un totale di 12 collegamenti, che si aggiungono alle quattro coppie di treni Cuneo Ventimiglia (otto collegamenti già previsti nell'orario invernale). Il servizio è gestito da Regione Piemonte, con il sostegno della Region du Sud, in collaborazione con l'Agenzia di Mobilità, RFI e Trenitalia.
Per quanto riguarda l'altra sua sollecitazione sul milione di euro, è un milione di euro che lei troverà a bilancio (ve lo presenterò in Commissione il giorno 29 e lo voterete poi in Aula) e riguarda questo intervento sulle attività economiche della zona.
La Giunta reginale ha stanziato, nel bilancio previsionale 2025, un milione di euro per ristorare le attività commerciali e turistiche di Limone Piemonte e dintorni. Penso sia opportuno - ed è quello che vi sottoporr interessare tutta la Valle Vermenagna, quindi Vernante, Robilante e Roccavione, per gli esercizi commerciali che hanno subito danni a causa dei ritardi della chiusura del tunnel di Tenda.
Nel documento approvato dalla Giunta e tra pochi giorni all'esame del Consiglio, sono previsti contributi a fondo perduto destinati a commercianti, ristoratori, operatori turistici che in questi anni hanno subito una riduzione del fatturato a causa della chiusura del collegamento internazionale dovuto alla tempesta Alex.
Aggiungo, perché non lo troverà scritto nella risposta, che sto preparando un algoritmo che incroci i bilanci 2019 con i bilanci 2023 per valutare il coefficiente di perdita, per tutti i codici ATECO, delle attività che prima ho denunciato e, sulla base di quello, andremo ad operare con dei ristori.
Aggiungo anche che per poter fare questa operazione, essendo stato io l'estensore e il relatore delle leggi del 2020 sui ristori del Covid dovremmo fare una legge ad hoc o inserire questo provvedimento nel collegato alla legge finanziaria.
Interrogazione a risposta immediata n. 221, presentata da Calderoni inerente a "Cessioni delle produzioni della multinazionale statunitense Dana nei poli produttivi di Sommariva Perno e Cervere"
PRESIDENTE
Esaminiamo l'interrogazione a risposta immediata n. 221.
La parola al Consigliere Calderoni per l'illustrazione.
CALDERONI Mauro
Grazie, Presidente.
Una nuova brutta notizia, per la provincia di Cuneo e la zona del Braidese e del Roero, in particolare dopo la crisi di Egea, di cui abbiamo discusso più volte in questo Consiglio e su cui non mi pare di aver colto recentemente notizie positive rispetto a una possibile acquisizione da parte di altre aziende, quindi con grande preoccupazione da parte di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori e delle amministrazioni locali coinvolte.
Notizie nuovamente negative questa volta riguardano la multinazionale statunitense in oggetto, settore automotive, settore molto provato a livello regionale anche in provincia di Cuneo dalle grandi e veloci trasformazioni di questo comparto produttivo.
I lavoratori, le lavoratrici e i sindacati parlano di una cessione di questo ramo d'azienda, una cessione su cui però non ci sono notizie, ragion per cui chiediamo se la Giunta regionale e gli Assessori competenti sono stati informati e possono restituire al Consiglio qualche notizia che possa rassicurare il territorio e le comunità locali coinvolte.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Dana Italia fa parte della multinazionale americana Dana Corporation leader mondiale nella progettazione e nella produzione di assali e sistemi di trazione e trasmissione per grandi macchine.
Dana Italia guida dagli stabilimenti trentini la Divisione Heavy Vehicle Technologies& System, alla quale fanno riferimento tre stabilimenti in Italia (Arco, Rovereto, Como e Crescentino), uno in Belgio, uno in India e uno in Ungheria, più due centri mondiali di ricerca e sviluppo. Gli stabilimenti della Divisione producono, assemblano e commercializzano assali, cambi, sistemi di frenata e trasmissioni con convettore di coppia per macchine operatrici semoventi (escavatori, pale, trattori agricoli sollevatori telescopici, ecc.) e offrono ricambi e servizi di manutenzione e riparazione.
Dana Italia ha acquisito Dana Graziano S.r.l., che opera con cinque stabilimenti, uno a Bari e quattro in Piemonte (Sommariva Perno, Cervere Luserna e Rivoli).
In totale i lavoratori piemontesi coinvolti sono circa 1.800, di cui 1.500 di Dana Graziano tra Cuneo e Torino e 300 occupati a Crescentino per Dana Italia.
Gli stabilimenti piemontesi operano nel settore della trattoristica e movimentazione a terra. A Luserna, in particolare, si produce componentistica per auto di lusso (Lamborghini e Aston Martin) e a Cervere si effettuano trattamenti termici per tutto il gruppo.
A seguito dell'annuncio da parte del Gruppo Dana di voler mettere in vendita i propri stabilimenti italiani, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato un tavolo a Roma per il prossimo 23 gennaio.
Regione Piemonte, che sarà presente all'incontro, assicura che si adopererà nel porre in essere ogni strumento utile per la salvaguardia occupazionale e la tutela dei lavoratori interessati. Successivamente all'incontro del 23 gennaio, la Regione sarà in grado anche di dare risposte più puntuali rispetto ai quesiti che l'interrogante pone.
Interrogazione a risposta immediata n. 222 presentata da Ravinale, inerente a "Perché la Regione Piemonte non si avvale anche della Rete regionale dei servizi di epidemiologia per la stesura del nuovo Piano Socio Sanitario?"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
222.
La parola alla Consigliera Ravinale per l'illustrazione.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Ricordo che dal 1998 è stata istituita in Piemonte la Rete regionale dei servizi di epidemiologia che, tra i suoi compiti, ha l'analisi dei problemi di salute e l'individuazione delle priorità, la scelta di soluzioni di interventi idonei per efficacia, sicurezza, fattibilità, il monitoraggio della qualità dei processi di prevenzione e assistenza.
Sappiamo dall'Assessore Riboldi, che ce lo ha detto in Commissione e lo ha anche comunicato a mezzo stampa, che l'evento della primavera del 2025 sarà che finalmente questa Regione si doterà, dopo 15 anni, del principale atto di programmazione in materia sanitaria, cioè del Piano Socio Sanitario. Ne siamo felici, però abbiamo scoperto da qualche notizia uscita dagli epidemiologi piemontesi che la Rete di epidemiologia non risulta coinvolta nella stesura del Piano Socio Sanitario e che, in compenso, è stato dato mandato a un advisor o a più advisor dell'Università Bocconi, i quali peraltro erano già stati coinvolti in un fantomatico Piano per la riduzione delle liste d'attesa nello scorso mese di febbraio. Non ho notizia di quale sia stato il piano che gli advisor hanno steso.
Non vi chiedo quanto costa, perché poi mi rispondete che devo fare accesso agli atti e quindi farò l'accesso agli atti. Come vede, Assessore, mi sto applicando e imparo. Vi chiedo, invece, perché la Giunta ha politicamente preso questa decisione, cioè quella di tenere fuori dal principale documento programmatico sanitario i soggetti che, in Piemonte, meglio di chiunque altro potrebbero fare questo lavoro, cioè i servizi di epidemiologia - tra l'altro, sono un'eccellenza a livello nazionale - per dare invece mandato a un advisor privato, peraltro estraneo al tessuto piemontese.
Pertanto, procederò per altre vie per capire quanto ci costa, fermo restando che il servizio di epidemiologia questo lavoro lo avrebbe fatto senza oneri aggiuntivi per la Regione, ma vorrei capire qual è la ratio di aver agito in questi termini, perché a noi sembra un poco preoccupante.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Il Piano Socio Sanitario rappresenta il piano strategico degli interventi per obiettivi di salute ed efficace funzionamento dei servizi per il soddisfacimento delle esigenze sociosanitarie della popolazione regionale con specifico riferimento agli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale. Si tratta di un indispensabile strumento di governo del sistema sociosanitario che richiede, per la predisposizione, il più allargato contributo di enti locali, ordini professionali, sindacati ed associazioni.
Nell'ambito della stesura del nuovo PSSR e proprio nel solco della richiesta dell'interrogante, la Regione si avvarrà anche del contributo della Rete regionale dei servizi di epidemiologia, proprio al fine di un'analisi dei problemi di salute e dell'individuazione delle reti prioritarie cui informare l'azione di programmazione e di sviluppo delle attività di risposta ai bisogni di salute.
Ovviamente la risposta è sempre molto asciutta, ma la Consigliera sa bene che, avendo il Piemonte più reti - una di queste è quella dei servizi di epidemiologia, poi c'è quella oncologica e quella diabetologica - e tutto quello che compone il sistema sanitario piemontese, questi soggetti, così come prioritariamente il Consiglio regionale, saranno i primi attori della stesura o modifica del Piano. Abbia fede, vedrà che sarà così, perché è inevitabile che ciò accada. Come sempre avviene, si deve partire da una bozza.
Non sono aspetti che sono scritti, quindi adesso non vorrei dire una cosa per cui il mio collega Riboldi mi potrebbe riprendere, ma in realtà è così.
Come lei sa, quasi sempre si parte da una bozza e da questa bozza.
(Commenti fuori microfono)
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
La farà la Bocconi? Questo non lo so, magari lei ha delle fonti non correttissime, ma non metto in dubbio quello che dicono le sue fonti. Per credo sia avvenuto così. Vedrà che, rispetto alla sostanza, si tratta di stendere un Piano che coinvolga le migliori intelligenze e le professionalità della nostra Regione. Questo sarà il modello che certamente prevarrà.
Interrogazione a risposta immediata n. 226 presentata da Coluccio, inerente a "PFAS - biomonitoraggio a Spinetta Marengo: accogliere le richieste delle Associazioni del territorio e inserirle nei protocolli di analisi"
PRESIDENTE
Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 226.
La parola al Consigliere Coluccio per l'illustrazione.
COLUCCIO Pasquale
Grazie, Presidente.
Grazie, Assessore per farsi portavoce della risposta.
Il tema era già stato trattato in questo Consiglio con l'interrogazione n.
41.
Tuttavia, lo riportiamo perché il clima in zona è veramente "caldo" da parte della popolazione e delle varie associazioni che, se da una parte hanno accolto con favore il biomonitoraggio, dall'altra parte sono seriamente preoccupate, perché ritengono che non ci sia la dovuta trasparenza e completezza per quanto riguarda l'impostazione del tipo di analisi svolte.
In ragione di questo, le associazioni hanno avanzato la richiesta di poter integrare gli esami con un'analisi dettagliata dei PFAS, con la quantificazione del C604 e dell'ADV, questo per ottenere una fotografia precisa della situazione sanitaria delle persone, evidenziando l'esposizione delle sostanze specifiche emerse dalla impianto a tutt'oggi inoltre, chiedono la quantificazione del C604 nelle urine, perché recenti studi scientifici ritengono che questo parametro sia indispensabile per una valutazione più accurata delle esposizioni.
Le associazioni che chiedono queste specifiche lo fanno sulla base di vari studi che evidenziano la tossicità dell'ADV e del C604.
Riteniamo che le preoccupazioni del territorio vadano raccolte; loro hanno fatto una richiesta cui non c'è stata risposta e noi cerchiamo di essere portavoce di questa necessità.
Per questo motivo, interroghiamo la Giunta per sapere se le richieste sollevate delle Associazioni potranno essere accolte e inserite nei protocolli di analisi.
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Grazie, Presidente.
Relativamente alla richiesta di includere la quantificazione separata C604 e della miscela ADV, è bene sottolineare che, a oggi, non esistono valori soglia per possibili effetti sulla salute per queste molecole.
Per tali ragioni, non è possibile associare una determinata concentrazione di tali sostanze a possibili rischi per la salute umana.
A oggi, uno studio, che troverà dettagliato nella risposta, effettuato sui lavori dell'azienda ha riportato esclusivamente un'associazione della miscela ADV con alterazioni del metabolismo lipidico.
Si rileva, altresì, che avere una quantificazione separata di tali molecole non rappresenta una fotografia precisa della situazione sanitaria delle persone, bensì una fotografia del livello di esposizione ambientale a tali sostanze.
In merito alla richiesta di includere la misurazione del C604 nelle urine invece, si ritiene tale proposta non conforme agli obiettivi del monitoraggio, dal momento che attualmente dal punto di vista sanitario non vi sono parametri per l'interpretazione dei dati.
La task force PFAS, com'è noto, si occupa dell'emergenza territoriale che vede lo stabilimento di Spinetta Marengo Alessandra soggetto ai disposti previsti dal decreto legislativo n. 105 del 2005 (normativa Seveso), che è quindi, classificato di soglia superiore.
Il percorso storico della problematica di quel territorio ha indotto a studiare le possibili soluzioni di monitoraggio e contenimento in un contesto "campione", fermo restando che i risultati dello studio e l'operatività della task force sono bagaglio tecnico di cui, ovviamente, è prevista l'esportazione in altre necessitanti realtà, naturalmente con gli adattamenti indotti dalle peculiarità sia di territorio sia di contaminazione, che devono essere oggetto di istruttoria preliminare.
Nondimeno, le specificità della situazione di allarme nella zona in questione inducono alle necessarie personalizzazioni, sicché le richieste delle associazioni esposte dall'interrogante verranno portate all'evidenza della task force medesima per la loro disamina.
Interrogazione a risposta immediata n. 227 presentata da Disabato, inerente a "Chiarimenti sull'utilizzo e il rifinanziamento del fondo di sostegno al reddito per lavoratori e lavoratrici in disagio economico senza ammortizzatori"
PRESIDENTE
Proseguiamo con l'interrogazione a risposta immediata n. 227.
La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Nel 2023, Fratelli d'Italia, dopo aver abolito a livello nazionale il reddito di cittadinanza, ha provveduto a inserire il sostegno al reddito nella legge 32/2023, il famoso DDL di Chiorino sulla formazione e l'orientamento. Questo articolo inserito, che si chiama proprio "Sostegno al reddito", si è tradotto con un bando di sostegno al reddito per i lavoratori e le lavoratrici senza ammortizzatori sociali, un bando creato per far fronte a esigenze per crisi aziendali, che però non è stato particolarmente utilizzato, a mio avviso per una scarsa comunicazione e ovviamente, con una campagna comunicativa senza troppe ambizioni probabilmente anche per tenere sottotraccia la misura.
Questo fondo era stato finanziato con 800 mila euro e abbiamo scoperto durante una seduta di Commissione della settimana scorsa, che sono avanzati 720 mila euro e che solo 80 mila euro sono stati utilizzati con questo fondo. A mio avviso, una gravissima mancanza.
Se pensiamo a un caso come quello dell'azienda Delgrosso, in cui molti lavoratori e lavoratrici sono rimasti senza sostegni e senza lavoro, ci rendiamo conto che un sostegno una tantum non è sufficiente. Com'era stato organizzato questo aiuto? In pratica, secondo il reddito, si poteva ricevere un contributo una tantum da 500 a 2.000 euro, come se 500 o anche fossero 2.000 euro potessero far fronte alle esigenze di un lavoratore o una lavoratrice con famiglia con figli a carico. Ci rendiamo conto che non è sicuramente un sostegno sufficiente.
In I Commissione è anche emerso che questo fondo non sarà rifinanziato.
Questa è una grande preoccupazione, perché se pensiamo a tutta la platea di potenziali beneficiari, ci rendiamo conto che questo fondo potrebbe servire a tantissime persone, perché con il reddito di cittadinanza erano emerse tutte le fragilità e tutti i casi sociali che denotano una povertà o comunque, persone che vivono sotto la soglia di dignità e di povertà.
Tra l'altro, ci vogliamo accertare rispetto alle buone intenzioni della Giunta, perché è al vaglio una proposta ormai da diversi mesi, una proposta del Movimento 5 Stelle inserita anche nel programma del Presidente Cirio relativa al sostegno al reddito per i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione, su cui sono emerse novità nelle Commissioni. Non vorremmo si traducesse in una misura una tantum, perché dobbiamo essere chiari sia con i sindacati sia con i lavoratori e le lavoratrici: dobbiamo dare un sostegno economico.
Bene, quindi, che forze come Fratelli d'Italia e del centrodestra si siano rese conto che togliere il reddito di cittadinanza è stata ovviamente una mossa politica senza alcun senso, anche perché ci rendiamo conto oggi di quello che paghiamo come Regione per dare una mano a chi ha bisogno. Erano risorse che avremmo potuto tenere libere per altre finalità, se avessimo mantenuto un contributo, uno strumento importante per dare alle famiglie un segnale per sopravvivere in attesa di trovare un lavoro.
Non si campa, fino a prova contraria, con pane e formazione, come dice l'Assessora Chiorino: nel mentre, una persona che decide di informarsi e di reinserirsi nel mondo del lavoro, deve avere tutto l'aiuto necessario e il sostegno economico per farlo.
Volevo un chiarimento rispetto a questo fondo specifico che, ripeto riguarda i lavoratori e le lavoratrici senza ammortizzatori, perché 800 mila euro non sono sufficienti e oggi sappiamo che non verrà rifinanziato questo è un peccato - ma sono avanzate delle risorse. Vorrei sapere come verranno utilizzate quelle risorse e, soprattutto, pubblicizzate.
Vorrei avere anche una posizione politica da parte della Giunta; se noi sappiamo che a oggi ci sono delle persone in difficoltà economica lavoratori e lavoratrici che devono reinserirsi nel mondo del lavoro, quali azioni vuole mettere in campo la Giunta per dare un sostegno concreto strutturale e duraturo nel tempo?
PRESIDENTE
La parola all'Assessore Vignale per la risposta.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Risponderò ai quesiti posti all'interno dell'interrogazione, ma rispetto ad altri temi - la Consigliera Disabato mi perdonerà - credo siano stati oggetto di discussione con l'Assessore Chiorino e potranno essere oggetto di discussione anche nel bilancio I Consiglieri sanno che la Giunta regionale sta predisponendo una misura che vi è stata illustrata, quella che ricordava la Consigliera, aggiuntiva rispetto alle forme di sostegno al reddito previsti dalle leggi dello Stato, ma arrivo a rispondere puntualmente all'interrogazione ripetendo una parte di quanto ho già avuto modo di rispondere relativamente all'impresa Yazaki.
Per quanto concerne l'interrogazione in oggetto, si precisa che il fondo è stato aperto nell'arco dell'anno 2024 con un primo sportello che ha soddisfatto tutte le richieste pervenute.
Si sottolinea che la misura in parole intende provvedere a dare un sostegno economico una tantum ai lavori e alle lavoratrici di un'azienda in crisi e in procedura fallimentare, che si trovano in condizione di disagio economico derivante dal protrarsi dei mancati pagamenti alle mensilità stipendiali, oltre che dalla mancata fruizione di ammortizzatore sociale.
La misura riguarda, quindi, aziende che chiudono improvvisamente perch coinvolte in un fallimento e che non possono accedere ad ammortizzatori perché non esiste più interlocutore con cui trattare.
Alla luce di quanto sopra, le risorse oggi a disposizione, pari a 720 mila euro, sono sufficienti a garantire un'eventuale apertura dello sportello nel 2025, ove si rendesse necessaria per i lavoratori rientranti in questa particolare casistica.
PRESIDENTE
Grazie, Assessore Vignale, e grazie a tutti i colleghi.
Dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Comunico che tra pochi minuti il Presidente Nicco aprirà la seduta del Consiglio regionale.
(Alle ore 11.48 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICCO
(La seduta inizia alle ore 11.59)
PRESIDENTE
La seduta è aperta.
Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale
PRESIDENTE
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Ha chiesto congedo Cirio.
Pertanto, il numero legale è 26, che è ampiamente raggiunto.
Richieste di modifica dell'o.d.g.
PRESIDENTE
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
La scorsa settimana, sui vari quotidiani locali e sui media, sono uscite notizie preoccupanti sul futuro del Parco della Salute di Torino, il progetto, oserei dire, di edilizia sanitaria più importante per il nostro territorio.
In particolare, chiederei all'Assessore Riboldi, ma soprattutto al Presidente Cirio, di darci oggi un'informativa su questo importante tema perché non è possibile che, a distanza di tutti questi anni, il progetto venga messo nuovamente in discussione. In particolare, la proposta sarebbe quella di scorporare dal Parco della Salute l'Ospedale Sant'Anna accorpandolo all'attuale Regina Margherita, rimanendo così fuori dal progetto del Parco della Salute.
Questo porta con sé delle criticità, perché gli operatori e le operatrici i medici, gli infermieri e i professionisti sanitari non sono neanche stati informati rispetto a questa ipotesi. Chiaramente, un'ipotesi che casca dal cielo così sul nostro territorio e non ci sono evidenze che ci possano dire che questa sia una scelta giusta, sia dal punto di vista economico, sia soprattutto dal punto di vista operativo, perché ricordo che sullo scorporo del Sant'Anna dal Parco della Salute si sono espressi tantissimi professionisti che denunciano il fatto che quella potrebbe essere una scelta dannosa soprattutto per la tutela e il benessere della donna.
Chiederei questa informativa urgente.
Tra l'altro, ho visto che ci sono state delle prese di posizione anche da parte di componenti della maggioranza; in particolare, l'ex Assessore Icardi ha anche lanciato delle proposte a mezzo stampa che sarebbe bene approfondire anche in questa sede, però direi che il Presidente Cirio e l'Assessore Riboldi dovrebbero venire in Aula a riferire, perché è inaccettabile che, a oggi, ci sia ancora tutto questo velo di perplessità e questa nube di non conoscenza del progetto definitivo.
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Disabato.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
È importante che il Gruppo del Partito Democratico sottolinei la necessità di avere l'Assessore Riboldi in Aula, affinché possa spiegare quanto comparso sugli organi di stampa in questi giorni.
Mi rendo conto che la richiesta possa apparire irrituale: io stessa ho chiesto, prima di iniziare il Consiglio e di procedere alle discussioni e alle richieste in merito ai lavori, considerata l'importanza e il fatto che il tema è stato presentato, la necessità della presenza dell'Assessore Riboldi in Aula per chiarimenti in merito a un progetto che da troppi anni viene rimandato, rimodellato, rivisto, rifatto, tolto e rimesso. Una situazione di confusione per uno dei più importanti ospedali e poli della salute non solo del Piemonte, ma sul piano nazionale.
Pur comprendendo che nell'ordine dei lavori poteva esserci altro spazio dedicato nella giornata di oggi, essendo stata scelta questa modalità non posso che sottolineare la necessità di dare voce al Consiglio, ma soprattutto, la necessità di conoscere le opinioni e la realtà: a che punto siamo e dove vogliamo andare? Credo che sia davvero una situazione inaccettabile da un punto di vista della programmazione per la sanità piemontese.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Pentenero.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ravinale; ne ha facoltà.
RAVINALE Alice
Grazie, Presidente.
Sono contenta che l'Assessore Vignale sia rientrato in aula.
Concordo con quanto detto dalle colleghe: la vicenda uscita nel weekend a mezzo stampa è sintomatica di una certa facilità nella gestione delle questioni. Con questo Parco della Salute sembra che si stia giocando a Risiko: 14 ottobre, Commissione sanità, presente il Direttore Lavalle presente il Commissario Messeri Ioli, esclusa categoricamente la possibilità che il Sant'Anna venga accorpato al Regina Margherita. Non solo. Sul Regina Margherita mancano 250 assunzioni per procedere allo scorporo e svariati milioni di euro.
Lunedì chiederemo se sono stati trovati, altrimenti stiamo chiacchierando solo a mezzo stampa, in Commissione e via discorrendo. Adesso scopriamo che si ritorna a un vecchio piano, fortemente contrastato per ciò che riguarda la salute delle donne, che non sono solo madri - forse andrebbe ricordato ma sono donne da tutta la loro vita, non solo quando devono o vogliono o non vogliono o non possono avere figli.
Ritorna sulla scena, a mezzo stampa, un piano problematico sotto molti profili, che è quello dell'unione del Regina Margherita con il Sant'Anna e dello scorporo del Sant'Anna da Città della Salute. Il Parco della Salute verrà domani, oggi c'è Città della Salute.
Fermo restando che escludo che oggi l'Assessore Vignale potrà dare riscontri e non vedo né il Presidente Cirio, che è giustificato, n l'Assessore Riboldi, sottolineo l'urgenza della richiesta presentata.
Visto che di sanità nella discussione di bilancio ancora non ne abbiamo parlato (la Commissione è stata rinviata e ne parleremo lunedì), è chiaro che questa vicenda, che ci piove sulla testa in un weekend dopo che due mesi fa in Commissione c'era stato detto l'esatto contrario, sia assolutamente pregiudiziale al proseguimento anche della discussione sul bilancio, altrimenti ci stiamo intrattenendo, ma non stiamo decidendo nulla sulle scelte strategiche e gli investimenti di questa Regione.
Faccio un accorato appello alla Giunta affinché lunedì vengano date risposte su questa vicenda e che vengano date risposte con numeri e stanziamenti, perché se di nuovo stiamo parlando dell'unione dei due ospedali senza aver fatto i concorsi per quei 250 che mancavano e senza aver messo a disposizione del Regina Margherita i milioni di euro che servivano per rendere effettivo lo scorporo, stiamo perdendo tempo e i piemontesi e le piemontesi non se lo meritano.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Ravinale.
Ricordo che oggi il Presidente Cirio è in congedo e l'Assessore Riboldi non è presente; con l'accordo degli astanti, riporterei questo appello nella Conferenza dei Capigruppo per chiedere un Consiglio futuro.
Se, invece, intendete chiedere una comunicazione già in questo Consiglio bisognerebbe metterlo ai voti, ma non essendoci gli interessati, mi sembra che sia una richiesta destinata a non essere ascoltata.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Unia; ne ha facoltà.
UNIA Alberto
Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori.
Se fosse possibile provare magari a chiamare l'Assessore Riboldi per vedere se può raggiungerci in Aula, potrebbe essere una soluzione.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
La scelta dell'una o l'altra opzione, cioè quella di rimandare la discussione nella Conferenza dei Capigruppo oppure di provare a capire se è possibile avere la presenza dell'Assessore Riboldi dipende, ovviamente dalle tempistiche. Nel senso che, se questa discussione, come molte altre discussioni per le quali è stata chiesta informativa urgente (penso al tema dei trasporti), viene rinviata sine die, è evidente che noi non possiamo permettercelo.
Se, invece, la discussione si può programmare in tempi brevi in Commissione o in tempi brevissimi in Consiglio, allora può essere intesa e programmata in modo differente.
Quello che chiedo è di provare a sentire l'Assessore Riboldi e capire se è in prossimità della città di Torino e quindi se gli è possibile, in giornata, raggiungerci per avere elementi in merito e per avere risposte tempestive su un tema che, per tutti gli elementi che sono stati evidenziati, è assolutamente urgente, prioritario e di fondamentale necessità.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliera Pentenero.
Forse l'Assessore Vignale sta dando seguito al suo suggerimento, ma faccio presente che in teoria siamo convocati fino alle ore 13.
La parola all'Assessore Vignale.
VIGNALE Gian Luca, Assessore regionale
Ero al telefono con l'Assessore Riboldi, il quale mi ha riferito che darà comunicazione relativamente al tema posto in seno alla IV Commissione di lunedì prossimo.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Pentenero; ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
Presidente, chiederei una sospensione della seduta che, peraltro, avrei comunque richiesto riguardo ai punti successivi all'o.d.g. del Consiglio legato alle nomine residue.
Ricordo che restano ancora dei nominativi da votare all'interno di alcuni enti, quindi avrei chiesto comunque una sospensiva e ne approfitto anche per affrontare con i Gruppi di minoranza i temi che sono emersi in questa prima fase del Consiglio.
PRESIDENTE
Consigliera Pentenero, se permette, finirei prima le comunicazioni, così almeno chiudiamo il punto e poi facciamo la sospensione.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Faccio presente solo una cosa, perché ho sentito parlare della Commissione di lunedì e quant'altro. Capisco bene gli impegni del Presidente e dell'Assessore, ma c'è anche da rilevare una questione: questa è una giornata di Aula, ma in un'ordinaria seduta della scorsa legislatura forse qualche Assessore in più seduto tra i banchi della Giunta c'era.
Oggi i banchi sono semivuoti, la settimana scorsa è stato fatto un annuncio, per cui mi sarei aspettata a prescindere - poteva succedere una richiesta di comunicazioni di questo tipo - la presenza dell'Assessore Riboldi in Aula. Non è possibile lanciare la pietra e nascondere la mano e poi non venire in Aula a riferire.
Chiederei che questa proposta, che ho fatto per la giornata odierna per la seduta d'Aula, perché questo è il Consiglio regionale ed è qui che si danno le comunicazioni ai Consiglieri, venisse quantomeno messa in votazione.
PRESIDENTE
Procediamo quindi con la votazione sulla richiesta della Consigliera Disabato, cui si sono unite anche le Consigliere Ravinale e Pentenero, di fare un'audizione in contumacia dell'Assessore Riboldi.
Si deve votare "no" per non recepire la richiesta di inserimento dell'informativa e votare "sì" per recepire la richiesta di inserimento di informativa.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di comunicazioni della Giunta regionale.
Il Consiglio non approva.
Le Consigliere Pompeo e Cera non sono riuscite a votare, pertanto mettiamo a verbale il voto a favore di entrambe.
Sia anche riportato a verbale il voto contrario della Consigliera Gancia.
Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale (seguito)
PRESIDENTE
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: b) Distribuzione processi verbali Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali n. 15, n. 16 e n. 17 relativi rispettivamente alle sedute del 10 dicembre 2024, dell'11 dicembre 2024 e del 17 dicembre 2024.
c) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
d) Esami di leggi regionali Il Consiglio dei Ministri, in data 23 dicembre 2024, ha esaminato la seguente legge regionale e ne ha deliberato la non impugnativa: legge regionale n. 25 del 7 novembre 2024 "Modifiche alla legge regionale 8 luglio 1999 n. 19 (Norme in materia edilizia e modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 'Tutela ed uso del suolo') e alla legge regionale 4 ottobre 2018, n. 16 (Misure per il riuso, la riqualificazione dell'edificato e la rigenerazione urbana)".
e) Lettura comunicato "Il confronto non è violenza. Il Consiglio regionale del Piemonte condanna ogni forma di violenza nel confronto politico" Come da accordi intrapresi nella Conferenza dei Capigruppo, do lettura di un comunicato a mia firma, a nome di tutto il Consiglio regionale e condiviso con tutti i Gruppi consiliari.
Il titolo del comunicato è "Il confronto non è violenza. Il Consiglio regionale del Piemonte condanna ogni forma di violenza nel confronto politico".
Come è noto, nelle ultime settimane, la città di Torino è stata teatro di gravi episodi che hanno richiesto l'impegno delle Forze dell'ordine e che destano forte preoccupazione tra i cittadini e nelle istituzioni.
Riteniamo che il confronto politico e la dialettica democratica possano manifestarsi anche in forme vivaci e toni accesi, ma non debbano mai degenerare in atti di violenza o minaccia all'ordine pubblico.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in più circostanze, ha ribadito la necessità di costruire un confronto democratico basato sul rispetto e sul rifiuto di ogni forma di violenza, così come Papa Francesco ha più volte sottolineato come la non violenza sia l'unica via per costruire una società giusta e pacifica, invitando tutti a rigettare gesti di aggressione e ad abbracciare il dialogo come mezzo di risoluzione delle dispute e delle contrapposizioni.
Il Consiglio regionale, con questo momento istituzionale, in spirito di unità, intende esprimere una ferma condanna contro ogni forma di violenza riaffermando con decisione il rifiuto dell'uso della forza fisica e di qualsiasi atto di aggressione nel contesto del confronto politico.
Il Consiglio regionale invita altresì tutte le forze politiche, le associazioni e i cittadini, pur nelle legittime diverse opinioni, a un confronto non violento, responsabile e nel rispetto delle leggi, della democrazia e della Costituzione italiana.
Questo stesso comunicato è stato reso pubblico e letto questa mattina prima del Consiglio regionale a una serie di enti e associazioni che ne hanno voluto condividere il contenuto e che si sono complimentati per l'iniziativa.
Vorrei leggere, per ringraziarli tutti, i presenti o comunque coloro che hanno aderito: il Presidente Alberto Cirio e la sua Giunta, la Diocesi di Torino, il Comitato regionale dei Diritti Umani e Civili, il Comitato Resistenza e Costituzione, la Consulta femminile, il Coordinamento Interconfessionale "Noi siamo con voi" nella persona di Giampiero Leo, il Presidente del Comitato Interfedi, il professor Valentino Castellani, il Garante dei Detenuti, Onorevole Bruno Mellano, il Garante dell'Infanzia, il professor Giovanni Ravalli, il Garante degli Animali, il dottor Paolo Guiso, il Difensore Civico, avvocato Paola Baldovino, il Presidente dell'ANPI provinciale di Torino, Nino Boeti, il Presidente del Comitato Resistenza Colle del Lys, Amalia Neirotti, il rappresentante di Italia Viva, Maria Angela Ferrero, l'Associazione "La Porta di vetro" l'Associazione Italiana Vittime del Terrorismo e il suo presidente Roberto Carlo Della Rocca, il Centro Culturale "Mario Pannunzio", IUSE (Istituto Universitario degli Studi Europei), il Segretario provinciale della UIL Polizia, Luca Franceschino, CGIL-Piemonte, Younis Tawfik, Centro Dar Al Hikma, Maria Rosaria Ferrari di FIDAPA, Daniele Grasso dell'Associazione "We are family", l'Associazione "Iran libero e democratico", l'Associazione "La Rete di Atena", la Comunità religiosa Islamica Italiana di Torino Dario Disegni della Comunità Ebraica di Torino e lo sottolineo: comunità islamica e comunità ebraica insieme, Giovanni Capolupo di SIAP-Torino SIULP di Torino, Fernando Di Tommaso, Sergio Griffa della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni l'Associazione Venezuela in Piemonte nonché i Missionari americani.
A tutti questi va il mio personale ringraziamento per aver voluto condividere questo appello. Naturalmente, il ringraziamento va anche ai Consiglieri regionali che hanno ritenuto di essere presenti all'incontro.
Come richiesto dalla Consigliera Pentenero.
Prego, Consigliera Disabato.
DISABATO Sarah
Grazie, Presidente.
Mi permetto soltanto di dire che, perlomeno da parte del mio Gruppo, c'è massima adesione a questo appello, perché lei ha ringraziato chi si è presentato all'incontro, ma ricordo che in sede di Conferenza dei Capigruppo si era definito di fare un momento istituzionale, leggendo l'appello con la presenza in Aula.
Pertanto, i Consiglieri erano tenuti a partecipare al momento istituzionale in Aula, ovviamente, secondo la propria sensibilità e penso che la sensibilità sia condivisa.
Era solo per specificare il motivo per cui ci siamo presentati qui.
PRESIDENTE
Assolutamente, solo per completezza, volevo dire che ho invitato tutti i Consiglieri a partecipare con un invito ad hoc. Lo dico perché non si pensi che non siano stati invitati dal Presidente.
Come richiesto dalla Consigliera Pentenero, credo che venga richiesto un attimo di pausa per coordinarsi sui prossimi punti.
Sospendiamo il Consiglio per qualche minuto.
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 12.19, riprende alle ore 12.49)
PRESIDENTE
La seduta riprende.
Nomine
PRESIDENTE
Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 2) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori la Consigliera Pentenero ne ha facoltà.
PENTENERO Gianna
Grazie, Presidente.
Chiederemmo di poter procedere in tal senso.
Sull'organismo supplente Revisori dei Conti dell'ente EDISU ed ente IRES chiediamo di procedere alla votazione.
Per quello che riguarda il centro "Gianni Oberto", il Comitato paritetico e il CO.RE.SA., chiediamo di poter rinviare alla prossima seduta di Aula la votazione.
PRESIDENTE
Ha chiesto la parola il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.
RIVA VERCELLOTTI Carlo
Per il COMIPA, Presidente, ci associamo alla richiesta della collega Pentenero e aggiungiamo la richiesta di rinvio per l'Istituto Zooprofilattico.
PRESIDENTE
Ricordo che l'elenco delle candidature pervenute a seguito di avviso pubblico, sulla quale la Commissione consultiva per le nomine ha espresso parere favorevole, già utilizzato per le nomine votate nella seduta del 23 dicembre 2024, è stato messo a disposizione dei Consiglieri tramite pubblicazione sul supporto alle sedute d'Aula.
Ai sensi dell'articolo 74, comma 2, del Regolamento interno occorre procedere alla votazione a scrutinio segreto, previo appello nominale.
Ai sensi dell'articolo 4 del Regolamento, nel caso si debba procedere alla nomina di non più di due persone, saranno eletti i candidati che hanno raggiunto la maggioranza assoluta dei votanti, fatta salva la riserva in capo alle minoranze per le ricordate nomine in seno al Centro Gianni Oberto, che non faremo, al CO.RE.SA., ai due membri del Comitato misto paritetico per le servitù militari e ai Revisori supplenti IRES e EDISU.
Se tale maggioranza non è raggiunta alla prima votazione, in seconda votazione saranno eletti i candidati che hanno riportato il maggior numero di voti.
Si proceda quindi alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:
Proposta di deliberazione n. 69 "Istituto di Ricerche Economico e Sociali del Piemonte IRES - Collegio dei Revisori - designazione di 1 membro supplente" (integrazione)"
Proposta di deliberazione n. 70 "Ente per il Diritto allo Studio Universitario (EDISU) - Collegio dei Revisori dei Conti - nomina di 1 membro supplente" (integrazione)
PRESIDENTE
Nomino scrutatori la Consigliera Cera e il Consigliere Castello.
Il Consigliere Segretario Carosso procederà all'appello nominale.
Nel frattempo, sospenderei brevemente il punto delle nomine per dar modo di preparare le schede e passerei al punto 3).
RUZZOLA Paolo
Al mio computer è partito un aggiornamento.
Pertanto, se dobbiamo procedere con qualche votazione, chiedo che venga effettuata per appello nominale.
Esame proposta di deliberazione n. 75, inerente a "Rettifica della deliberazione del Consiglio regionale n. 52-29779 del 23 dicembre 2024 di elezione, in seno al Consiglio Regionale di Sanità ed Assistenza CO.RE.SA., di 11 esperti scelti sulla base di rose di tre nomi indicate dalle Organizzazioni più rappresentative"
PRESIDENTE
Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 75, di cui al punto 3) all'o.d.g. inerente a "Proposta di deliberazione n. 75 'Rettifica della deliberazione del Consiglio regionale n. 52-29779 del 23 dicembre 2024 di elezione, in seno al Consiglio Regionale di Sanità ed Assistenza CO.RE.SA., di 11 esperti scelti sulla base di rose di tre nomi indicate dalle Organizzazioni più rappresentative'".
Come già anticipato nella Conferenza dei Capigruppo, si rende necessario procedere a questa rettifica, in quanto per mero errore materiale di stesura della proclamazione nella seduta in cui tale deliberazione è stata approvata, sono stati erroneamente proclamati eletti, in quattro casi, due soggetti appartenenti alla medesima rosa di nominativi, anziché del solo soggetto che, all'interno della rosa medesima, aveva riportato più voti.
Si rende, pertanto, necessario approvare una deliberazione di rettifica che corregga la precedente deliberazione assunta sulla base della proclamazione errata.
La presente proposta di deliberazione, dopo aver ricostruito dettagliatamente l'errore materiale derivante dalla proclamazione del 23 dicembre 2024, specifica che devono intendersi correttamente proclamati quali esperti delle componenti in seno al Consiglio regionale di Sanità e Assistenza CO.RE.SA., scelti sulla base di rosa di tre nomi indicati dalle organizzazioni più rappresentative sanitarie ed assistenziali, i signori: per Avis - Avo - Gruppo Abele, Luca Vannelli; per Caritas, Rocco Nastasi per Ordine professioni Infermieristiche, Alberto Tirapelle; per CISL Enrico Fusaro; per UIL, Emiliano Mazzoli; per CGIL, Enrica Valfrè.
Inoltre, poiché successivamente alla data di approvazione della deliberazione, altre organizzazioni hanno provveduto all'invio delle proprie rose di nominativi, la presente proposta di deliberazione precisa: "L'integrazione della composizione plenaria del CO.RE.SA. è rinviata a un successivo provvedimento che sarà approvato dal Consiglio regionale, previo parere della Commissione consultiva per le nomine, a seguito della ricezione delle citate ulteriori rose di nominativi pervenute successivamente all'adozione della deliberazione del Consiglio regionale del 23 dicembre 2024".
Dichiaro quindi aperta la discussione generale.
Non essendoci richieste, procediamo con la votazione di questa proposta di deliberazione di rettifica di un errore materiale.
Il Consigliere Ruzzola fa sapere che il suo computer ora funziona.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 75, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
Mettiamo a verbale il voto favorevole della Consigliera Conticelli poich per motivi tecnici, non è riuscita ad effettuare la votazione.
Nomine (seguito)
PRESIDENTE
Colleghi, possiamo ritornare all'esame del punto 2) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Sono state distribuite le schede, pertanto prego il Consigliere Segretario Carosso di procedere all'appello nominale.
(Il Consigliere Segretario Carosso effettua l'appello nominale)
PRESIDENTE
È iniziato lo scrutinio e comunicherò la proclamazione in corso della seduta, non appena concluse le operazioni di spoglio delle schede.
Esame ordine del giorno n. 98 presentato da Zappalà, Salizzoni, Sacchetto Ravello, Valle, Rocchi e Verzella, inerente a "Trasparenza costi sanitari"
PRESIDENTE
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 98, di cui al punto 4) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Zappalà per l'illustrazione.
ZAPPALÀ Davide Grazie, Presidente, e grazie anche a tutti i colleghi di maggioranza e opposizione che si sono espressi favorevolmente su questo ordine del giorno già quando è stato discusso nella Commissione consiliare competente (sanità).
L'obiettivo è quello di dare ai cittadini piemontesi maggiore consapevolezza dei privilegi che hanno nel risiedere in una Regione come la nostra dove c'è un servizio di sanità pubblico efficiente. I servizi di sanità costano circa 2.000 euro a testa per ogni cittadino piemontese, un calcolo facilmente eseguibile, se consideriamo i quasi dieci miliardi di euro che vengono messi ogni anno a bilancio per le spese sanitarie e i quattro milioni e mezzo di cittadini piemontesi.
Credo che con questi 2.000 euro pro capite si riesca a fare molto più di quanto riceverebbero i cittadini se andassero autonomamente presso le proprie assicurazioni private a stipulare delle polizze sanitarie, al netto delle perplessità che si potrebbero avere su come la polizza gestisce le singole persone. Pochi mesi fa in America c'è stato anche un tragico fatto che ci fa ben capire che non sempre la trasparenza è la vincitrice in questo tipo di contratti, ma, comunque, in ogni caso, ci possono essere timori che alcune cliniche private possano incentivare il paziente a fare percorsi terapeutici impegnativi per avere una maggiore remunerazione e un maggior ritorno.
Al netto di quello che è il privilegio di vivere in una nazione come l'Italia, che ha una sanità di eccellenza pubblica in una Regione come il Piemonte che, tra le Regioni italiane, è tra le migliori per la qualità dei servizi erogati (dati che posso enunciare essendo stati pubblicati nel sito di AgeNaS laddove è pubblicato il Programma Nazionale Esiti), credo che sia necessario iniziare una seconda fase di maggior consapevolezza dei cittadini di questi privilegi.
Uno strumento potrebbe essere quello di comunicare sempre qual è il costo sostenuto dallo Stato per un intervento. Devo essere sottoposto a un trapianto di fegato? Vengo a sapere quanto è costato il trapianto. Devo essere sottoposto a un'operazione al femore? Vengo a sapere quanto è costato allo Stato quel tipo di intervento.
Lo stesso per quando vengono prescritti dei farmaci come gli antibiotici e allo stesso modo, quando ci si sottopone a degli esami con il foglio in cui vengono scritti i propri dati sanitari e quanto rilevato dall'esame stesso anche indicato il costo sostenuto dall'ospedale per potersi sottoporre a questo esame; questo con una dicitura simile. Noi ne abbiamo proposte alcune nell'ordine del giorno e naturalmente siamo aperti alle sensibilità della Giunta per una dicitura che possa essere, ad esempio: "Questa prestazione è costata al servizio sanitario 10 mila euro, lei ne pagherà soltanto 120, perché è in un regime di ticket. Il resto è stato offerto dalla Regione Piemonte attraverso le tasse pagate dai contribuenti".
PRESIDENTE
È aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.
MAGLIANO Silvio
Brevemente, solo per dire che il nostro Gruppo voterà a favore, anche perché ci pare che sia stato un buon lavoro costruito insieme al Consigliere Zappalà e al Consigliere Salizzoni.
Il tema di rendere edotti i cittadini e di dare conoscenza di quanto costano le prestazioni sanitarie che vengono erogate, in alcuni casi completamente gratuite, ci pare un segnale di percezione della ricchezza e della capacità di un sistema come il nostro di garantire una sanità pubblica d'eccellenza.
Ciò che è gratis, invece, ha un costo e dietro ci sono professionisti e spese sanitarie, per cui anche noi siamo decisamente favorevoli con tutto il Gruppo a sostenere questo atto.
Ringrazio i colleghi che hanno lavorato insieme su questo argomento.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Salizzoni; ne ha facoltà.
SALIZZONI Mauro
Volevo solo togliere una preoccupazione, perché ho sentito che qualcuno pensa che questo costo debba essere suddiviso, ad esempio per un intervento un certo numero di garze, eccetera. È un DRG, ogni prestazione ha un timbro: se mi operano di colecistectomia, la DRG colecistectomia è uguale per tutta Italia. È una cosa semplice che non richiede alcun impegno da parte del personale né amministrativo né infermieristico né medico, se non il mettere un timbro. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, professor Salizzoni.
Non essendovi altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.
Chiedo un parere alla Giunta. La Giunta mi fa cenno che il parere è favorevole, pertanto possiamo procedere con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 98.
Il Consiglio approva.
Manca ancora qualche minuto prima di avere i risultati dello scrutinio relativo alle nomine, quindi sospendo la seduta per cinque minuti.
Preannuncio che non ci saranno più votazioni, quindi, siete invitati a rimanere, ma non ci saranno più votazioni.
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 13.14, riprende alle ore 13.23)
PRESIDENTE
La seduta riprende.
Nomine - Proclamazione degli eletti
PRESIDENTE
Relativamente al punto 2) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 69 "Istituto di Ricerche Economico e Sociali del Piemonte IRES - Collegio dei Revisori dei Conti - designazione di 1 membro supplente (integrazione)" Proclamo designata, quale membro supplente in seno al Collegio dei Revisori dell'Istituto di Ricerche Economico e Sociali del Piemonte IRES, la signora Paschero Anna.
Proposta di deliberazione n. 70 "Ente per il Diritto allo Studio Universitario - Collegio dei Revisori dei Conti - designazione di 1 membro supplente (integrazione)" Proclamo designato, quale membro supplente in seno al Collegio dei Revisori dell'Ente per il Diritto allo Studio Universitario, il signor Carrera Ernesto.
Abbiamo terminato i lavori odierni.
La seduta è tolta.
(La seduta termina alle ore 13.24)